Libretto

(ANTONIO SOMMA) / GIUSEPPE VERDI

Un ballo in maschera

Notes on the Libretto

This transcription of the published libretto is based primarily upon the original version published for the premiere in 1859. The descriptions at the heads of the separate tableaux are in the format of the published Ricordi libretto of 1896, which otherwise differs only slightly in orthography and punctuation from the original. The only textual changes between these two editions are noted below. Of the three noted differences, the second and third, altering the assignments of certain passages between Samuel and Tom to correspond to Verdi's setting, was already reflected in a libretto published for the Milan premiere in 1862. The first reflects an omission from both libretti of Ulrica's line: «S'inoltri, ch'io tutti allontano.»

The transcription of the text of the score is based on the original published piano-vocal score of 1860, plate numbers 31537-31564 (it was available as separate numbers, as was customary). It has been modified to preserve the lineation and capitalization of the published libretto. The vocal assignments in the dramatis personae are as given in that score, though they are a bit odd in describing the judge as a bass though his part is notated as a tenor, and in calling for a primo basso to be cast as Samuel while a basso comprimario suffices for the nearly identical role of Tom. Also, the final number (Scena finale of Act III has been assigned #28. The Scena e Duettino e Coro nel Finale III was evidently issued as a single item, bearing both numbers 27 (the duettino «T'amo, sì t'amo, e in lagrime») and 28 (the chorus «Ah morte, infamia»), but with no distinct break and continuous pagination; and the final number as issued separately bore number 29. In the table of contents of the complete vocal score, however, the Scena e Duettino e Coro is simply listed as #27 and the Scena finale is listed as #28!

In keeping with his wishes, and reflecting his displeasure at the changes demanded by the censors, the name of Antonio Somma, the librettist, does not appear in the published libretti nor in the original score.

Diffferences between the two libretto editions

18591896
Atto I, scena viii
Servo [sommessamente ad Ulrica, ma inteso da Riccardo]
Sentite: la mia
Signora, che aspetta lì fuore, vorria
Pregarvi, a quattr'occhi, d'arcano parer.

Riccardo
Me no...

Ulrica
Perchè possa rispondere a voi
È d'uopo che innanzi m'abbocchi a Satàno.
Uscite, e lasciate che io scruti nel ver.
Servo [sommessamente ad Ulrica, ma inteso da Riccardo]
Sentite: la mia
Signora, che aspetta lì fuore, vorria
Pregarvi, a quattr'occhi d'arcano parer.

Riccardo
Amelia!!

Ulrica
Onde possa rispondere a voi
È d'uopo che innanzi m'abbocchi a Satana;
Uscite, e lasciate ch'io scruti nel ver.
Atto II, scena v
Samuel [beffardo]
Il suo fido!

Tom
Men di voi
Fortunati fummo noi:
Chè il sorriso d'una bella
Stemmo indarno ad aspettar.

Samuel
Io per altro in volto almeno
Vo' a quest'Iside mirar.
[alcuni de' suoi rientrano con fiaccole accese]

Renato [colla mano sull'elsa]
Non un passo: se l'osate
Traggo il fero...

Tom
E v'infiammate?

Samuel
Non vi temo.

[la luna è in tutto il suo splendore]
Tom [beffardo]
Il suo fido!

Samuel
Men di voi
Fortunati fummo noi;
Chè il sorriso d'una bella
Stemmo indarno ad aspettar.

Tom
Io per altro in volto almeno
Vo' a quest'Iside mirar.
[alcuni de' suoi rientrano con fiaccole accese]

Renato [colla mano sull'elsa]
Non un passo: se l'osate
Traggo il fero...

Samuel
E v'infiammate?

Tom
Non vi temo.

[la luna è in tutto il suo splendore]
Atto III, scena ii
Renato
Che sia dato d'ucciderlo a me.

Tom
No, Renato: l'avito castello
A me tolse, e tal dritto a me spetta.

Samuel
Ed a me cui spegneva il fratello,
Cui decenne agonia di vendetta
Senza requie divora, qual parte
Assegnaste?
Renato
Che sia dato d'ucciderlo a me.

Samuel
No, Renato: l'avito castello
A me tolse, e tal dritto a me spetta.

Tom
Ed a me cui spegneva il fratello,
Cui decenne agonia di vendetta
Senza requie divora, qual parte
Assegnaste?

