Il Trovatore

Parte Prima: Il Duello



Scena I

Atrio nel palazzo dell'Aliaferia.
Da un lato, porta che mette agli appartamenti del Conte di Luna Ferrando e molti Familiari del Conte giacciono presso la porta; alcuni Uomini d'arme passeggiano in fondo

Ferrando (parla ai famigliari vicini ad assopirsi)
All'erta, all'erta!
Il Conte n'è d'uopo attender vigilando;
ed egli talor presso i veroni della sua cara
intere passa le notti.

Famigliari [TB]
Gelosia le fiere serpi
gli avventa in petto.

Ferrando
Nel Trovator, che dai giardini move
notturno il canto, d'un rivale a dritto
ei teme.

Famigliari [TB]
Dalle gravi
palpebre il sonno a discacciar, la vera
storia ci narra di Garzia, germano
al nostro Conte.

Ferrando
La dirò: venite intorno a me.
(I Familiari eseguiscono)

Armigeri [TB] (accostandosi pur essi)
Noi pure...

Famigliari [TB]
Udite, udite.
(Tutti accerchiano Ferrando)

Ferrando
Di due figli vivea padre beato
il buon Conte de Luna:
fida nutrice del secondo nato
dormia presso la cuna.
Sul romper dell'aurora un bel mattino
ella dischiude i rai;
e chi trova d'accanto a quel bambino?

Coro [TB]
Chi?... Favella... Chi? Chi mai?

Ferrando
Abbietta zingara, fosca vegliarda!
Cingeva i simboli di maliarda;
e sul fanciullo, con viso arcigno,
l'occhio affiggea torvo, sanguigno!...
D'orror compresa compresa è la nutrice...
acuto un grido, un grido all'aura scioglie;
ed ecco, in meno che il labbro il dice,
i servi, i servi accorrono,
i servi accorrono in quelle soglie;
e fra minaccie, urli, percosse,
e fra minaccie, urli e percosse
la rea discacciano ch'entrarvi osò,
la rea, la rea discacciano ch'entrarvi osò,
la rea, la rea discacciano ch'entrarvi osò.

Coro [TB]
Giusto quei petti sdegno commosse;
l'insana vecchia lo provocò.

Ferrando
Asserì che tirar del fanciullino
l'oroscopo volea...
Bugiarda! Lenta febbre del meschino
la salute struggea!
Coverto di pallor, languido, affranto
ei tremava la sera,
il dì traeva in lamentevol pianto...
ammaliato egli era!
(Il Coro inorridisce)
La fatucchiera perseguitata
fu presa e al rogo fu condannata:
ma rimaneva la maledetta
figlia, ministra di ria vendetta!...
Compì quest'empia nefando eccesso!...
Sparve il fanciullo, e si rinvenne
mal spenta brage nel sito istesso
ov'arsa un giorno, ov'arsa un giorno la strega venne...
e d'un bambino... ahimè!... l'ossame
bruciato a mezzo, bruciato a mezzo,
bruciato a mezzo, fumante ancor,
bruciato a mezzo, fumante ancor,
bruciato a mezzo, fumante ancor!

Coro [TB]
Ah scellerata! oh donna infame!
Del par m'investe ira ed orror!

Alcuni [TB]
E il padre?

Ferrando
Brevi e tristi giorni visse:
pure ignoto del cor presentimento
gli diceva, che spento non era il figlio;
ed, a morir vicino, bramò che il signor nostro
a lui giurasse di non cessar le indagini...
Ah! fûr vane!...

Armigeri [TB]
E di colei
non s'ebbe contezza mai?

Ferrando
Nulla contezza.
Oh! dato mi fosse
rintracciarla un dì!

Famigliari [TB]
Ma ravvisarla potresti?

Ferrando
Calcolando gli anni trascorsi... lo potrei.

Armigeri [TB]
Sarebbe tempo presso la madre
all'inferno spedirla.

