ATTO II Scena 1 (Atrio nelle case di Felice) CALLISTENE Inoltra il piè. Ne' lari siam di. Felice. Ov'egli assente or fosse a te dirà la figlia: L'atrio varcar tu la vedrai, che l'ora è questa in cui si tragge alla sua casa. SEVERO Oh! dimmi ... CALLISTENE Parla. SEVERO Quai giorni dello sposo Accanto vive costei? CALLISTENE Solinga vive. Ah! forse d'Imene al tempio suo malgrado spinta fu dal paterno cenno. SEVERO (da sé) Qual benda egli mi strappa! Oh ciel! CALLISTENE Ma denno fra poco arder gli incensi al re dei numi. Uopo è ritrarmi all'ara: Ivi t'aspetto. (da sé) Compiasi l'opra (parte) SEVERO Sventurata è dunque! Sventurata, non rea! Qualcun s'appressa! Gelo, ed avvampo! Non m'inganno, è dessa! (entra Paolina) Donna ... PAOLINA Che!... Possenti .numi! Tu, tu stesso! SEVERO Si. PAOLINA Ah! non seguirmi ... SEVERO Odi, t'arresta ... invan presumi, dispietata, presumi invano di fuggirmi ... Scendi al regno della morte, lo ti seguo. PAOLINA (da sé) Eterna guerra mi farai, tremenda sorte! SEVERO Tremi! Io ti veggo impallidir! Un oggetto di terrore son per te? PAOLINA (da sé) Vorrei morir! SEVERO Il più lieto dei viventi, ah! Fui giungendo in quest'arene! E un olimpo di contenti, si, io sperai dal nostro imene! La mia gioia è volta in pianto, gronda sangue il core infranto, fu delirio la mia speme, d'egra mente un sogno fu! PAOLINA (da sé) Ei non vegga il pianto mio. Ah! le mie smanie non intenda ... Se pietoso in ciel v'è un Dio, ah! da me stessa mi difenda. Tutto, ah! tutto il primo ardore si ridesta nel mio core ... Ah! per me non abbia, ah! Un confine la virtù! Si, tutto il primo ardore, ecc. SEVERO Ah! fu delirio, si la mia speme, Si, d'egra mente un sogno fu! PAOLINA Ah! chi ti guida, incauto? SEVERO Mel chiedi? L'amor mio. PAOLINA Entrambi siam colpevoli, tu se prosegui, ed io se più t'ascolto. Involati, esci... SEVERO E potrei lasciarti? PAOLINA Lo devi. SEVERO Oh! cruda! Mai, no, tu non mi amasti! PAOLINA E leggere mi puoi nell'alma? Ah! non sai qual rio contrasto nell'alma provo? SEVERO Dunque m'ami? PAOLINA (da sé) Ahi misera! Che parlo! SEVERO Il vero intendo! Tu m'ami ancora? PAOLINA Io ... SEVERO Oh, dimmelo ... Oh, dimmelo ... PAOLINA (da sé) Strazio di morte orrendo! SEVERO Mira lo chieggo in lagrime ... Ed al tuo piè. Di' che m'ami ancora. (Poliuto e Callistene attraversando la scena in fondo) PAOLINA Quest'alma è troppo debole In così rio cimento! Fuggi, nol sai che perdere mi puote un sol momento? Ah! d'un rimorso orribile non far ch'io sparga il pianto. Lasciami, o crudo, gemere, ma di dolor soltanto. Pura, innocente lasciami spirar lontan de te, ecc. SEVERO No, vivi, esulta, o barbara, del tuo consorte al fianco. Disperdi, oblia d'un misero il sovvenir pur anco. Disperdi, sì, disperdi Il sovvenir pur anco ... Non io, non io dimentico sarò di te giammai. PAOLINA Pura, innocente lasciami Spirar lontan da te, ecc. SEVERO Ah! sì, per te, sì, avvamperò. (Paolina e Severo partono) (Poliuto entra, solo) POLIUTO Veleno è l'aura ch'io respiro! Indegna! Ella invitava il traditor ... Non mente, no, Callistene ... Io pure il io vidi! E un brando, e un pugnal non avea! Ma vivo ancor! Ma trema, trema, o coppia rea! (un cristiano entra) UN CRISTIANO Signor? POLIUTO Che vuoi? UN CRISTIANO Nearco ...Ah! signor! POLIUTO Ebben? UN CRISTIANO Di ceppi carco fu trascinato ... POLIUTO Ahi! dove? UN CRISTIANO Di Giove al tempio. POLIUTO Eterno Dio, che sento! In gran periglio stanno i fratelli Ed io! ed io! UN CRISTIANO