Collina presso Nagasaki.
Casa giapponese, terrazzo e giardino. In fondo, al basso, la rada, il porto, la città di Nagasaki.
SI ALZA IL SIPARIO
[Dalla camera in fondo alla casetta, Goro con molti inchini introduce
Pinkerton, al quale con grande prosopopea, ma sempre ossequente, fa ammirare
in dettaglio la piccola casa. Goro fa scorrere una parete nel fondo, e ne
spiega lo scopo a Pinkerton]
[si avanzano un poco sul terrazzo]
Pinkerton [sorpreso per quanto ha visto dice a Goro:]
E soffitto... e pareti...
Goro [godendo delle sorprese di Pinkerton]
Vanno e vengono a prova
a norma che vi giova
nello stesso locale
alternar nuovi aspetti ai consueti.
Pinkerton [cercando intorno]
Il nido nuzïal
dov'è?
Goro [accenna a due locali]
Qui, o là... secondo...
Pinkerton
Anch'esso a doppio fondo!
La sala?
Goro [mostra la terrazza]
Ecco!
Pinkerton [stupito]
All'aperto?...
Goro [fa scorrere la parete verso la terrazza]
Un fianco scorre...
Pinkerton [mentre Goro fa scorrere le pareti]
Capisco!... capisco!... Un altro...
Goro
Scivola!
Pinkerton
E la dimora frivola...
Goro [protestando]
Salda come una torre
da terra, fino al tetto.
[invita Pinkerton a scendere nel giardino]
Pinkerton
È una casa a soffietto.
[Goro batte tre volte le mani palma a palma]
[Entrano due uomini ed una donna che umilmente e lenti si genuflettono
sulla terrazza innanzi a Pinkerton]
Goro [con voce un po' nasale, accennando]
Questa è la cameriera
che della vostra sposa
[lezioso] fu già serva amorosa.
Il cuoco... il servitor. Son confusi
del grande onore.
Pinkerton [impaziente]
I nomi?
Goro [indicando Suzuki]
Miss Nuvola leggera.
[indicando un servo] Raggio di sol nascente.
[indicando l'altro servo] Esala aromi.
Suzuki [sempre in ginocchio, ma fatta ardita rialza la
testa]
Sorride Vostro Onore?
Il riso è frutto e fiore.
Disse il savio Ocunama:
dei crucci la trama
smaglia il sorriso.
[scende nel giardino, seguendo Pinkerton che si allontana sorridendo]
Schiude alla perla il guscio,
apre all'uomo l'uscio
del Paradiso.
Profumo degli Dei...
Fontana della vita...
Disse il savio Ocunama:
dei crucci la trama
smaglia il sorriso.
[Pinkerton è distratto e seccato]
Goro [accorgendosi che Pinkerton comincia ad essere infastidito
dalla loquela di Suzuki, batte tre volte le mani]
[i tre si alzano e fuggono rapidamente rientrando in casa]
Pinkerton
A chiacchiere costei
mi par cosmopolita.
[a Goro che è andato verso il fondo ad osservare]
Che guardi?
Goro
Se non giunge ancor la sposa.
Pinkerton
Tutto è pronto?
Goro
Ogni cosa.
[ringrazia con profondo inchino]
Pinkerton
Gran perla di sensale!
Goro
Qui verran: l'Ufficiale
del registro, i parenti, il vostro Console,
la fidanzata. Qui si firma l'atto
e il matrimonio è fatto.
Pinkerton
E son molti i parenti?
Goro
La suocera, la nonna, lo zio Bonzo
(che non ci degnerà di sua presenza)
e cugini, e le cugine...
Mettiam fra gli ascendenti...
ed i collaterali, un due dozzine.
Quanto alla discendenza...
provvederanno assai
[con malizia ossequente]
Vostra Grazia e la bella Butterfly.
Pinkerton
Gran perla di sensale!
[Goro ringrazia con un profondo inchino]
Sharpless [dall'interno, un po' lontano]
E suda e arrampica!
sbuffa, inciampica!
Goro [ch'è accorso al fondo, annuncia a Pinkertons]
Il Consol sale.
[si prosterna innanzi al Console]
Sharpless [entra sfuffando]
Ah!... quei ciottoli
mi hanno sfiaccato!
Pinkerton [va incontro al Console: i due si stringono la
mano]
Bene arrivato.
Goro [al Console]
Bene arrivato.
Sharpless
Ouff!
Pinkerton
Presto Goro
qualche ristoro.