Ferrando
All'inferno? È credenza che dimori
ancor nel mondo l'anima perduta
dell'empia strega, e quando il cielo è nero
in varie forme altrui si mostri.

Famigliari [T] (con terrore)
È vero!

Armigeri [T] (con terrore)
È vero!

Famigliari [B]
È vero!

Armigeri [B]
È ver!

Armigeri [TB]
Sull'orlo dei tetti alcun l'ha veduta!
in upupa o strige talora si muta!

Famigliari [B]
In corvo tal'altra; più spesso in civetta,
sull'alba fuggente al par di saetta!

Ferrando
Morì di paura un servo del conte,
che avea della zingara percossa la fronte!
(Tutti si pingono di superstizioso terrore)
morì,

Armigeri [TB] (come un lamento)
Ah!...

Ferrando
morì,

Armigeri [TB]
Ah!...

/ Ferrando
| morì di paura,
| Armigeri [TB]
\ morì!

Ferrando
morì,

Famigliari [TB]
Ah!...

Ferrando
morì,

Famigliari [TB]
Ah!...

/ Ferrando
| morì di paura!
| Famigliari [TB]
\ morì!

Ferrando
Apparve a costui d'un gufo in sembianza
/ nell'alta quiete
| Coro [T]
\ D'un gufo!...

Ferrando
/ di tacita stanza!...
| Coro [B]
\ D'un gufo!...

Ferrando
Con occhio lucente guardava... guardava,
/ il cielo attristando
| Coro [T]
\ Guardava!...

Ferrando
/ d'un urlo feral!
| Coro [B]
\ Guardava!...

Ferrando
Allor mezzanotte appunto suonava...
(una campana suona improvvisamente a disteso la mezzanotte)

Ferrando, Coro [TTBB]
Ah! Ah! sia maledetta la strega, la strega infernal! Ah!...
(I Famigliari corrono verso la porta, gli uomini d'arme accorrono in fondo; )

Scena II

Giardini del palazzo.
Sulla destra marmorea scalinata che mette agli appartamenti. La notte è inoltrata; dense nubi coprono la luna.
Leonora ed Ines

Ines
Che più t'arresti?... l'ora è tarda: vieni:
di te la regal donna chiese, l'udisti.

Leonora
Un'altra notte ancora senza vederlo!

Ines
Perigliosa fiamma tu nutri!...
Oh come, dove la primiera favilla
in te s'apprese?

Leonora
Ne' tornei.
V'apparve bruno le vesti ed il cimier,
lo scudo bruno e di stemma ignudo,
sconosciuto guerrier, che dell'agone
gli onori ottenne... Al vincitor sul crine
il serto io posi... Civil guerra intanto
arse... nol vidi più! Come d'aurato
sogno fuggente immago! Ed era volta
lunga stagion... ma poi...

Ines
Che avvenne?

Leonora
Ascolta.

Tacea la notte placida
e bella in ciel sereno;
la luna il viso argenteo
mostrava lieto e pieno...
quando suonar per l'aere,
infino allor sì muto,
dolci s'udiro e flebili
gli accordi d'un liuto,
e versi melanconici
e versi melanconici
un trovator cantò.

Versi di prece, ed umile,
qual d'uom che prega Iddio:
in quella ripeteasi
un nome... il nome mio!...
Corsi al veron sollecita...
Egli era, egli era desso!...
Gioia provai che agl'angeli
solo è provar concesso!...
Al core, al guardo estatico
la terra un ciel sembrò,
la terra un ciel, un ciel sembrò.
Al cor, al guardo estatico
la terra un ciel sembrò,
la terra un ciel sembrò!

Ines
Quanto narrasti di turbamento
m'ha piena l'alma!... Io temo...

Leonora
Invano!

Ines
Dubbio, ma tristo presentimento
in me risveglia quest'uomo arcano!
Tenta obliarlo...

Leonora
Che dici! oh basti!

Ines
Cedi al consiglio dell'amistà.
Cedi.