Deh! Corri! (parte rapidamente) POLIUTO Cessa, fatal consiglio dell'ira! Il ciel mi schiude la via che tragge a sé! M'infiamma una virtude che pria in me non era! Sei tu, sei tu! Gran Dio! Sfolgorò divino raggio; Da' miei lumi è tolto il velo ... Voce santa come il cielo di perdono a me parlò! Obliato è già l'oltraggio; più vendetta il cor non chiede... Dio quest'anima mi diede, pura a Dio la renderò, ecc. (parte) Scena 2 (tempio di Giove. Callistene, Severo, Felice, Paolina, sacerdoti e popolo armenio) SACERDOTI Celeste un'aura pel tempio move! Al sacrifizio presiede Giove, Che il, giusto premia, e l'empio atterra, che può dai cardini sveller la terra, le stelle innumeri Strappare al ciel! DONNE Ver noi propizio abbassa i lumi, rettor del fulmine, primier de' numi: Tu dell'Armenia Veglia sui fati, qual padre tenero sui figli amati: proteggi un popolo a te fedel. CALLISTENE La tua possanza gli audaci colga seguaci stolti d'un falso nume, Oh! nume! Ah! Giove! CALLISTENE, DONNE Sia maledetto chi reca insulto del gran tonante al sacro culto. Muoia deserto, e fra tormenti, gli sia negata la tomba ancor, si, si, si, la polve iniqua sperdano i venti .... Di lui non resti che infamia e orror, ecc. CALLISTENE Magistrati, guerrieri, popolo, è surto alfin delle celesti vedette il giorno! Io l'affrettai, chiamando l'armi di Roma; tribunal migliore, a difendere il tempio, non v'ha del tempio istesso. (ad un cenno di Callistene si avanza Nearco) POPOLO È ver. CALLISTENE (indicando Nearco fra le guardie) Quest'empio è nemico degli Dei: securo avviso n'ebbi che aggiunse, nella scorsa notte, uno a tanti seguaci del suo vietato culto. (a Severo) Quel reo di morte, ch'ei discopra imponi. SEVERO L'accusa udisti? NEARCO E la confermo. SACERDOTI Estrema baldanza! PAOLINA (da sé) Il cor mi trema! SEVERO Il neofito appella. NEARCO Io? SEVERO SI, in nome di colui che tempra i fati dell'impero latino. NEARCO Ed io potrei tradire un mio fratello? Macchiar di tanta infamia potrei quest'alma? Inorridisco! il sangue chiedimi, Il sangue mio ...l'anima no, che l'anima è di Dio! SEVERO Taci? Entro il più nero carcere l'indegno trascinate, ecc. E fra ,tormenti orribili discopra il ver. (le guardie circondano Nearco, che muove intrepido per uscire. Entra, Poliuto.) POLIUTO Fermate! PAOLINA (da sé) Oh numi! POLIUTO Quel neofito da voi richiesto ... SEVERO Ebben? POLIUTO Son io. SACERDOTI Tu stesso! CALLISTENE Ah! perfido! PAOLINA Ho la morte in sen! CALLISTENE Tu? POLIUTO Io. FELICE Tu? POLIUTO Io stesso. SEVERO La sacrilega parola nel delubro ancor rimbomba ed il giorno non s'invola? E la folgore non piomba? (a Poliuto) Troncherà, si, supplizio infame di tua vita il nero stame! Pena eterna fra gli estinti, è serbata, iniquo, a te! PAOLINA (da sé) Qual preghiera al ciel rivolgo? Tutti irati son gli Dei! Nazareno, a te mi volgo; s'egli è ver che nume sei, tu soccorri il mio consorte, tu lo scampa dalla morte e gridar m'udrà la terra ch'altro Dio non, v'ha, no, altro Dio non v'ha per me.) POLIUTO (da sé) Dell'iniqua, del protervo, no, la vista io non sostengo! Dio, proteggi l'umil servo ... A morir per te qui vengo, ma gli affetti della terra sorgon feri a nuova guerra! Quel ardore che il sen m'infiamma tutto ardore del ciel non è!) NEARCO Non compiango la tua sorte, ma l'invidio, la desio, ecc. FELICE, CALLISTENE La sacrilega parola Nel delubro ancor rimbomba, ecc. SEVERO Sì, pena eterna, sì, fra gli estinti, sì, sì, a te, ecc. PAOLINA (da sé) Qual preghiera al ciel