Last updated: Feb. 13, 1997
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LUISA MILLER

Libretto: Atto Secondo


Atto Primo, Atto Secondo, Atto Terzo.


Scena I


Setting: Interno della casa di Miller.
CONTADINI [ accorrendo agitati ]
Ah! Luisa, Luisa, ove sei?

LUISA [ uscendo ]
Chi m'appella?
Voi certo recate tristo annunzio!

LAURA
Pur troppo!

CONTADINI
E tu dei ascoltarlo.

LUISA
Parlate, parlate.

LAURA, CONTADINI
Al villaggio dai campi tornando
della roccia per ripido calle,
un fragor, che veniasi accostando,
a noi giunse dall'ima convalle;
eran passi e minaccie d'armati,
cui d'ambascia una voce frammista;
al ciglion della rupe affacciati
ne colpì deplorabile vista!
Crudi sgherri traenti un vegliardo fra catene!

LUISA
Ah! mio padre!

LAURA, CONTADINI
Fa cor.
Havvi un Giusto, un Possente
che il guardo tien rivolto
sui miseri ognor!

LUISA
O padre, o padre mio!
[ s'incammina per uscire ]

LAURA
Dove?

LUISA
Al castello.

[ Entra Wurm. ]

LAURA, CONTADINI
Wurm!

WURM [ a Luisa ]
Ascoltarmi è d'upo.
[ ai contadini ]
Uscite.

LUISA
(Io gelo!)

LAURA, CONTADINI
Havvi un Giusto, un Possente, ecc.

WURM
Il padre tuo . . .

LUISA
Finisci.

WURM
Langue in dura prigion.

LUISA
Reo di che fallo?

WURM
Ei, del Conte vassallo, farlo d'oltraggi
e di minacce segno ardi!
Grave il delitto,
grave la pen fia!

LUISA
D'interrogarti io tremo!

WURM
Che val tacerlo?
Sul canuto suo crin pende la scure.

LUISA
Ah! Taci, taci!

WURM
Eppure, tu puoi salvarlo.

LUISA
Io? Come?

WURM
A te m'invia l'offesa Conte:
un foglio vergar t'impone,
e pezzo ne fia lo scampo di tuo padre.

LUISA
Un foglio?

WURM [ accennando a Luisa una tavola, su cui v'ha l'occorrente per scrivere ]
Scrivi!
"Wurm, io giammai Rodolfo non amai . . ."
[ Luisa scrive. ]
"Il suo lignaggio erami noto,
e volli stringerlo fra mie reti . . ."

LUISA
E deggio?

WURM
Dei salvar tuo padre.

[ Luisa scrive ]


"Ambizion mi vinse . . . tutto svanì . . . perdona.
Ritorno al primo affetto,
e di Rodolfo ad evitar gli sdegni,
come la notte regni,
vieni, ed insieme fuggirem."

LUISA
Che!

WURM
Srivi.

LUISA
E segnar questa mano
potrebbe l'onta mia?
Lo speri invano.
Tu puniscimi, o Signore,
se t'offesi e paga io sono
ma de' barbari al furore
non lasciarmi in abbandono.
A scampar da fato estremo
innocente genitor
chieggon essi, a dirlo io fremo,
chieggon essi della figlia il disonor!

WURM
Qui nulla s'attenta imporre al tuo core;
tu libera sei. Ti lascio.

LUISA
Spietato! E il misero vecchio?

WURM
L'udisti: egli muore.

LUISA
E libera io sono!
[ dando il foglio a Wurm ]
Il foglio è vergato.

WURM
Sul capo del padre, spontaneo lo scritto,
Luisa, mi giura che all'uopo dirai.

LUISA
Lo giuro.

WURM
Un sol cenno ancor t'è prescritto.

LUISA
Io t'odo.

WURM
Al castello venirne dovrai,
ed ivi al cospetto di nobil signora
accesa mostrati . . . di Wurm.

LUISA
Di te?

WURM
Acerba è la prova!

LUISA
No.

WURM
Duolmi!

LUISA
Ed allora?

WURM
Allora . . .

LUISA
Mio padre?

WURM
Fia salvo.

LUISA
Mercè.

A brani, a brani, o perfido
il cor tu m'hai squarciato!
Almen t'affertta a rendermi
il padre, il padre sventurato.
Di morte il fero brivido
tutta m'invade omai.
Mi chiuda almeno i rai
la man del genitore!

WURM
Coraggio: il tempo è farmaco
d'ogni cordoglio umano.
Di stringer la tua mano
speranza nutro ancor.

Scena II


Setting: Il castello: appartamento di Walter.
WALTER
Egli delira: sul mattin degli anni
vinta da cieco affetto spesso è ragion!
Del senno empia il difetto
pel figlio il padre!
L'opra mia si compia,
nulla cangiar mi debbe:
esser pietoso crudeltà sarebbe.

[ Entra Wurm. ]

Ebben?

WURM
Tutte apprestai della trama le fila.

WALTER
Oh! di': Luisa?