Diffferences between the score and the published libretto

Apart from the evidently accidental ommision of Ulrica's line from the libretto and the reassignments of Samuel's and Tom's lines mentioned above, the only signficant textual differences between the published libretto and the text of the vocal score are the following:

librettoscore
Atto I, scena ii
Renato
Se udir t'è grato i nomi...
Riccardo
Che monta? io li disprezzo.
Renato
Svelarli è mio dover.
Riccardo
Taci: nel sangue
Contaminarmi allor dovrei. Non fia,
Nol vo'. - De' miei lo zelo
Ognor mi guardi, e mi protegga il cielo.
Renato
Alla vita che t'arride
Di speranze e gloria piena,
Il destino s'incatena!
Nel tuo core il Genio palpita
Del tuo splendido avvenir!
Ma sarà dovunque, sempre
Chiuso il varco alle ferite,
Perchè scudo del tuo petto
È de' tuoi fidi l'affetto?
Dell'amor più desto è l'odio
Le sue vittime a colpir!
Renato
Se udir ti piace i nomi...
Riccardo
Che importa? Io li disprezzo.
Renato
Svelarli è mio dover.
Riccardo
Taci: nel sangue
Contaminarmi allor dovrei. Non fia,
Nol vo'. Del popol mio
L'amor mi guardi, e mi protegga Iddio.
Renato
Alla vita che t'arride
Di speranze e gaudio piena,
Il destino s'incatena!
Te perduto, ov'è la patria
Col suo splendido avvenir!
E sarà dovunque, sempre
Chiuso il varco alle ferite,
Perchè scudo del tuo petto
È del popolo l'affetto?
Dell'amor più desto è l'odio
Le sue vittime a colpir.
Atto I, scena iv
Giudice
S'appella
Ulrica - dell'abbietto
Sangue de' negri.
Oscar
Intorno a cui s'affollano
Tutte le stirpi. Del futuro l'alta
Divinatrice...
Giudice
Che nell'antro immondo
...
1º Giudice
S'appella
Ulrica - dell'immondo
Sangue de' negri.
Oscar
Intorno a cui s'affollano
Tutte le stirpi. Del futuro l'alta
Divinatrice...
Giudice
Che nell'antro abbietto
...
Atto I, scena iv
Oscar
Chi la fatidica
Sua gonna afferra,
O passi 'l mare,
Voli alla guerra,
Le sue vicende
Soavi, amare
Da questa apprende
Nel dubbio cor.
Ed è con l'Erebo
D'accordo ognor!
Oscar
Chi la profetica
Sua gonna afferra,
O passi 'l mare,
Voli alla guerra,
Le sue vicende
Soavi, amare
Da questa apprende
Nel dubbio cor.
È con Lucifero
D'accordo ognor!
Atto I, scena v





Coro
Scelga dunque ciascun la sua via
E risponda al festevole invito,
Perchè brilli d'un po' d'allegria
Questa vita che il cielo ne diè.
Riccardo
Ogni cura si doni al diletto,
E s'accorra al fatidico tetto:
Per un di si folleggi, si scherzi;
Mai la vita più cara non è.
Coro


Alfin brilli d'un po' di follia
Questa vita che il cielo ne diè.
Atto I, scena vi
Popolani
Zitto... l'incanto non dèssi turbare...
Par che Sàtana guizzi al focolare!
Coro di Donne e Fanciulli
Zitti... l'incanto non dèssi turbare...
Il dimonio tra breve halle a parlare!
Atto I, scena viii
Ulrica
Rallegrati: omai
I poveri giorni mutarsi vedrai.
Ulrica [osservando la mano]
Rallegrati omai:
In breve dell'oro e un grado t'avrai.
Atto I, scena viii
Servo [sommessamente ad Ulrica, ma inteso da Riccardo]
Sentite: la mia
Signora, che aspetta lì fuore, vorria
Pregarvi, a quattr'occhi, d'arcano parer.
Servo [sommessamente ad Ulrica]
Sentite: la mia
Signora, che aspetta là fuori, vorria
Pregarvi in segreto d'arcano parer.
Atto I, scena ix
Ulrica
Che v'agita così?
Amelia
Funesta, ascosa
Cura che amor destò...
Riccardo [da sè]
Quai detti!
Ulrica
Che v'agita così?
Amelia
Segreta, acerba
Cura che amor destò...
Riccardo [nascosto]
(Che ascolto!)
Atto I, scena ix
Amelia
Cieli! qual loco!
Amelia
Mio Dio! qual loco!
Atto I, scena ix
Voci [dal fondo]
Figlia d'averno, schiudi la chiostra,
[spinte alla porta]
E pigra meno vêr noi ti mostra.
Coro [dal fondo]
Figlia d'averno, schiudi la chiostra,

