(ANTONIO SOMMA) / GIUSEPPE VERDI
The transcription of the text of the score is based on the original published piano-vocal score of 1860, plate numbers 31537-31564 (it was available as separate numbers, as was customary). It has been modified to preserve the lineation and capitalization of the published libretto. The vocal assignments in the dramatis personae are as given in that score, though they are a bit odd in describing the judge as a bass though his part is notated as a tenor, and in calling for a primo basso to be cast as Samuel while a basso comprimario suffices for the nearly identical role of Tom. Also, the final number (Scena finale of Act III has been assigned #28. The Scena e Duettino e Coro nel Finale III was evidently issued as a single item, bearing both numbers 27 (the duettino «T'amo, sì t'amo, e in lagrime») and 28 (the chorus «Ah morte, infamia»), but with no distinct break and continuous pagination; and the final number as issued separately bore number 29. In the table of contents of the complete vocal score, however, the Scena e Duettino e Coro is simply listed as #27 and the Scena finale is listed as #28!
In keeping with his wishes, and reflecting his displeasure at the changes demanded by the censors, the name of Antonio Somma, the librettist, does not appear in the published libretti nor in the original score.
1859 | 1896 |
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Atto I, scena viii | |
Servo [sommessamente ad Ulrica, ma inteso da Riccardo] Sentite: la mia Signora, che aspetta lì fuore, vorria Pregarvi, a quattr'occhi, d'arcano parer. Riccardo Me no... Ulrica Perchè possa rispondere a voi È d'uopo che innanzi m'abbocchi a Satàno. Uscite, e lasciate che io scruti nel ver. |
Servo [sommessamente ad Ulrica, ma inteso da Riccardo] Sentite: la mia Signora, che aspetta lì fuore, vorria Pregarvi, a quattr'occhi d'arcano parer. Riccardo Amelia!! Ulrica Onde possa rispondere a voi È d'uopo che innanzi m'abbocchi a Satana; Uscite, e lasciate ch'io scruti nel ver. |
Atto II, scena v | |
Samuel [beffardo] Il suo fido! Tom Men di voi Fortunati fummo noi: Chè il sorriso d'una bella Stemmo indarno ad aspettar. Samuel Io per altro in volto almeno Vo' a quest'Iside mirar. [alcuni de' suoi rientrano con fiaccole accese] Renato [colla mano sull'elsa] Non un passo: se l'osate Traggo il fero... Tom E v'infiammate? Samuel Non vi temo. [la luna è in tutto il suo splendore] |
Tom [beffardo] Il suo fido! Samuel Men di voi Fortunati fummo noi; Chè il sorriso d'una bella Stemmo indarno ad aspettar. Tom Io per altro in volto almeno Vo' a quest'Iside mirar. [alcuni de' suoi rientrano con fiaccole accese] Renato [colla mano sull'elsa] Non un passo: se l'osate Traggo il fero... Samuel E v'infiammate? Tom Non vi temo. [la luna è in tutto il suo splendore] |
Atto III, scena ii | |
Renato Che sia dato d'ucciderlo a me. Tom No, Renato: l'avito castello A me tolse, e tal dritto a me spetta. Samuel Ed a me cui spegneva il fratello, Cui decenne agonia di vendetta Senza requie divora, qual parte Assegnaste? |
Renato Che sia dato d'ucciderlo a me. Samuel No, Renato: l'avito castello A me tolse, e tal dritto a me spetta. Tom Ed a me cui spegneva il fratello, Cui decenne agonia di vendetta Senza requie divora, qual parte Assegnaste? |
libretto | score |