[Goro entra in casa frettoloso]
Sharpless [sbuffando e guardando intorno]
Alto.
Pinkerton [indicando il panorama]
Ma bello!
Sharpless [contemplando la città ed il mare
sottoposti]
Nagasaki, il mare,
il porto...
Pinkerton [accenna alla casa]
e una casetta
che obbedisce a bacchetta.
[Goro viene frettoloso dalla casa, seguito dai due servi:
portano bicchieri e bottiglie che depongono sulla terrazza;
i due servi rientrano in casa e Goro si dà a preparare le bevande]
Sharpless
Vostra?
Pinkerton
La comperai
per novecentonovantanove anni,
con facoltà, ogni mese,
di rescindere i patti.
Sono in questo paese
elastici del par, case e contratti.
Sharpless
E l'uomo esperto ne profitta.
Pinkerton
Certo.
[Pinkerton e Sharpless si siedono sulla terrazza dove Goro ha peparato
le bevande]
Pinkerton [con franchezza]
Dovunque al mondo lo Yankee vagabondo
si gode e traffica
sprezzando rischi.
Affonda l'áncora alla ventura...
[s'interrompe per offrire da bere a Sharpless]
Milk-Punch, o Wisky?
[riprendendo]
Affonda l'áncora alla ventura
finchè una raffica
scompigli nave e ormeggi, alberatura.
La vita ei non appaga
se non fa suo tesor
i fiori d'ogni plaga,...
Sharpless
È un facile vangelo...
Pinkerton [continuando]
d'ogni bella gli amor.
Sharpless
è un facile vangelo
che fa la vita vaga
ma che intristisce il cor.
Pinkerton
Vinto si tuffa, la sorte racciuffa.
Il suo talento
fa in ogni dove.
Così mi sposo all'uso giapponese
per novecento
novantanove
anni. Salvo a prosciogliermi ogni mese.
Sharpless
È un facile vangelo.
Pinkerton [si alza, toccando il bicchiere con Sharpless]
``America for ever!''
Sharpless
``America for ever!''
[Pinkerton e Sharpless si siedono ancora sulla terrazza]
Sharpless
Ed è bella
la sposa?
[Goro che ha udito, si affaccia al terrazzo pauroso ed insinuante]
Goro
Una ghirlanda
di fiori freschi. Una stella
dai raggi d'oro.
E per nulla: sol cento
yen.
[al Console]
Se Vostra Grazia mi comanda
ce n'ho un assortimento.
[Il Console ridendo, ringrazia e si alza pure]
Pinkerton [con viva impazienza, allontandosi]
Va, conducila Goro.
[Goro corre in fondo e scompare discendendo il colle]
Sharpless
Quale smania vi prende!
Sareste addirittura
cotto?
Pinkerton
Non so!... non so! Dipende
[impaziente si alza e Sharpless anch'esso]
dal grado di cottura!
Amore o grillo,
dir non saprei. Certo costei
m'ha coll'ingenue arti invescato.
Lieve qual tenue vetro soffiato
alla statura, al portamento
sembra figura da paravento.
Ma dal suo lucido fondo di lacca
come con subito moto si stacca,
qual farfalletta svolazza e posa
con tal grazietta silenzïosa,
che di rincorrerla furor m'assale
se pure infrangerne dovessi l'ale.
Sharpless [seriamente e bonario]
Ier l'altro, il Consolato
sen' venne a visitar!
Io non la vidi, ma l'udii parlar.
Di sua voce il mistero
l'anima mi colpì.
Certo quando è sincer
l'amor parla così.
Sarebbe gran peccato
le lievi ali strappar
e desolar forse un credulo cuor.
Pinkerton
Console mio garbato,
quetatevi! Si sa,
Sharpless
Sarebbe gran peccato...
Pinkerton
la vostra età è di flebile umor.
/ Non c'è gran male
| s'io vo' quell'ale
| drizzare ai dolci voli dell'amor!
| Sharpless
| Quella divina
| mite vocina
\ non dovrebbe dar note di dolor!
Pinkerton [offre di nuovo da bere]
Wisky?
Sharpless
Un'altro bicchiere.
[Pinkerton mesce del Wisky a Sharpless e colma anche il proprio
bicchiere]
Sharpless [leva il calice]
Bevo alla vostra famiglia lontana.
Pinkerton [leva esso pure il bicchiere]
E al giorno in cui mi sposerò con vere
nozze a una vera sposa... americana.