Leonora
Obliarlo! Ah! tu parlasti
detto, che intender l'alma non sa.

Di tale amor, che dirsi
mal può dalla parola,
d'amor che intendo io sola,
il cor il cor il cor s'inebriò.
Il mio destino compiersi
non può che a lui dappresso...
S'io non vivrò per esso,
per esso, per esso,
per esso morirò!
S'io non vivrò per esso,
per esso io morirò,
ah sì, per esso morirò,
per esso morirò, morirò.

Ines (da sè)
Non debba mai pentirsi
chi tanto un giorno amò!
Non debba mai pentirsi
chi tanto amò!

Leonora
Di tale amor, che dirsi
mal può dalla parola,
d'amor che intendo io sola,
il cor il cor il cor s'inebriò.
Il mio destino compiersi
non può che a lui dappresso...
S'io non vivrò per esso,
per esso, per esso,
per esso morirò!
s'io non vivrò per esso,
per esso io morirò,
ah sì, per esso morirò,
per esso morirò, morirò.
/ ah sì, per esso morirò,
| per esso morirò,
| ah sì per esso morirò,
| per esso morirò, morirò!
| Ines
| Non debba mai pentirsi
| chi tanto un giorno amò,
| Non debba mai pentirsi
| chi tanto un giorno amò,
\ chi tanto un giorno, un giorno amò!
(Ascendono agli appartamenti)

Scena III

Conte
Tace la notte! Immersa
nel sonno, è certo, la regal signora...
ma veglia la sua dama!...
Oh! Leonora!
tu desta sei... mel dice
da quel verone tremolante un raggio
della notturna lampa...
Ah! l'amorosa fiamma
m'arde ogni fibra!
Ch'io ti vegga è d'uopo...
che tu m'intenda...
Vengo... A noi supremo
è tal momento.
(Cieco d'amore avviasi verso la gradinata. Odonsi gli accordi d'un liuto: egli s'arresta)
Il Trovator! Io fremo!

Manrico (il Trovatore) (fra le piante)
Deserto sulla terra,
col rio destino in guerra,
è sola speme un cor,
è sola speme un cor,
è sola speme un cor...
un cor al Trovator!

Conte
Oh detti!... Io fremo!

Manrico
Ma s'ei quel cor possiede,
bello di casta fede,

Conte
Oh detti!

Manrico
è d'ogni re maggior,

Conte
Oh gelosia!...

Manrico
è d'ogni re maggior,
è d'ogni re maggior,
maggior il Trovator!

Conte
Non m'inganno...
Ella scende!
(S'avvolge nel suo mantello)

Scena IV

Leonora e il Conte

Leonora (correndo verso il Conte)
Anima mia!

Conte
(Che far?)

Leonora
Più dell'usato
è tarda l'ora; io ne contai gl'istanti
co' palpiti del core!...
Alfin ti guida
pietoso amor fra queste braccia...

Manrico
Infida!...
(La luna mostrasi dai nugoli, e lascia scorgere una persona, di cui la visiera nasconde il volto)

Scena V

Manrico e detti

Leonora
Qual voce!... Ah, dalle tenebre
tratta in errore io fui!
(riconoscendo entrambi, e gettandosi ai piedi di Manrico, agitatissima)
A te credei rivolgere
l'accento, e non a lui...
A te, che l'alma mia
sol chiede, sol desìa...
Io t'amo, il giuro, t'amo
d'immenso, eterno amor!

Conte
Ed osi?

Manrico
(sollevando Leonora)
Ah! più non bramo!

Conte
/ Avvampo di furor!
| Avvampo di furor!
| Leonora
| Io t'amo! Io t'amo!
| Manrico
\ Ah! più non bramo!

Conte
Se un vil non sei, discovriti.

Leonora
(Ohimè!)

Conte
Palesa il nome.

Leonora
(sommessamente a Manrico)
Deh, per pietà...