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Atto I, scena ii | |
Renato Se udir t'è grato i nomi... Riccardo Che monta? io li disprezzo. Renato Svelarli è mio dover. Riccardo Taci: nel sangue Contaminarmi allor dovrei. Non fia, Nol vo'. - De' miei lo zelo Ognor mi guardi, e mi protegga il cielo. Renato Alla vita che t'arride Di speranze e gloria piena, Il destino s'incatena! Nel tuo core il Genio palpita Del tuo splendido avvenir! Ma sarà dovunque, sempre Chiuso il varco alle ferite, Perchè scudo del tuo petto È de' tuoi fidi l'affetto? Dell'amor più desto è l'odio Le sue vittime a colpir! |
Renato Se udir ti piace i nomi... Riccardo Che importa? Io li disprezzo. Renato Svelarli è mio dover. Riccardo Taci: nel sangue Contaminarmi allor dovrei. Non fia, Nol vo'. Del popol mio L'amor mi guardi, e mi protegga Iddio. Renato Alla vita che t'arride Di speranze e gaudio piena, Il destino s'incatena! Te perduto, ov'è la patria Col suo splendido avvenir! E sarà dovunque, sempre Chiuso il varco alle ferite, Perchè scudo del tuo petto È del popolo l'affetto? Dell'amor più desto è l'odio Le sue vittime a colpir. |
Atto I, scena iv | |
Giudice S'appella Ulrica - dell'abbietto Sangue de' negri. Oscar Intorno a cui s'affollano Tutte le stirpi. Del futuro l'alta Divinatrice... Giudice Che nell'antro immondo ... |
1º Giudice S'appella Ulrica - dell'immondo Sangue de' negri. Oscar Intorno a cui s'affollano Tutte le stirpi. Del futuro l'alta Divinatrice... Giudice Che nell'antro abbietto ... |
Atto I, scena iv | |
Oscar Chi la fatidica Sua gonna afferra, O passi 'l mare, Voli alla guerra, Le sue vicende Soavi, amare Da questa apprende Nel dubbio cor. Ed è con l'Erebo D'accordo ognor! |
Oscar Chi la profetica Sua gonna afferra, O passi 'l mare, Voli alla guerra, Le sue vicende Soavi, amare Da questa apprende Nel dubbio cor. È con Lucifero D'accordo ognor! |
Atto I, scena v | |
Coro Scelga dunque ciascun la sua via E risponda al festevole invito, Perchè brilli d'un po' d'allegria Questa vita che il cielo ne diè. |
Riccardo Ogni cura si doni al diletto, E s'accorra al fatidico tetto: Per un di si folleggi, si scherzi; Mai la vita più cara non è. Coro Alfin brilli d'un po' di follia Questa vita che il cielo ne diè. |
Atto I, scena vi | |
Popolani Zitto... l'incanto non dèssi turbare... Par che Sàtana guizzi al focolare! |
Coro di Donne e Fanciulli Zitti... l'incanto non dèssi turbare... Il dimonio tra breve halle a parlare! |
Atto I, scena viii | |
Ulrica Rallegrati: omai I poveri giorni mutarsi vedrai. |
Ulrica [osservando la mano] Rallegrati omai: In breve dell'oro e un grado t'avrai. |
Atto I, scena viii | |
Servo [sommessamente ad Ulrica, ma inteso da Riccardo] Sentite: la mia Signora, che aspetta lì fuore, vorria Pregarvi, a quattr'occhi, d'arcano parer. |
Servo [sommessamente ad Ulrica] Sentite: la mia Signora, che aspetta là fuori, vorria Pregarvi in segreto d'arcano parer. |
Atto I, scena ix | |
Ulrica Che v'agita così? Amelia Funesta, ascosa Cura che amor destò... Riccardo [da sè] Quai detti! |
Ulrica Che v'agita così? Amelia Segreta, acerba Cura che amor destò... Riccardo [nascosto] (Che ascolto!) |
Atto I, scena ix | |
Amelia Cieli! qual loco! |
Amelia Mio Dio! qual loco! |
Atto I, scena ix | |
Voci [dal fondo] Figlia d'averno, schiudi la chiostra, [spinte alla porta] E pigra meno vêr noi ti mostra. |