E tarda meno a noi ti mostra.
Atto I, scena ix
Coro
Su, profetessa, monta il treppiè;
Canta il presagio.
Coro
Su, profetessa, monta il treppiè;
Canta il futuro.
Atto I, scena x
Riccardo
Di' tu se fedele
Il flutto m'aspetta,
Se molle di lacrime
La donna diletta
Dicendomi addio
Tradì l'amor mio.
...
Sull'agile prora
Che m'agita in grembo,
Se scosso mi sveglio
Ai fischi del nembo,
Ripeto fra i tuoni
Le dolci canzoni.
Le dolci canzoni
Del tetto natio,
Che l'ore lamentano
Dell'ultimo addio,
E tutte ridanno
Le forze del cor.
Coro
Su, negra, risuoni
L'acceso scongiuro;
Spalanca la soglia
Che chiude il futuro -
Nell'anime nostre
Non cape terror.
Riccardo
Di' tu se fedele
Il flutto m'aspetta,
Se molle di pianto
La donna diletta
Dicendomi addio,
Tradì l'amor mio.
...
Sull'agile prora
Che m'agita in grembo,
Se scosso mi sveglio
Ai fischi del nembo,
Ripeto fra' tuoni
Le dolci canzoni.
Le dolci canzoni
Del tetto natio,
Che i baci ricordan
Dell'ultimo addio,
E tutte raccendon
Le forze del cor.
Su dunque, risuoni
La tua profezia,
Di' ciò che può sorger
Dal fato qual sia;
Riccardo, Coro
Nell'anime nostre
Non entra terror.
Atto I, scena x
Ulrica
Chi voi siate, l'insana parola
Può nel pianto prorompere un giorno,
Se chi forza l'arcano soggiorno
Va la colpa nel duolo a purgar,
Se chi sfida il suo fato insolente
Deve l'onta col fallo scontar.
Riccardo
Zitto, amici.
Ulrica
Chi voi siate, l'audace parola
Può nel pianto prorompere un giorno,
Se chi sforza l'arcano soggiorno
Va la colpa nel duolo a lavar,
Se chi sfida il suo fato insolente
Deve l'onta nel fato scontar.
Riccardo
Orsù, amici.
Atto I, scena x
Riccardo [guardando intorno]
È scherzo od è follia
Che da quel labbro uscia
Ma come fa da ridere
La lor credulità!
Ulrica [passando fra Tom e Samuel]
Eh voi, signori, a queste
Paròle mie funeste,
Voi non osate ridere,
Ben altro in cor vi sta.
Oscar e Coro
E sarà dunque spento
In breve a tradimento?
Al sol pensarci l'anima
Abbrividendo va.
Riccardo [guardando intorno]
È scherzo od è follia
Siffatta profezia,
Ma come fa da ridere
La lor credulità!
Ulrica [passando innanzi a Samuel e Tom]
Eh voi, signori, a queste
Paròle mie funeste,
Voi non osate ridere,
Che dunque in cor vi sta?
Oscar e Coro
E tal fia dunque il fato?
Ch'ei cada assassinato?
Al sol pensarci l'anima
Abbrividendo va.
Atto I, scena xii
Silvano
È lui, ratti movete, è lui:
Il vostro amico e padre.
Si prostri ognuno: amor, dovere il chiede,
E l'inno suoni della nostra fede.
...
Oscar
Invidïato alloro,
Che vince ogni tesoro,
Alla tua chioma intrecciano
Riconoscenza e fè.
Renato
Ma la sventura è cosa
Pur ne' trionfi ascosa,
Dove il destino ipocrita
Veli una rea mercè.
Samuel, Tom e Seguaci
Vieta ogni moto ostile
Qui la ciurmaglia vile,
Che sta lambendo l'idolo,
E che non sa il perchè.
Silvano
È lui, ratti movete, è lui:
Il nostro amico e padre.
Tutti con me chinatevi al suo piede
E l'inno suoni della nostra fè.
...
Oscar
Il più superbo alloro,
Che vince ogni tesoro,
Alla tua chioma intrecciano
Riconoscenza e fè.
Renato
Ma la sventura è cosa
Pur ne' trionfi ascosa,
Là dove il fato ipocrita
Veli una rea mercè.
Samuel, Tom e Aderenti (1)
Chiude al ferir la via
Questa servil genia,
Che sta lambendo l'idolo,
E che non sa il perchè.
Atto II, scena i
Amelia
Mezzanotte! - e che veggio? uno spettro
Di sotterra si leva... e sospira!
Ha negli occhi il baleno dell' ira
E m'affisa e terribile sta!
[cadendo sulle ginocchia]
Deh! mi reggi, m'aïta, o Signor,
Risolleva il mio povero cor!
Amelia
Mezzanotte! - e che veggio? una testa
Di sotterra si leva... e sospira!
Ha negli occhi il baleno dell' ira
E m'affisa e terribile sta!
[cade in ginocchio]
Deh! mi reggi, m'aita, o Signor,
Miserere d'un povero cor!