rivolgo? Tutti irati son gli dei! Nazareno, a te mi volgo; s'egli è ver che nume sei, tu soccorri il consorte, tu lo scampa dalla morte e gridar m'udrà la terra ch'altro Dio non v'ha per me, ecc. FELICE, SACERDOTI La sacrilega parola nel delubro ancor rimbomba, ed il giorno non s'invola? E la folgore non piomba? Troncherà supplizio infame di tua vita il nero stame pena eterna fra gli estinti è serbata, iniquo, a te, ecc. NEARCO Sulla terra oltraggi e morte, gloria e vita in grembo á Dio! La tua lingua ed il tuo core porgan laudi al Creator; al Creator, gloria al Creator, al Creator, ecc. Già de'martiri la palma s'apparecchia in ciel per te! SEVERO Pena eterna fra gli estinti, eterna, È serbata, iniquo, a te, ecc. POLIUTO Ma gli affetti della terra Sorgon feri a nuova guerra! Questo ardor che il sen m'infiamma Tutto ardor del ciel non è, ecc. SEVERO Alla morte lo serbate. (Le guardie si avanza per impadronirsi di Poliuto) PAOLINA No, crudeli ... no, crudeli ... SACERDOTI E che pretendi? CALLISTENE S'obbedisca. PAOLINA Ah! crudeli v'arrestate! Padre, ah! padre ... SEVERO A morte. PAOLINA ... lo difendi! POPOLO A morte. PAOLINA Lo difendi ... FELICE Egli è reo. PAOLINA Ah! padre! POLIUTO Donna, cessa. DONNE, SACERDOTI A morte, a morte. NEARCO Gloria a Dio. PAOLINA (a Callistene) Deh! Tu ... ah! tu ... Non trovo la parola; forza ignota mi respinge! (prostrandosi a Severo) CALLISTENE Che pretendi? PAOLINA Il duol ch'io provo ... SEVERO Che! PAOLINA ... la mia smania ... SEVERO ... gemente ... PAOLINA .. il duolo ... SEVERO ... a' piedi miei! PAOLINA ... il cor ti scuota. SEVERO Ah! PAOLINA Qui morrò, se a me tu nieghi la sua vita ... SEVERO Ed io potrei? POLIUTO Tu, per me, costui tu preghi! ecc. Empia! PAOLINA Sposo! POLIUTO Il fui PAOLINA Che parli? POLIUTO Empia! PAOLINA Ah! nol sono. POLIUTO Empia! PAOLINA Ah! sposo mio! POLIUTO Sciolgo, esecro il nodo infame onde un giorno a te m'ha stretto, questo dio bugiardo, infame ... TUTTI Ah! POLIUTO Le tue colpe un Dio verace, scellerata, punirà! Tu? Ah! va ... CALLISTENE SACERDOTI Alle fiere il reo, l'audace, ecc. NEARCO Gloria a Dio! FELICE Giusto cielo ... PAOLINA Ah! che facesti! innocente io sono ... SEVERO Ed io dovrò? PAOLINA Sposo! POLIUTO Va ... SEVERO Ah! PAOLINA Sposo! Sposo! POLIUTO Va. Lasciami in pace morire omai. Solo rimembra quanto t'amai. Nel ciel, che m'apre un Dio clemente, mi fia d'ogni altra gioia maggior ... PAOLINA No, gl'infelici non hanno un Dio! È sol mia colpa il destino mio! Ah! se alcun di voi pietà conosce, mi vibri un ferro in mezzo al cor, ecc. POLIUTO Un Dio clemente, ecc. SEVERO Sparger quel sangue m'è dato in breve ... Ella abborrirmi, fuggir mi deve! E ognor funesto, non cangia tempre il mio destino persecutor, ecc. No, no, me sventurato! Son io per sempre morto all'amor. SACERDOTI Sia maledetto chi reca insulto del gran Tonante al sacro culto. Muoia deserto e muoia fra tormenti, gli sia negata la tomba ancor, ecc. NEARCO Tu quella mente, gran Dio, consiglia, tu di costanza arma quel cor, ecc. FELICE Fra queste braccia ricovra, o figlia, a te rimane un padre ancor, fra le mie braccia ricovra, o figlia, ancor ti resta un genitor, ecc. CALLISTENE Sacerdoti! Littori! POLIUTO, PAOLINA Ah! SACERDOTI, DONNE Sia maledetto chi reca insulto del gran Tonante al sacro culto. Muoia deserto e muoia fra tormenti, gli sia negata la tomba ancor. La polve iniqua sperdano i venti ... Di lui non resti che infamia e orror, ecc. (Poliuto e Nearco partono fra le guardie)