Coro [dal fondo] Figlia d'averno, schiudi la chiostra, E tarda meno a noi ti mostra. |
Atto I, scena ix | |
Coro Su, profetessa, monta il treppiè; Canta il presagio. |
Coro Su, profetessa, monta il treppiè; Canta il futuro. |
Atto I, scena x | |
Riccardo Di' tu se fedele Il flutto m'aspetta, Se molle di lacrime La donna diletta Dicendomi addio Tradì l'amor mio. ... Sull'agile prora Che m'agita in grembo, Se scosso mi sveglio Ai fischi del nembo, Ripeto fra i tuoni Le dolci canzoni. Le dolci canzoni Del tetto natio, Che l'ore lamentano Dell'ultimo addio, E tutte ridanno Le forze del cor. Coro Su, negra, risuoni L'acceso scongiuro; Spalanca la soglia Che chiude il futuro - Nell'anime nostre Non cape terror. |
Riccardo Di' tu se fedele Il flutto m'aspetta, Se molle di pianto La donna diletta Dicendomi addio, Tradì l'amor mio. ... Sull'agile prora Che m'agita in grembo, Se scosso mi sveglio Ai fischi del nembo, Ripeto fra' tuoni Le dolci canzoni. Le dolci canzoni Del tetto natio, Che i baci ricordan Dell'ultimo addio, E tutte raccendon Le forze del cor. Su dunque, risuoni La tua profezia, Di' ciò che può sorger Dal fato qual sia; Riccardo, Coro Nell'anime nostre Non entra terror. |
Atto I, scena x | |
Ulrica Chi voi siate, l'insana parola Può nel pianto prorompere un giorno, Se chi forza l'arcano soggiorno Va la colpa nel duolo a purgar, Se chi sfida il suo fato insolente Deve l'onta col fallo scontar. Riccardo Zitto, amici. |
Ulrica Chi voi siate, l'audace parola Può nel pianto prorompere un giorno, Se chi sforza l'arcano soggiorno Va la colpa nel duolo a lavar, Se chi sfida il suo fato insolente Deve l'onta nel fato scontar. Riccardo Orsù, amici. |
Atto I, scena x | |
Riccardo [guardando intorno] È scherzo od è follia Che da quel labbro uscia Ma come fa da ridere La lor credulità! Ulrica [passando fra Tom e Samuel] Eh voi, signori, a queste Paròle mie funeste, Voi non osate ridere, Ben altro in cor vi sta. Oscar e Coro E sarà dunque spento In breve a tradimento? Al sol pensarci l'anima Abbrividendo va. |
Riccardo [guardando intorno] È scherzo od è follia Siffatta profezia, Ma come fa da ridere La lor credulità! Ulrica [passando innanzi a Samuel e Tom] Eh voi, signori, a queste Paròle mie funeste, Voi non osate ridere, Che dunque in cor vi sta? Oscar e Coro E tal fia dunque il fato? Ch'ei cada assassinato? Al sol pensarci l'anima Abbrividendo va. |
Atto I, scena xii | |
Silvano È lui, ratti movete, è lui: Il vostro amico e padre. Si prostri ognuno: amor, dovere il chiede, E l'inno suoni della nostra fede. ... Oscar Invidïato alloro, Che vince ogni tesoro, Alla tua chioma intrecciano Riconoscenza e fè. Renato Ma la sventura è cosa Pur ne' trionfi ascosa, Dove il destino ipocrita Veli una rea mercè. Samuel, Tom e Seguaci Vieta ogni moto ostile Qui la ciurmaglia vile, Che sta lambendo l'idolo, E che non sa il perchè. |
Silvano È lui, ratti movete, è lui: Il nostro amico e padre. Tutti con me chinatevi al suo piede E l'inno suoni della nostra fè. ... Oscar Il più superbo alloro, Che vince ogni tesoro, Alla tua chioma intrecciano Riconoscenza e fè. Renato Ma la sventura è cosa Pur ne' trionfi ascosa, Là dove il fato ipocrita Veli una rea mercè. Samuel, Tom e Aderenti (1) Chiude al ferir la via Questa servil genia, Che sta lambendo l'idolo, E che non sa il perchè. |