Atto II, scena ii
Riccardo
Io lasciarti? no, giammai:
Nol poss'io; chè m'arde in petto
Sovruman di te l'affetto.
Amelia
Conte, abbiatemi pietà.
Riccardo
Così parli? a chi t'adora
Pietà chiedi, e tremi ancora?
Questo core innamorato
L'onor tuo rispetterà.
Riccardo
Io lasciarti? No, giammai:
Nol poss'io; chè m'arde in petto
Immortal di te l'affetto.
Amelia
Conte, abbiatemi pietà.
Riccardo
Così parli a chi t'adora?
Pietà chiedi e tremi ancora?
Il tuo nome intemerato
L'onor tuo sempre sarà.
Atto II, scena ii
Amelia
Ahimè!
Riccardo
Taci...
Amelia
S'appressa
Alcun...
Riccardo
Chi giunge in questo
Albergo della morte?...
[fatti pochi passi]
Renato!
Amelia [in ascolto]
Ahimè! s'appressa
Alcun.
Riccardo
Chi giunge in questo
Soggiorno della morte?
[fatti pochi passi]
Ah! non m'inganno...
[si vede Renato]
Renato!
Atto II, scena iii
Amelia [tra sè]
Per esso quest'alma sol trepida e geme,
Salvarlo, non altro desiro la preme,
E paga di tanto, se dato le fia,
Se stessa del fato ne' fremiti oblia.
Amelia
(Salvarlo a quest'alma se dato sarà,
Del fiero suo fato più tema non ha.)
Atto II, scena iii
Riccardo [tra sè]
Traditor, sciagurati son essi,
Che minacciano il vivere mio?
...
Riccardo
(Traditor, congiurati son essi,
Che minacciano il vivere mio?
...)
Atto II, scena v
Coro [dall'alto]
Si discenda, si trafigga,
Giù scoccata è l'ultim'ora.
Il saluto dell'aurora
Sull'esanime cadrà.
Samuel, Tom, Coro
Avventiamoci su lui,
Chè scoccata è l'ultim'ora,
Il saluto dell'aurora
Pel cadavere sarà.
Atto II, scena v
Tom
E v'infiammate?
Samuel
Non vi temo.
Samuel
Minacciate?
Tom
Non vi temo.
Atto II, scena v
Coro
Ve' la tragedia mutò in commedia
Piacevolissima - ah! ah! ah! ah!
E che baccano sul caso strano
Andrà dimane per la città!
Renato
Così mi paga, se l'ho salvato!
Ei m'ha la donna contaminato!
Tal marchio fitto mi volle in fronte,
Macero il core per sempre m'ha!
Samuel, Tom, Coro
Ve' la tragedia mutò in commedia
Ah! ah! ah! ah! ah! ah!
E che baccano sul caso strano
E che commenti per la città!
Renato
Così mi paga, se l'ho salvato!
Ei m'ha la donna contaminato!
Per lui non posso levar la fronte,
Sbranato il core per sempre m'ha!
Atto II, scena v
Renato[poi riscuotendosi, e come chi ha preso un grave partito, s'accosta a Samuel e Tom]
Converreste al tetto mio
Sul mattino di domani?
Samuel, Tom
Per subir dell'onta il fio?
Renato
No - ben altro in cor mi sta.
Samuel, Tom
Che ti punge?
Renato [si avvicina a Samuel e Tom e risolutamente dice loro]
Converreste a casa mia
Sul mattino di domani?
Samuel
Forse ammenda aver chiedete?
Renato
No: ben altro in cor mi sta.
Samuel e Tom
Che vi punge?
Atto III, scena i
Renato [deposta la spada e chiusa la porta]
A tal colpa è nulla il pianto,
Non la terge e non la scusa.
Altro sol non rivedrai,
Rea ti festi: e qui morrai.
Amelia
Ma se reo, se reo soltanto
È l'indizio che m'accusa?...
Renato
Taci, o perfida.
Amelia
Gran Dio!
Renato
Chiedi a lui misericordia.
Amelia
E ti basta un sol sospetto?
E vuoi dunque il sangue mio?
E m'infami, e più non senti
Nè giustizia, nè pietà?
Renato
Hai finito!
Amelia
Se l'amai
Un istante infelicissima,
Il tuo nome non macchiai.
Sallo Iddio, che nel mio petto
Mai non arse indegno affetto.
Renato [ripigliando la spada]
Hai finito! è tardi omai...
Rea ti festi... e qui morrai.
Renato [deposta la spada e chiusa la porta]
A tal colpa è nulla il pianto,
Non la terge e non la scusa.
Ogni prece è vana omai;
Sangue vuolsi, e tu morraì.
Amelia
Ma se reo, se reo soltanto
È l'indizio che m'accusa?...
Renato
Taci, adultera.
Amelia
Gran Dio!
Renato
Chiedi a Lui misericordia.
Amelia
E ti basta un sol sospetto?
E vuoi dunque il sangue mio?
E m'infami, e più non senti
Nè giustizia, nè pietà?
Renato
Hai finito!
Amelia

