La Camera di Desdemona. Letto, inginocchiatoio, tavolo, specchio, sedie - Una lampada arde appesa davanti all'immagine della Madonna che sta al disopra dell'inginocchiatoio. Porta a destra. Un lume acceso sul tavolo. È notte.
EMILIA
Era più calmo?
DESDEMONA
Mi parea. M'ingiunse
di coricarmi e d'attenderlo. Emilia,
te ne prego, distendi sul mio letto
la mia candida veste nuziale.
[Emilia eseguisce]
EMILIA
Sacciate queste idee.
DESDEMONA
Son mesta, tanto, tanto.
[sedendo macchinalmente davanti allo specchio]
Mia madre aveva una povera ancella,
innamorata e bella.
Era il suo nome
Barbara. Amava
un uom che poi l'abbandonò; cantava
un canzone: la canzon del Salice.
[parlante] Mi disciogli le chiome. . .
Io questa sera ho la memoria piena
di quella cantilena. . .
Piangea cantando
nell'erma landa,
piangea la mesta. . .
[come una voce lontana] O Salce! Salce! Salce!
Sedea chinando
sul sen la testa!
Salce! Salce! Salce!
Cantiamo! Cantiamo! il Salce funebre
sarà la mia ghirlanda.
[ad Emilia, parlante] Affrettati; fra poco giunge Otello.
Scorreano i rivi fra le zolle in fior,
gemea quel core affranto,
e dalle ciglia le sgorgava il cor
l'amara onda del pianto.
Salce! Salce! [come un'eco] Salce!
Cantiamo! Cantiamo! Il Salce funebre
sarà la mia ghirlanda.
[dolce] Scendean 'augelli a vol dai rami cupi
verso quel dolce canto.
[con espress.] E gli occhi suoi piangean tanto, tanto,
da impietosir le rupi.
[a Emilia, levandosi un anello dal dito] Riponi quest'anello.
[alzandosi] Povera Barbara! [parlante] Solea la storia
con questo semplice suono finir:
Egli era nato per la sua gloria,
io per amar. . .
[ad Emilia, parlante] Ascolta. [Emilia fa qualche passo] Odo
un lamento.
Taci. Chi batte a quella porta?
EMILIA
E il vento.
DESDEMONA
[dolce] Io per amarlo e per morir. . .
[dolcissimo] Cantiamo! Cantaimo!
[come una voce lontana] Salce! Salce! Salce!
Emilia, addio. Come m'ardon le ciglia!
È presagio di pianto. Buona notte. [Emilia si volge per partire.]
[con passione] Ah! Emilia, Emilia,
[Emilia ritorna e Desdemona l'abbraccia] addio, Emilia, addio!
[Emilia esce]
Ave Maria, piena di grazia, eletta
fra le spose e le vergini sei tu,
sia benedetto il frutto, o benedetta,
di tue materne viscere, Gesù.
[dolce] Prega per chi adorando a te si prostra,
[dolce] prega nel peccator, per l'innocente,
e pel debole oppresso e pel possente,
misero anch'esso, tua pietà dimostra.
Prega per chi sotto [animando] l'oltraggio piega
la fronte e sotto la malvagia sorte;
[dolcissimo] per noi, per noi tu prega, prega
sempre e nell'ora della morte nostra,
prega per noi, prega per noi, prega.
[Resta ancora inginocchiata e appoggiando la fronte sull'inginocchiato
io ripete
mentalmente l'orazione di cui non s'odono che le prime e le ultime parole]
Ave Maria. . .
nell'ora della morte.
Ave!. . .Amen! [Si alza e va a coricasi]
[comparirà Otello sulla soglia di una porta segreta]
[si avanza]
[depone una scimitarra sul tavolo]
[s'arresta davanti alla face, titubante se spegnerla o no]
[Guarda Desdemona]
[spegne la face]
[Spegne la face]
[movimento di furore]
[si avvicina al letto]
[s'arresta][Rialza le cortine, contempla lungamente Desdemona che dorme]
[Dà un bacio a Desdemona]
[altro bacio]
[un altro ancora]
OTELLO
Sì! Diceste questa sera le vostre preci?
DESDEMONA [dolcissimo]
Orai. . .
OTELLO
Se vi sovviene
di qualche colpa commessa che attenda
grazia dal ciel, imploratela tosto.
DESDEMONA
Perchè?
OTELLO
T'affretta. Uccidere non voglio
l'anima tua.
DESDEMONA
D'uccider parli?
OTELLO
Sì.
DESDEMONA
Pietà di me, mio Dio!
OTELLO
Amen.
DESDEMONA
E abbiate pietà voi pure.
OTELLO
Pensa ai tuoi peccati.
DESDEMONA
Mio peccato è l'amor.
OTELLO
perciò tu muori.
DESDEMONA
E perchè t'amo m'uccidi?
OTELLO
Ami Cassio.
DESDEMONA
No! sull'anima mia!
OTELLO [cupo]
Quel fazzoletto ch'io ti donai gli desti.
DESDEMONA
Non è vero.
OTELLO
Nella sua man lo vidi.
