Prologue, Atto Primo, Atto Secondo, Atto Terzo, Atto Quarto, Epilogue.
Setting: Il fiume Penèjos. Acque limpide, cespugli folti, fiori e fronde. La luna immobile allo Zenuit spande sulla scena una luce incantevole. Un tempio con due sfingi a sinistra. Nel fondo Elena a Pantalis, in una cimba di madreperla e d'argento; un gruppo di sirene intorno alla barca. Faust giacerà assopito sulle zolle fiorite.
ELENA
La luna
Immobile innonda l'etere . . .ELENAPANTALIS
Canta.
PANTALIS
ELENA
ELENA
PANTALIS
ELENA
PANTALIS
ELENA
PANTALIS
PANTALIS
ELENA
PANTALIS
ELENA
PANTALIS
PANTALIS
FAUST [ sempre dietro le quinte ]
MEFISTOFELE [ entrando con Faust ]
FAUST
[ Faust esce. ]
MEFISTOFELE
[ Entrano le Coretidi. Danze in cerchi. Mefistofele, confuso ed annoiato, esce. ]
ANDANTINO DANZANTE
CORETIDI
ELENA [ assorta in una fatale visione ]
CORETIDI
ELENA
CORETIDI
ELENA
CORETIDI
ELENA
[ Entra Faust splendidamente vestito coll'abito dei Cavalieri del XV secolo; è seguito da
Mefistofele, Nero, Pantalis, di piccoli Fauni e da Sirene. ]
CORETIDI
FAUST [ inchinato davanti ad Elena ]
FAUST
CORETIDI
MEFISTOFELE
PANTALIS
NERO
ELENA
FAUST
FAUST
ELENA
ELENA, FAUST
ELENA
FAUST
FAUST
FAUST
ELENA
ELENA, FAUST
FAUST
ELENA
CORETIDI, CORIFEI
[ allontanandosi ]
ELENA [ mormorato ]
ELENA
FAUST
ELENA
[ Sì perdono, mormorando, fra i cespugli. ]
CORETIDI, CORIFEI
Mefistofele Libretto Entered by: Stephen L. Parker
Caldo
Canta.
PANTALIS
. . . dai cespi roridi.
Doridi e
Silfidi, cigni e nereidi . . .
FAUST [ dietro le quinte ]
Canta. nind
. . . vagan sull'alighe.
L'aura è serena,
La luna è piena,
Canta, o sirena,
La serenata!
Canta, canta,
Canta, sirena, canta.
Elena, Elena, Elena, Elena!
Viandante
Languido, t'appressa al margine . . .
ELENA
Canta.
. . . del flutto flebile.
Debile
Cantico t'invita; è florida . . .
ELENA
Canta.
. . . la via di mammole.
Cantan le
Tenere sirene, amabili . . .
Canta.
. . . Grazie del mar. L'aura è serena,
[ Partono. ]
La luna è piena,
Canta, sirena,
La serenata!
Canta, Canta,
Canta, sirena, canta!
Elena, Elena, Elena, Elena!
Ecco la notte del classico Sabba.
Gran ventura per te
Che cerchi vita
Nel regno delle favole;
Nel regno delle favole tu sei.
Saggio consiglio
E' di spiar ciascun
Nostra fortuna
Per opposto sentier.
Delibo l'aura
Del suo vago idioma cantatrice!
Son sul suol di Grecia!
Ogni mia fibra
E' posseduta dall'amor.
Al Brocken,
Fra le streghe del Nord,
Ben io sapevo farmi obbedir,
Ma qui, fra stranie larve,
Più me stesso non trovo.
Atri vapori dell'irto Harz,
O prediletti alle mie nari!
Un'orma di voi non fiuto
In quest'attica terra.
Ma qual s'inoltra
Volante o danzante
Gaietto sciame femminil?
Vediamo.
[ Entra Elena seguita dalle Coretidi. ]
Ah!
Trionfi ad Elena,
Carmini, corone,
Danze patetiche,
Ludi di cetera.
Circonfusa di sol
Il magico viso,
Tu irradi l'anime,
Riverberi il cielo.
Notte cupa, truce,
Senza fine, funebre!
Orrida notte d'Illio!
Implacato rimorso!
Nugoli d'arsa
Polvere al vento
Surgono e fanno
Più cieca la tenebra.
Pace!
Di cozzantisi scudi
E di carri scroscianti
E di catapulte sonanti
L'etere è scossa!
Sì muta il suol
In volutabro di sangue.
Numi! Numi!
I numi terribili
Già ruggono,
L'ire inferocendo
Della pugna;
L'ispide torri
Ergonsi tragiche, negre,
Fra la caligin densa.