Atto II, scena i | |
Amelia Mezzanotte! - e che veggio? uno spettro Di sotterra si leva... e sospira! Ha negli occhi il baleno dell' ira E m'affisa e terribile sta! [cadendo sulle ginocchia] Deh! mi reggi, m'aïta, o Signor, Risolleva il mio povero cor! |
Amelia Mezzanotte! - e che veggio? una testa Di sotterra si leva... e sospira! Ha negli occhi il baleno dell' ira E m'affisa e terribile sta! [cade in ginocchio] Deh! mi reggi, m'aita, o Signor, Miserere d'un povero cor! |
Atto II, scena ii | |
Riccardo Io lasciarti? no, giammai: Nol poss'io; chè m'arde in petto Sovruman di te l'affetto. Amelia Conte, abbiatemi pietà. Riccardo Così parli? a chi t'adora Pietà chiedi, e tremi ancora? Questo core innamorato L'onor tuo rispetterà. |
Riccardo Io lasciarti? No, giammai: Nol poss'io; chè m'arde in petto Immortal di te l'affetto. Amelia Conte, abbiatemi pietà. Riccardo Così parli a chi t'adora? Pietà chiedi e tremi ancora? Il tuo nome intemerato L'onor tuo sempre sarà. |
Atto II, scena ii | |
Amelia Ahimè! Riccardo Taci... Amelia S'appressa Alcun... Riccardo Chi giunge in questo Albergo della morte?... [fatti pochi passi] Renato! |
Amelia [in ascolto] Ahimè! s'appressa Alcun. Riccardo Chi giunge in questo Soggiorno della morte? [fatti pochi passi] Ah! non m'inganno... [si vede Renato] Renato! |
Atto II, scena iii | |
Amelia [tra sè] Per esso quest'alma sol trepida e geme, Salvarlo, non altro desiro la preme, E paga di tanto, se dato le fia, Se stessa del fato ne' fremiti oblia. |
Amelia (Salvarlo a quest'alma se dato sarà, Del fiero suo fato più tema non ha.) |
Atto II, scena iii | |
Riccardo [tra sè] Traditor, sciagurati son essi, Che minacciano il vivere mio? ... |
Riccardo (Traditor, congiurati son essi, Che minacciano il vivere mio? ...) |
Atto II, scena v | |
Coro [dall'alto] Si discenda, si trafigga, Giù scoccata è l'ultim'ora. Il saluto dell'aurora Sull'esanime cadrà. |
Samuel, Tom, Coro Avventiamoci su lui, Chè scoccata è l'ultim'ora, Il saluto dell'aurora Pel cadavere sarà. |
Atto II, scena v | |
Tom E v'infiammate? Samuel Non vi temo. |
Samuel Minacciate? Tom Non vi temo. |
Atto II, scena v | |
Coro Ve' la tragedia mutò in commedia Piacevolissima - ah! ah! ah! ah! E che baccano sul caso strano Andrà dimane per la città! Renato Così mi paga, se l'ho salvato! Ei m'ha la donna contaminato! Tal marchio fitto mi volle in fronte, Macero il core per sempre m'ha! |
Samuel, Tom, Coro Ve' la tragedia mutò in commedia Ah! ah! ah! ah! ah! ah! E che baccano sul caso strano E che commenti per la città! Renato Così mi paga, se l'ho salvato! Ei m'ha la donna contaminato! Per lui non posso levar la fronte, Sbranato il core per sempre m'ha! |
Atto II, scena v | |
Renato[poi riscuotendosi, e come chi ha preso un grave partito,
s'accosta a Samuel e Tom] Converreste al tetto mio Sul mattino di domani? Samuel, Tom Per subir dell'onta il fio? Renato No - ben altro in cor mi sta. Samuel, Tom Che ti punge? |
Renato [si avvicina a Samuel e Tom e risolutamente dice loro] Converreste a casa mia Sul mattino di domani? Samuel Forse ammenda aver chiedete? Renato No: ben altro in cor mi sta. Samuel e Tom Che vi punge? |
Atto III, scena i | |