WURM
Come previdi già, vinta,
conquisa da credulo spavento,
alle minaccie s'arrendea;
per calle recondito qui tratta verrà.

WALTER
Ma il foglio?

WURM
Compra man recar lo deve a Rodolfo;
la vittoria è certa!
Eppur dal primo assalto
qual poter vi respinse io non intendo!

WALTER
Inatteso perglio?
Del figlio una minaccia!
Ingrato figlio!
L'alto retaggio non ho bramato
di mio cugino, che sol per esso!
Ad ottenerlo, contaminato
mi son pur troppo di nero eccesso!

WURM
In punto feci del mio signore
nel palesarvi la mente ascosa!
A me, cui sempre fidava il core,
scovrì la scelta ei d'una sposa.

WALTER
Timori nacquero in me ben tristi!

WURM
Aver quel nodo figli potea!

WALTER
Ad acquetarmi tu suggeristi
orribil mezzo!

WURM
Varcar dovea l'irta foresta notturno il Conte.
Noi l'appostammo, e . . .

WALTER
Non seguir . . .
Sento dizzarsi le chiome in fronte!
Tutto il mio sangue rabbrividir!

WURM
È ver, che giova parlar d'evento
cui notte eterna fra' suoi misteri,
ha già sepolto?

WALTER
Sepolto?

WURM
Spento il sire antico da' masnadieri,
qual noi spargemmo, tutti han creduto.

WALTER
No, tutti! Al rombo mio figlio accorse
dell'armi nostre . . . non era muto
ancor quel labbro!

WURM
Che intendo! Ah! forse? . . .

WALTER
In quel supremo, terribil punto
Walter nomava . . .

WURM
Chi?

WALTER
Gli assassin!

WURM
O me perduto!

WALTER
Sol tu? Congiunto
non t'ha Satanno a' miei destini?
O meco incolume sarai, lo giuro,
o sul patibolo verrò con te.

WURM
(Più questo capo non è sicuro!
Potria del ceppo cadere a piè!)

[ Entra Federica. ]

WALTER
Vien la Duchessa!

FEDERICA
Conte!

[ Ad un segno di Walter, Wurm si ritira. ]

WALTER
Il detto mio confermo:
di Rodolfo nel sen,
qual d'un infermo il delirio,
s'apprese amor che spento fia.

FEDERICA
Spento?

WALTER
Ed in breve.

FEDERICA
Io temo!

WALTER
Indarno; di Luisa il core
mai Rodolfo non ebbe;
d'altri è colei.

FEDERICA
Fia vero? E chi potrebbe attestarlo?

WALTER
Ella stessa.

FEDERICA
Ella!

WALTER
Qual tu chiedesti qui fu condotta.

FEDERICA
Già:!

WALTER
Non lo volesti?

[ Walter apre una porta segreta, donde esce Luisa, accompagnata da Wurm. ]

Ti rammenta in qual periglio è tuo padre!

LUISA
(O mio terror!)

FEDERICA
(Dolce aspetto! Il volto, il ciglio,

tutto spira in lei candore!)

LUISA
(A costei sarà concesso,
quanto il ciel m'avea promesso!)

FEDERICA
Mi par che manchi in te coraggio
d'erger gl'occhi al mio sembiante!

WALTER
Ella nata in un villagio!

WURM
D'alta dama or tratta innante!

LUISA
(Rea fucina d'empie frodi son costor!)

FEDERICA
Luisa, m'odi. Far mi puote un sol tuo detto
sventurata, o appien felice!
Non mentir! Ma no, l'aspetto
tu non hai di mentitrice!

LUISA
(Chi soffrì maggior affanno!)

FEDERICA
Ami tu?

LUISA
(Destin tiranno!)

FEDERICA
Ami tu?

LUISA
Amo.

FEDERICA
E chi? Chi?

LUISA
Wurm!
(Indegno!)

FEDERICA
Ma Rodolfo?

LUISA
Fra noi venne sconosciuto.
A qual disegno io lo ignoro.

FEDERICA
E non ottenne mai d'amor lusighe,
accenti da Luisa?

LUISA
(Quai momenti!)

FEDERICA
Di'.

LUISA
No! Mai.

FEDERICA
(La speme in cor mi si avviva!)

LUISA
(Esulta!)

FEDERICA
Parmi - sì -
cangiasti di colore!
Ah! che fia? Non ingannarmi!
Non tradir te stessa!

LUISA
(O cielo!)

WALTER
(Oserebbe?)

FEDERICA
Parla.

WURM
(Io gelo!)

FEDERICA
Dell'arcano squarcia il manto
se un arcano in sen tu chiudi.

LUISA
Io . . .

FEDERICA
Favella.

WALTER
Sì, per quanto ami il padre!

LUISA
(Il padre! O crudi!)

WURM
Via, che tardi?

FEDERICA
Ebben?

LUISA [ accennando Wurm ]
Lo stesso da Luisa udrete ognor,
che alimento sol per esso
fido, immenso, ardente amore!

(Come celar le smanie
del mio geloso amore?
Ahimé, l'infranto core
più reggere non può!
Se qui rimango, esanime
a' piedi suoi cadrò!)