Elena!
L'incendio già lambe le case.
Veggonsi l'ombre degli Achei
Proiette bui profili giganti
Vagolar le pareti
In mezzo ai roghi.
Ahimè! Ah!
Alto silenzio
Regna poscia
Dove fu Troia.
Chi vien?
Chi vien?
O strana, o mirabile vista!
Un eroe tutto splendido s'inoltra!
Sul suo viso mestissimo
Sì legge: Amor!
Volgiti, Regina!
Regina, volgiti e guarda.
Forma ideal purissima
Della bellezza eterna!
Un uom ti si prosterna
Innamorato al suolo.
Volgi vêr me,
Di tua pupilla bruna,
Vaga come la luna,
Ardente come il sole.
Un uom ti si prosterna,
Innamorato, innamorato al suol.
ELENA
[ Mefistofele, Pantalis, Nero e le Coretidi s'allontanano. ]
Dal tuo respiro
Prendo e mi chiamo beata
Ch' unica fra tutte
Le troadi e le argive ninfe
Spargo i voluttuosi
Fascini su cotanto amante!
Dal suo respiro pendo,
E mi chiamo beata, ah! beata.
La tranquilla immagine
Della fanciulla blanda
Ch'amai, là fra le nebbie
D'una perduta landa
Già disvanì;
Un più sublime sguardo,
Un più folgorato viso,
E tremo ed ardo!
Adoro e tremo ed ardo!
Conquiso m'ha.
Più sublime amor, ecc.
Quivi l'amor li aduna!
Prodigo! Li aduna l'amor!
O stupor!
O celeste coppia!
Sembran Endimione e Luna!
La dea deliba l'alito
Dell'eroe rapito!
Li aduna qui l'amor!
Lo contempla! O stupor! ecc.
Quasi lo bacia, o stupor!
O coppia del ciel!
Quivi l'amor li aduna, l'amor!
O stupore! Prodigo!
Quivi l'amor li aduna!
Stupor! Stupor!
Guarda!
Ah! Qui li aduna l'amor!
[ alle coretidi ]
Zitti lassù! Zitti lassù!
Quivi l'amor, li aduna
Sì, l'amor!
Ah! Quivi l'amor li aduna!
Guarda!
Coppia del ciel!
O coppia celeste!
Prodigo, prodigo!
O prodigo!
Stupor! Celeste coppia!
Qui li aduna l'amor!
Sì, quivi l'amor li aduna,
L'amor, l'amor!
O incantesimo!
Parla! Parla!
Qual magico soffio
Cotanto bea la tua dolce
Loquela d'amore?
Il suon tu inserti al suon,
Quasi alito d'eco
D'estasi piena.
Dimmi, como farò a palar
L'idioma soave?
Frugo nel cor
E ti rispondo: Ave!
ELENA
Augello a richiamo,
E mi rispondi: Ave.
Così tu pur come
Frughi nel cor e mi rispondi:
T'amo!
T'amo!
ELENA
Ah! T'amo, t'amo!
T'amo! T'amo, t'amo!
Ah! Amore! Mistero celeste,
Profondo!
Già il tempo dilegua
Cancellasi il mondo!
Già l'ore dai tetri mortali contate
Ramingan serene
Per plaghe beate!
Per plaghe beate
Ramingan serene!
Amore!
E brividi ignoti
Mi cercan le vene.
FAUST, poi ELENA
Amore!
E un'aura di cantici
Esala il mio core.
Guardandoci in viso,
Cantiamo l'amore!
Cantiamo l'amore
Guardandoci in viso!
Ah! L'amore, l'amore delirio!
Cantiam l'amor!
L'amore sorriso!
Ah! L'amore visione . . .
L'amore canzone,
FAUST [ mormorato ]
Sia sempre nel tardo
Futuro sommerso
L'estremo suo canto
L'estremo suo verso!
Cantiamo l'amor!
Ah! Cantiamo l'amor!
Mister! L'amor, l'amor!
Ah! L'amore canzone,
Sia sempre nel tardo
Futuro sommerso
L'estremo suo verso!
Amor! Amor! Amore! Mister! Amor!
Poesia libera,
T'alza pe' cieli!
Voli di folgore!
Impeti d'aquila!
Spinganti all'ultime
Regge del sol, poesia!
Sì, spinganti a vol!Ah! Ah!
Giace in Arcadia
Una placida valle . . .
Ivi insieme vivrem.
E avrem per nido
Le grotte delle ninfe . . .
E per guanciale . . .
Le tue morbide chiome . . .
E i fior di prato . . .
Ah!
13 July 1996.