Renato [deposta la spada e chiusa la porta] A tal colpa è nulla il pianto, Non la terge e non la scusa. Altro sol non rivedrai, Rea ti festi: e qui morrai. Amelia Ma se reo, se reo soltanto È l'indizio che m'accusa?... Renato Taci, o perfida. Amelia Gran Dio! Renato Chiedi a lui misericordia. Amelia E ti basta un sol sospetto? E vuoi dunque il sangue mio? E m'infami, e più non senti Nè giustizia, nè pietà? Renato Hai finito! Amelia Se l'amai Un istante infelicissima, Il tuo nome non macchiai. Sallo Iddio, che nel mio petto Mai non arse indegno affetto. Renato [ripigliando la spada] Hai finito! è tardi omai... Rea ti festi... e qui morrai. |
Renato [deposta la spada e chiusa la porta] A tal colpa è nulla il pianto, Non la terge e non la scusa. Ogni prece è vana omai; Sangue vuolsi, e tu morraì. Amelia Ma se reo, se reo soltanto È l'indizio che m'accusa?... Renato Taci, adultera. Amelia Gran Dio! Renato Chiedi a Lui misericordia. Amelia E ti basta un sol sospetto? E vuoi dunque il sangue mio? E m'infami, e più non senti Nè giustizia, nè pietà? Renato Hai finito! Amelia Un istante, è ver, l'amai, Ma il tuo nome non macchiai. Sallo Iddio, che nel mio petto Mai non arse indegno affetto. Renato [ripigliando la spada] Hai finito! tardi è omai... Sangue vuolsi, e tu morrai. |
Atto III, scena i | |
Renato Non è su lei, nel suo Fragile petto che colpir degg'io. Altro, ben altro sangue a terger dèssi L'offesa!... [fissando il ritratto] Il sangue tuo! - Nè tarderà il mio ferro Tutto a versarlo dal tuo falso core: Delle lacrime mio vendicatore! E sei tu che macchiavi quell'anima, La delizia dell'anima mia... Che m'affidi e d'un tratto esecrabile L'universo avveleni per me! Traditor! che in tal guisa rimuneri Dell'amico tuo primo la fè! O dolcezze perdute! O memorie D'un amplesso che mai non s'oblia!... Quando Amelia sì bella, sì candida Sul mio seno brillava d'amor!... È finita - non siede che l'odio, E la morte sul vedovo cor! |
Renato Non è su lei, nel suo Fragile petto che colpir degg'io. Altro, ben altro sangue a terger dèssi L'offesa!... [fissando il ritratto del Conte] il sangue tuo! E lo trarrà il pugnale Dallo sleal tuo core: Delle lacrime mio vendicatore! Eri tu che macchiavi quell'anima, La delizia dell'anima mia... Che m'affidi e d'un tratto esecrabile L'universo avveleni per me! Traditor! che compensi in tal guisa Dell'amico tuo primo la fè! O dolcezze perdute! O memorie D'un amplesso che l'essere india!... Quando Amelia sì bella, sì candida Sul mio seno brillava d'amor!... È finita: non siede che l'odio E la morte nel vedovo cor! O dolcezze perdute! o speranze d'amor! |
Atto III, scena ii | |
Renato Siam soli. - Udite. Ogni disegno vostro M'è noto. - Voi di Riccardo la morte Volete. Tom Sogni. ... Renato E non co' detti: Ma qui col fatto struggerò i sospetti. Io son vostro, compagno m'avrete Senza posa al medesimo intento: Arra il figlio vi do. L'uccidete Se vi manco. |
Renato Siam soli. - Udite. Ogni disegno vostro M'è noto. - Voi di Riccardo la morte Volete. Tom È un sogno! ... Renato E non co' detti: Ma qui col fatto struggerò i sospetti. Io son vostro, compagno m'avrete Senza posa a quest'opra di sangue: Arra il figlio vi do. L'uccidete Se vi manco. |
Atto III, scena ii (2) | |
Tom Ma tal mutamento È credibile appena. |
Samuel Ma tal mutamento È credibile appena. |
Atto III, scena ii | |
Renato, Samuel, Tom Dunque l'onta di tutti sol una, Uno il cor, la nostra ira sarà, Che tremenda, repente, digiuna Su quel capo esecrato cadrà! |