Un istante, è ver, l'amai,
Ma il tuo nome non macchiai.
Sallo Iddio, che nel mio petto
Mai non arse indegno affetto.
Renato [ripigliando la spada]
Hai finito! tardi è omai...
Sangue vuolsi, e tu morrai.
Atto III, scena i
Renato
Non è su lei, nel suo
Fragile petto che colpir degg'io.
Altro, ben altro sangue a terger dèssi
L'offesa!... [fissando il ritratto] Il sangue tuo!
- Nè tarderà il mio ferro
Tutto a versarlo dal tuo falso core:
Delle lacrime mio vendicatore!

E sei tu che macchiavi quell'anima,
La delizia dell'anima mia...
Che m'affidi e d'un tratto esecrabile
L'universo avveleni per me!
Traditor! che in tal guisa rimuneri
Dell'amico tuo primo la fè!
O dolcezze perdute! O memorie
D'un amplesso che mai non s'oblia!...
Quando Amelia sì bella, sì candida
Sul mio seno brillava d'amor!...
È finita - non siede che l'odio,
E la morte sul vedovo cor!
Renato
Non è su lei, nel suo
Fragile petto che colpir degg'io.
Altro, ben altro sangue a terger dèssi
L'offesa!... [fissando il ritratto del Conte] il sangue tuo!
E lo trarrà il pugnale
Dallo sleal tuo core:
Delle lacrime mio vendicatore!