Manrico
(sollevando la visiera dell'elmo)
Ravvisami, Manrico io son.

Conte
Tu!... Come?
Insano, temerario!
D'Urgel seguace, a morte
proscritto, ardisci volgerti
a queste regie porte?

Manrico
Che tardi?... Or via, Ie guardie
appella, ed il rivale
al ferro del carnefice
consegna.

Conte
Il tuo fatale istante
assai più prossimo
è, dissennato! Vieni...

Leonora
Conte!

Conte
Al mio sdegno vittima,
è d'uopo ch'io ti sveni...

Leonora
Oh ciel! t'arresta.

Conte
Seguimi...

Manrico
Andiam...

Leonora
(Che mai farò?)

Conte
Seguimi...

Manrico
Andiam...

Leonora
(Un sol mio grido perdere
lo puote!) M'odi...

Conte
No!

Di geloso amor sprezzato
arde in me tremendo il fuoco!
Il tuo sangue, o sciagurato,
ad estinguerlo fia poco!
(a Leonora)
Dirgli, o folle, io t'amo, ardisti!...
Ei più vivere non può...
Un accento proferisti,
che a morir lo condannò...
un accento proferisti
che a morir lo condannò!

/ Leonora
| Un istante almen dia loco
| il tuo sdegno alla ragione:
| Manrico
| Del superbo è vana l'ira;
\ ei cadrà da me trafitto:

Conte
Folle!

/ Leonora
| io, sol io di tanto foco
| son, pur troppo, la cagione!
| Manrico
| il mortal, che amor t'ispira,
\ dall'amor fu reso invitto.

Conte
Dirgli t'amo...

/ Leonora
| Piombi, piombi il tuo furore
| Manrico (al Conte)
\ La tua sorte è già compita...

Conte
oh folle, ardisti!...

/ Leonora
| sulla rea che t'oltraggiò...
| Manrico
\ l'ora omai per te suonò...

Conte
oh folle, ardisti!...

/ Leonora
| vibra il ferro in questo core,
| che te amar non vuol nè può.
| Manrico
| il suo core e la tua vita
\ il destino a me serbò!

Conte
Il tuo sangue, o sciagurato,
ad estinguerlo fia poco!
Dirgli, o folle, io t'amo, ardisti!...
Ei più vivere non può...
no, ei più vivere non può,
no, no, non può, no, no, non può,
no, ei più vivere non può,
/ Ah! di geloso, di geloso amor sprezzato
| arde in me tremendo il foco,
| arde in me tremendo il foco!
| Un accento proferisti,
| un accento proferisti,
| che a morir lo condannò,
| che a morir lo condannò lo condannò
| ah sì un accento proferisti
| che a morir lo condannò,
| Leonora
| Piombi, ah! piombi il tuo furore
| sulla rea che t'oltraggiò...
| vibra il ferro in questo core
| che te amar non vuol nè può
| che te amar non vuol nè può,
| no, no, non vuol, non vuol nè può
| Manrico
| La tua sorte è già compita...
| l'ora omai per te suonò...
| il suo core e la tua vita
| il destino a me serbò
| a me serbò a me serbò,
\ sì, il destino a me serbò...

Conte
che a morir lo condannò, lo condannò,

/ Leonora
| te amar non vuol nè può...
| Manrico
| la tua vita il destino a me serbò...
| Conte
\ a morir lo condannò,
che a morir lo condannò, lo condannò,

/ Leonora
| te amar non vuol nè può,
| no, non può, no, non può,
| non può.
| Manrico
| la tua vita il destino a me serbò,
| sì, serbò, sì, serbò,
| sì, il destino a me serbò.
| Conte
| a morir lo condannò,
| a morir, a morir lo condannò,
\ lo condannò,

(I due rivali si allontanano con le spade sguainate; Leonora cade, priva di sentimenti)



Main pages: [ Libretto | Opera | Composer | OperaGlass]

23 Sep 2005