DESDEMONA
Io rea non sono!
OTELLO
Confessa!
DESDEMONA
Giuro!
OTELLO
Bada allo spergiuro. . .
Pensa che sei sul tuo letto di morte.
DESDEMONA
Non per morir.
OTELLO
Per morir tosto.
DESDEMONA
Aita!
Cassio non amo. . .ch'ei qui venga. . .ei parli.
OTELLO [cupo]
Muto è per sempre.
DESDEMONA
Cielo! Morto?
OTELLO [freddo]
Morto.
DESDEMONA
Son perduta! ei tradito!
OTELLO [con forza]
E pianger l'osi?
DESDEMONA
Otello. . .non uccidermi. . .
OTELLO
Tu invano ti difendi.
DESDEMONA
Ch'io viva ancor. . .ch'io viva ancor. . .
ch'io viva ancor. . .
OTELLO
Giù! cadi, giù, cadi, prostituta. . .
OTELLO
Muori!!
DESDEMONA
Ch'io viva questa notte. . .
OTELLO
No!
DESDEMONA
Un'ora. . .
OTELLO
No!
DESDEMONA
Un istante. . .
OTELLO
No!
DESDEMONA
Sol ch'io dica un'Ave.
OTELLO
È tardi! [la soffoca]
DESDEMONA [grido]
Ah!. . .
EMILIA
[dal di fuori, bussa alla porta]
OTELLO [contemplando il corpo di Desdemona inerte]
Calma come la tomba.
EMILIA [picchia di nuovo]
Aprite! Aprite! [picchia ancora]
OTELLO [trabalzando]
Chi è là? Chi batte?
EMILIA
Signor mio. . .ven prego, lasciate
ch'io vi parli. . .Aprite!
OTELLO [aprendo]
Emilia! che avvenne?
EMILIA [entrando]
Un gran delitto! Cassio uccise Roderigo.
OTELLO
E Cassio?
EMILIA
Vive.
OTELLO
Cassio vive!
DESDEMONA [dal letto]
Ingiustamente. . .uccisa ingiustamente. . .
EMILIA [accorrendo al letto]
Chi geme là?. . .Orror!
DESDEMONA
Muoio innocente. . .
EMILIA
Gran Dio!. . .Chi fu? chi fu?
DESDEMONA
Nessuno. . .io stessa. . .Al mio
Signor mi raccomanda. . .muoio innocente. . .
Addio. [muore]
OTELLO
O mentitrice! io l'uccisi.
EMILIA
Assassino!
OTELLO
Fu di Cassio la druda. A Iago il chiedi.
EMILIA
A Iago?
OTELLO
A Iago.
EMILIA
Stolto!! e tu il credesti?
OTELLO [fa per avventarsi contro Emilia]
Negarlo ardisci?
EMILIA
Non ti temo.
OTELLO [la afferra]
Bada!
EMILIA
Olà! Soccorso! Aiuto!
[si vincola e corre verso la porta, gridando disperatamente]
Otello uccise Desdemona!
[Entrano Lodovico, Cassio e Iago, più tardi Montano con gente armata]
EMILIA [a Iago]
Iago, smentisci quel vile assassino.
Hai tu creduto Desdemona infida?
Parla!
IAGO
Tal la credea.
OTELLO
Quel fazzoletto che un di le diedi,
a Cassio essa donava.
EMILIA
O potenza divina!
IAGO [ad Emilia]
Taci!
EMILIA
No, tutto rivelo!
IAGO
Taci!
EMILIA
No! Costui
dalla mia man quel fazzoletto svelse
a viva forza.
CASSIO
E nella mia dimora
trovai quel vel.
MONTANO [Entrando ed indicando Iago]
Rodrigo morente mi svelò di quest'uom l'arti nefande.
OTELLO [a Iago]
Ah! discolpati!
IAGO [fuggendo] [Disposizione]
No!
LODOVICO
Ferma!
MONTANO
S'insegua.
CASSIO, LODOVICO
Afferratelo!
[alcuni escono inseguendo Iago]
LODOVICO
La spada a me!
OTELLO
Tant'osi?. . .
Niun mi tema
s'anco armato mi vede. Ecco la fine
del mio camin. . .Oh! Gloria! Otello fu.
[lascia cadere la spada]
va presso al letto, contemplando Desdemona]
E tu. . .come sei pallida! e stanca, e muta, e bella,
pia creatura nata sotto maligna stella.
Fredda come la casta tua vita. . .
e in cielo assorta.
Desdemona! Desdemona!. . .Ah. . .morta! morta! morta!. . .
[estraendo furtivamente dalle vesti un pugnale]
Ho un'arma ancor! [si ferisce]
CASSIO
Ah! ferma!
LODOVICO, MONTANO
Sciagurato!
OTELLO
Pria d'ucciderti. . .sposa. . .ti baciai.
Or morendo. . .nell'ombra. . .
in cui mi giacio. . .
Un bacio. . .un bacio ancora. . .ah!. . .un altro bacio. . . [muore]
Fine dell'Opera
transcribed by Stephen L. Parker