FEDERICA
(Un sogno di letizia
par quel ch'io veggo e sento! . . .
No, mai sì gran contento
quest'alma non provò!
Frena, mio core, i palpiti,
o di piacer morrò.)

WALTER E WURM
(Pinto ha di vivo giubilo
il sorridente viso!
Fortuna in quel sorriso
propizia balenò!
Ben io fermarla, e stringerne
l'infido crin saprò.)

Scena III

Setting: Giardino pensile del castello. Rodolfo viene precipitoso da un appartamento. Ha il foglio di Luisa tra le mani; un contadino lo segue.
RODOLFO
Il foglio dunque?

CONTADINO
Io tutto già vi narrai!

RODOLFO
Mi giova udirlo ancor.

CONTADINO
Segreta e viva prece a man giunte mi fe' Luisa,
onde recarlo a Wurm . . .

RODOLFO
E d'evitar la mia presenza . . .

CONTADINO
Mi repeté più volte.
Sospetto incerto di non so qual trama,
e speme di mercede a voi m'han tratto.

RODOLFO [ gettandogli una borsa ]
Esci.

[ Il contadino esce. ]

Olà?

[ Comparisce un servo. ]

Wurm.

[ Il servo parte. ]

Oh! fede negar potessi agl'occhi miei!
Se cielo e terra, se mortali ed angeli
attestarmi volesser ch'ella non è rea,
mentite! io risponder dovrei, tutti mentite.
[ mostrando il foglio ]
Son cifre sue! Tanta perfidia! Un'alma
sì nera! sì mendace!
Ben la conobbe il padre!
Ma dunque i giuri, le speranze, la gioia,
le lagrime, l'affanno?
Tutto è menzogna, tradimento, inganno!

Quando le sere al placido
chiator d'un ciel stellato
meco figgea nell'etere
lo sguardo innamorato,
e questa mano stringermi
dalla sua man senita . . .
ah! mi tradita!
Allor, ch'io muto, estatico
da' labbri suoi pendea,
ed ella in suon angelico,
"amo te sol" dicea,
tal che sembrò l'empiereo
apirisi all'alma mia!
Ah! mi tradia!

[ Entra Wurm. ]

WURM
Di me chiedeste?

RODOLFO
Appressati.
[ gli porge il foglio ]
Leggi.
[ Wurm lo legge. ]
Ad entrambi è questa ora di morte.

WURM
Oh!

RODOLFO [ presentandogli due pistole ]
Scegliere tu dèi.

WURM [ cercando di allontanarsi ]
Signor . . .

RODOLFO
T'arresta . . .
Meco ad un punto solo
spento cader al suolo tè forza . . .

WURM
(Inferno aiutami!)

[ Scarica la pistola in aria. Accorrono d'ogni parte armigeri e famigliari, seguiti da Walter. Wurm confonden - dosi tra i sopravvenuti, sparisce. ]

SERVI
Che avvenne? O ciel!

RODOLFO
Codardo! L'ali ha viltade!

SERVI
Orribile d'ira vi splende il guardo!

WALTER
Rodolfo!

RODOLFO
Padre!

WALTER
O Dio! Calmati!

RODOLFO [ cadendo ai piedi del padre ]
Ah! padre mio!

WALTER
Deh! sorgi! M'odi.
Abbomino il mio rigor crudele.
Abbia virtude un premio.
Cedo; alla tua fedele porgi la man

RODOLFO
Che ascolto! Tu vuoi . . . ?

WALTER
Gioisci!

RODOLFO
Ah! stolto diverrò!

WALTER
Qual smanie!
Figlio! Né pago sei?

RODOLFO
Pago?

WALTER
Sperai . . .

RODOLFO
Compiangimi!
Tradito m'ha colei!

WALTER
Tradito!

RODOLFO
A me t'afferetta, o morte!

WALTER
No . . . vendetta!

RODOLFO
Come?

WALTER
Altre nozze attestino
il tuo disprezzo ad essa!

RODOLFO
Che intendi?

WALTER
All'ara pronuba conduci la Duchessa.

RODOLFO
Io? Sì, lo vo', lo deggio . . .
Che parlo? Ahimé, vaneggio!

WALTER
Rodolfo, non penitiri.

RODOLFO
Ove mi sia non so!

WALTER
T'arrendi a me,
tradirti il padre tuo, no, non può.

RODOLFO
L'ara, o l'avello apprestami.
Al fato io m'abbandono.
Non temo . . . Non desidero . . .
Un disperato io sono!
Or la mia brama volgere
nemmeno al ciel potrei,
ché inferno senza lei
sarebbe il ciel per me!

WALTER
Quell'empio cor dimentica,
quell'alma ingannatrice.
Che un dì sarai felice
promette il padre a te.
T'arrendi a me, ecc.

SERVI
Del genitor propizio
al senno v'affidate.
Nell'avvenir sperate;
eterno il duol non è.


Libretto input by: Stephen L. Parker
06th August 1996.