SALVADORE CAMMARANO / GAETANO DONIZETTI

Belisario

Parte Seconda

L'Esilio



Scena Prima

PARTE REMOTA DI BISANZIO, DA UN LATO INGRESSO DELLE PRIGIONI.
Molti Veterani ed alcuni del Popolo, sparsi per la scena in diversi gruppi.

Tutti
Oh duce!...

Veterani
Oh eccesso orrible!...

Popolo
Oh dì funesto!

Tutti
Questo dì tue vittorie,
Il frutto è questo!

Scena II

Alamiro e detti.

Alamiro
Voi piangete, amici!
Di Belisario voi piangete! Ah dunque
Fama bugiarda a me suonò che avea
Cesare in bando la mortal sestenza
Di Belisario commutata? Iniqua
Sentenza, che livor dettò per certo,
E non giustizia, al rio Senato!

Coro
Il vero
Udisti, sì; ma d'un misfatto estremo
Non giunse il grido a te: lo ascolta.

Alamiro
Io tremo!

Coro
Comando fu di Cesare,
Che il volto suo giammai
Veder più non dovessero
Di Belisario i rai:
Eutropio scellerato,
Da un demone ispirato,
Con sanguinosa frode
Il cenno pervertì.

Alamiro
Che osò quel vil?

Coro
Del prode
Sugli occhi estinse il dì. [Alamiro inorridito, si copre il viso con ambe le mani]

Alamiro
A si tremendo annunzio
Gelar m'intesi is core!...
Entro le vene un fremito
Correr mi fe' l'orrore;
E le cadenti lagrime
Sul ciglio m'impietrò!
Del di la luce infausta
Per sempre a me s'asconda,
Copra me pur la squallida
Notte che lui circonda...
Almen l'orrendo strazio
Del prode io non vedrò.

Coro
Vien la figlia!

Alamiro
In quale stato!

Scena III

Irene, Eudora, Donzelle e detti.

Alamiro
Il tuo duolo, il tuo spavento
Ben m'attestan che svelato
T'era già l'atroce evento.

Irene
Ah pur troppo!

Alamiro
Chi fia guida
nell'esilo a quel tradito?

Irene
Io.

Alamiro
Sia pur: a me s'affida
Altro incarco, e fia compito...
Non a caso questo brando
Belisario a me donò!
L'empia trama... il crudo bando
Vendicar ben io saprò.
Misera figlia... Irene addio.
Di me favella col genitor.
(Il suo tormento accresce il mio!...
Quel pianto amaro me scende al cor!
Trema Bisanzio! sterminatrice
Su te la guerra discenderà;
Ed ogni lagrima dell'infelice
Un rio di sangue ti costerà!)

Irene
Ah! la tua vita, padre infelice,
Il cor nel petto mi squarcierà!

Eudora, Coro
Chi non compiange quest'infelice
Ha cor di tigre o cor non ha.
[Alamiro parte]

Irene
Amici, è forza separarci.. a voi
Raccomando la madre...
Deh! non piangete; or di costanza ho d'uopo.
Quando lungi sarò, de' casi miei
Parlando nel pensier spargete allora
Del sovvenir la lagrima pietosa.
[gli abbraccia]
Non più... ``Vi arrida il ciel.''
[a tutti che allontanano piangendo. Ella rimane un momento in tetro silenzio, quindi è scossa dallo strepito della ferrea porta della prigioni, che si dischiude]
S'apre la trista
Soglia crudel!... Chi n'esce?... oh fera vista!
[retrocedendo innorridita.

Scena IV

Belisario, Eusebio, Guardie e detta.
Belisario ha una benda oscura sugli occhi.

Belisario
Aura più lieve qui respiro! Ah dunque
Fui dal mio carcer tratto!

Irene
(Ahi! Non oso mirarlo!)

Eusebio
È qui dappresso
Stuolo guerrier che deve
Al boreal confine
Tradurti.
[Irene porge ad Eusebio un papiro, ed egli lo legge con sorpreso]
Belisario un regal cenno
Chi ti conduca nell'esilio invin.
(Ho di pietà compresa,
Di duol, di meraviglia
L'anima tutta! O sovrumana figlia!)
[parte]

Belisario
Oh tu, che della eterna, orribil notte
Che ricopre il mio ciglio
Esser devi la stella, a me t'appressa.

Irene
(Ciel!...)

Belisario
Dove sei? Tu dunque
[Irene gli porge la destra]
Nell'aspro esilio vuoi seguirmi! Ah! certo
Infelice esser dêi, che pietà senti
D'un infelice!

Irene
(Il mal... frenato pianto...
Niega al labbro gli accenti!...)

Belisario
Ai lari miei
Vanne... vola... ritorna... io qui t'aspetto...
Vo' per l'ultima volta
Veder mia figlia... Oh Dio! Vederla! -- il labbro,
Fino il mio labbro istesso
Prestar fede non puote all'empio eccesso!
Se vederla a me non lice,
Bramo udirla... udirla almeno!
Qui l'adduci, ah! fa che al seno
La mia figlia io stringa ancor.
Benedir quell'infelice
Non si vieti al genitor.

Irene
(Chi mi regge... chi m'aita
In sì barbaro momento?
L'alma, oh Dio! mancar mi sento!...
Sento, oh Dio, spezzarmi il cor!
Ah! per me, per me la vita
Sarà tutta di dolor!)

Belisario
Va, la guida a questa braccia.
[Irene gli bacia la mano bagnandola di lagrime]
Che! tu piangi!

Irene
Padre!
[cadendo alle sue ginocchia]

Belisario
Oh Dio...
La sua voce!...

Irene
Ah! padre mio!

Belisario
Sei tu, figlia?...

Irene
Ed al tuo piè.

Belisario
Sorgi Irene... il padre abbraccia...
E fia ver!...

Irene
Son io!...

Belisario
Con me!...
Ah se potessi piangere,
Di duol non piangerei...
Per tenerezza lagrime
Di gioia io spargerei...
Non son, non son più misero,
Figlia, vicino a te!

Irene
Seguirti io vo', dividere
Il tuo crudel destino,
Le pene dell'esilio,
Gli stenti del cammino...
E nella tomba scendere,
O padre mio, con te.

Belisario
Ma tu, seguendo un povero,
Di cibo e di ricetto
Sovente avrai penuria.

Irene
Un antro a me fia tetto,
E frutti avrò dagli alberi,
Umor dal fonte avrò.

Belisario
Ma sola, per gl'inospiti
Deserti!...

Irene
E non son teco?

Belisario
E se d'affanni carico,
Più che d'etade, il cieco
Soccombe?

Irene
Allor degli orfani
Il padre invocherò.

Belisario
Dunque andiam: de' giorni miei [commoso]
Tu sei l'angelo, tu il duce:
Tu fra l'ombre sei la luce
Del traditr genitor,
E degli occhi che perdei
Tu mi sei più cara ancor!

Irene
O Signor, tu sei ristoro [volgendosi at cielo]
Di chi soffre ingiusto oltraggio,
Deh! su noi tu spandi un raggio
Del celeste tuo favor.
Per mio padre io sol t'imploro,
Dio di pace, Dio d'amor.
[partono circondati dalle guardie]



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Monday, 08-Dec-2003 21:34:58 PST