Eri tu che macchiavi quell'anima,
La delizia dell'anima mia...
Che m'affidi e d'un tratto esecrabile
L'universo avveleni per me!
Traditor! che compensi in tal guisa
Dell'amico tuo primo la fè!
O dolcezze perdute! O memorie
D'un amplesso che l'essere india!...
Quando Amelia sì bella, sì candida
Sul mio seno brillava d'amor!...
È finita: non siede che l'odio
E la morte nel vedovo cor!
O dolcezze perdute! o speranze d'amor!
Atto III, scena ii
Renato
Siam soli. - Udite. Ogni disegno vostro
M'è noto. - Voi di Riccardo la morte
Volete.
Tom
Sogni.
...
Renato
E non co' detti:
Ma qui col fatto struggerò i sospetti.
Io son vostro, compagno m'avrete
Senza posa al medesimo intento:
Arra il figlio vi do. L'uccidete
Se vi manco.
Renato
Siam soli. - Udite. Ogni disegno vostro
M'è noto. - Voi di Riccardo la morte
Volete.
Tom
È un sogno!
...
Renato
E non co' detti:
Ma qui col fatto struggerò i sospetti.
Io son vostro, compagno m'avrete
Senza posa a quest'opra di sangue:
Arra il figlio vi do. L'uccidete
Se vi manco.
Atto III, scena ii (2)
Tom
Ma tal mutamento
È credibile appena.
Samuel
Ma tal mutamento
È credibile appena.
Atto III, scena ii
Renato, Samuel, Tom
Dunque l'onta di tutti sol una,
Uno il cor, la nostra ira sarà,
Che tremenda, repente, digiuna
Su quel capo esecrato cadrà!
Renato, Samuel, Tom
Dunque l'onta di tutti sol una,
Uno il cor, la vendetta sarà,
Che tremenda, repente, digiuna
Su quel capo esecrato cadrà!
Atto III, scena ii/iii
Renato
Chetatevi, solo
Qui la sorte decidere de'.
Tom
Ma chi vien?... [Scena III: Amelia e detti]
Renato [incontrandola]
Tu?...
Renato
Chetatevi, solo
Qui la sorte decidere de'.
[Entra Amelia]
Renato
E chi vien?...
[incontrandola] Tu?...
Atto III, scena iii
Amelia [fra sè]
Non è dubbio: quest'ordine amaro
Mi vuol parte ad un'opra di sangue.
Amelia
(Non è dubbio: il feroce decreto
Mi vuol parte ad un'opra di sangue.)
Atto III, scena iv
Oscar
Di che fulgor, che musiche
Esulteran le soglie,
Ove di tante giovani
Bellezze il fior s'accoglie,
Di quante altrice palpita
La genïal città!
Renato [da solo]
Là delle danze al sonito
Ecco il codardo afferro...
Ferma la punta vindice...
E là dov'io l'atterro
Spira dator d'infamie
Senza trovar pietà.
Samuel e Tom [fra loro]
Una vendetta in domino
È ciò che torna all'uopo.
Nell'urto delle maschere
Non fallirà lo scopo:
E sarà un ballo funebre
Fra pallide beltà.
Oscar
Ah! Di che fulgor, che musiche
Esulteran le soglie,
Ove di tante giovani
Bellezze il fior s'accoglie,
Di quante altrice palpita
Questa gentil città!
Renato [declamando sottovoce]
Là fra le danze esanime
La mente mia sel pinge...
Ove del proprio sangue
Il pavimento tinge.
Spira dator d'infamie
Senza trovar pietà.
Samuel e Tom [fra loro]
Una vendetta in domino
È ciò che torna all'uopo.
Fra l'urto delle maschere
Non fallirà lo scopo:
Sarà una danza funebre
Con pallide beltà.
Atto III, scena iv
Oscar
Reina
Delle danze sarete.
Oscar
Regina
Della festa sarete.
Atto III, scena viii
Oscar
Il Conte è qui...
Renato [trasalendo]
Che!... dove?








Oscar [voltandogli le spalle]
Cercatelo da voi.




Renato [con accento amichevole]
Orsù - che dirmi almeno del suo costume puoi?
Oscar
Il Conte è qui...
Renato [trasalendo]
Che!... dove?
Oscar
L'ho detto...
Renato
Ebben!... qual è?
Oscar
Non vel dirò!...
Renato
Gran cosa!
Oscar [volgendogli le spalle]
Cercatelo da voi.
Renato [con accento amichevole]
Orsù!
Oscar
È per fargli il tiro che regalaste a me?
Renato
Via, calmati: almen dirmi del suo costume puoi?...
Atto III, scena viii
Tutti
Renato!

- Morte... abominio
Sul traditor!


Riccardo
No, no... lasciatelo.
[a Renato] Tu m'odi ancor.
[e tratto il dispaccio, e fatto cenno a lui di accostarsi]

Ella è pura, in braccio a morte,
Te lo giuro, il ciel m'ascolta:
...
Amelia, Oscar, Coro
Renato!
Coro
Ah! morte... infamia
Sul traditor!
L'acciaro lo laceri, l'acciaro
Vendicator!
Riccardo
No, no... lasciatelo!
[a Renato] Tu...
[tratto il dispaccio, fa cenno a Renato di accostarsi]
m'odi ancor.
Ella è pura, in braccio a morte,
Te lo giuro, Iddio m'ascolta:
...
Atto III, scena viii
Amelia
Esso muore!
Oscar
Qual anima passò!
Amelia, Oscar, Renato, Samuel, Tom
Ei muore!

1. In the ensemble at the end of Act I (scene 12), the part sung by Samuel and Tom is not also assigned to their followers in the original edition of the vocal score. This is probably a typographical error, as the part is so distributed in the full score and in later editions of the vocal score.

2. This difference in part assignments, unlike the others, persisted in subsequent editions of the libretto.



© Richard S. Bogart 2001


Main pages: [ Libretto | Opera | Composer | OperaGlass]

8 Dec 2003