Renato, Samuel, Tom Dunque l'onta di tutti sol una, Uno il cor, la vendetta sarà, Che tremenda, repente, digiuna Su quel capo esecrato cadrà! |
Atto III, scena ii/iii | |
Renato Chetatevi, solo Qui la sorte decidere de'. Tom Ma chi vien?... [Scena III: Amelia e detti] Renato [incontrandola] Tu?... |
Renato Chetatevi, solo Qui la sorte decidere de'. [Entra Amelia] Renato E chi vien?... [incontrandola] Tu?... |
Atto III, scena iii | |
Amelia [fra sè] Non è dubbio: quest'ordine amaro Mi vuol parte ad un'opra di sangue. |
Amelia (Non è dubbio: il feroce decreto Mi vuol parte ad un'opra di sangue.) |
Atto III, scena iv | |
Oscar Di che fulgor, che musiche Esulteran le soglie, Ove di tante giovani Bellezze il fior s'accoglie, Di quante altrice palpita La genïal città! Renato [da solo] Là delle danze al sonito Ecco il codardo afferro... Ferma la punta vindice... E là dov'io l'atterro Spira dator d'infamie Senza trovar pietà. Samuel e Tom [fra loro] Una vendetta in domino È ciò che torna all'uopo. Nell'urto delle maschere Non fallirà lo scopo: E sarà un ballo funebre Fra pallide beltà. |
Oscar Ah! Di che fulgor, che musiche Esulteran le soglie, Ove di tante giovani Bellezze il fior s'accoglie, Di quante altrice palpita Questa gentil città! Renato [declamando sottovoce] Là fra le danze esanime La mente mia sel pinge... Ove del proprio sangue Il pavimento tinge. Spira dator d'infamie Senza trovar pietà. Samuel e Tom [fra loro] Una vendetta in domino È ciò che torna all'uopo. Fra l'urto delle maschere Non fallirà lo scopo: Sarà una danza funebre Con pallide beltà. |
Atto III, scena iv | |
Oscar Reina Delle danze sarete. |
Oscar Regina Della festa sarete. |
Atto III, scena viii | |
Oscar Il Conte è qui... Renato [trasalendo] Che!... dove? Oscar [voltandogli le spalle] Cercatelo da voi. Renato [con accento amichevole] Orsù - che dirmi almeno del suo costume puoi? |
Oscar Il Conte è qui... Renato [trasalendo] Che!... dove? Oscar L'ho detto... Renato Ebben!... qual è? Oscar Non vel dirò!... Renato Gran cosa! Oscar [volgendogli le spalle] Cercatelo da voi. Renato [con accento amichevole] Orsù! Oscar È per fargli il tiro che regalaste a me? Renato Via, calmati: almen dirmi del suo costume puoi?... |
Atto III, scena viii | |
Tutti Renato! - Morte... abominio Sul traditor! Riccardo No, no... lasciatelo. [a Renato] Tu m'odi ancor. [e tratto il dispaccio, e fatto cenno a lui di accostarsi] Ella è pura, in braccio a morte, Te lo giuro, il ciel m'ascolta: ... |
Amelia, Oscar, Coro Renato! Coro Ah! morte... infamia Sul traditor! L'acciaro lo laceri, l'acciaro Vendicator! Riccardo No, no... lasciatelo! [a Renato] Tu... [tratto il dispaccio, fa cenno a Renato di accostarsi] m'odi ancor. Ella è pura, in braccio a morte, Te lo giuro, Iddio m'ascolta: ... |
Atto III, scena viii | |
Amelia Esso muore! Oscar Qual anima passò! |
Amelia, Oscar, Renato, Samuel, Tom Ei muore! |
1. In the ensemble at the end of Act I (scene 12), the part sung by Samuel and Tom is not also assigned to their followers in the original edition of the vocal score. This is probably a typographical error, as the part is so distributed in the full score and in later editions of the vocal score.
2. This difference in part assignments, unlike the others, persisted in subsequent editions of the libretto.
© Richard S. Bogart 2001