[riappare Goro correndo affannato dal basso della collina]
/ Goro
| Ecco! Son giunte al sommo del pendìo.
| [accenna verso il sentiero]
| Già del femmmineo sciame
| qual di vento in fogliame
| s'ode il brusìo.
| Le Amiche di Butterfly (SA) [interno, lontano]
\ Ah! ah! ah!
[Pinkerton e Sharpless si recano in fondo al giardino osservando verso il sentiero della collina]
Le Amiche (SA)
Ah! ah! ah! ah!
ah! Quanto cielo! quanto mar!
[sempre interno] Quanto cielo! quanto mar!
Butterfly [interno]
Ancora un passo or via.
Le Amiche (SA)
Come sei tarda!
Butterfly
Aspetta.
Le Amiche (SA)
Ecco la vetta.
Guarda, guarda quanti fior!
Butterfly [serenamente]
Spira sul mare e sulla
terra
Le Amiche (SA)
Quanto cielo! quanto mar!
/ Butterfly
| un primaveril soffio giocondo.
| Sharpless
\ O allegro cinguettar di gioventù!
/ Butterfly
| Io sono la fanciulla
| più lieta del Giappone, anzi del mondo.
| Amiche, io son venuta
| al richiamo d'amor
| d'amor venni alle soglie
| Le Amiche (SA)
| Quanti fior! quanto mar!
| Quanto cielo! quanti fior!
| Gioia a te, gioia a te sia
\ dolce amica,
/ Butterfly
| ove s'accoglie
| il bene di chi vive e di chi muor.
| Le Amiche (S)
| ma pria
| di varcar la soglia che t'attira
| volgiti e mira,
| Le Amiche (AA)
| volgiti e mira
\ le cose che ti son care,
Le Amiche (SAA)
mira quanto cielo, quanti fiori, quanto mar!
[si comincia a scorgere le Geishas che montano il sentiero]
/ Butterfly
| Amiche, io son venuta
| al richiamo d'amor,
| al richiamo d'amor,
\ son venuta al richiamo d'amor!
/ Le Amiche (S)
| Gioia a te, gioia a te sia
| dolce amica, ma pria
| di varcar la soglia
| volgiti indietro e mira
| le cose tutte che ti son sì care!
| Le Amiche (AA)
| Gioia a te, gioia a te sia
| dolce amica, ma pria
| di varcar la soglia
\ volgiti indietro, dolce amica, e mira!
[appaiono in scena - hanno tutte grandi ombrelli aperti, a vivi colori]
Butterfly [alle amiche]
Siam giunte.
[vede il gruppo dei tre uomini e riconosce Pinkerton. Chiude subito
l'ombrello e pronta lo addita alle amiche]
F. B. Pinkerton. Giù.
[si genuflette]
Le Amiche (SA) [chiudono gli ombrelli e si
genuflettono]
Giù.
[tutte si alzano e si avvicinano a Pinkerton cerimoniosamente]
Butterfly [fa una riverenza]
Gran ventura.
Le Amiche (S) [facendo una riverenza]
Riverenza.
Pinkerton [sorridendo]
È un po' dura
la scalata?
Butterfly [compassata]
A una sposa
costumata
più penosa
è l'impazienza...
Pinkerton [gentilmente, ma un po' derisorio]
Molto raro
complimento!
Butterfly [con ingenuità]
Dei più belli
ancor ne so.
Pinkerton [rincalzando]
Dei gioielli!
Butterfly [volendo sfoggiare il suo repertorio di complimenti]
Se vi è caro
sul momento...
Pinkerton
Grazie... no.
Sharpless [ha osservato prima curiosamente il gruppo delle
fanciulle, poi si è avvicinato a Butterfly, che lo ascolta con
attenzione]
Miss Butterfly Bel nome, vi sta a meraviglia.
Siete di Nagasaki?
Butterfly
Signor sì. Di famiglia
assai prospera un tempo.
[alle amiche] Verità?
Le Amiche (S) [approvando premurose]
Verità!
Butterfly [con naturalezza]
Nessuno si confessa mai nato in povertà,
non c'è vagabondo che a sentirlo non sia
di gran prosapia. Eppur
conobbi la ricchezza. Ma il turbine rovescia
le quercie più robuste... e abbiam fatto la ghescia
per sostentarci.
[alle amiche] Vero?
Le Amiche (S) [confermano]
Vero!
Butterfly
Non lo nascondo,
nè m'adonto.
[vedendo che Sharpless sorride]
Ridete? Perché?... Cose del mondo.
Pinkerton [ha ascoltato con interesse, e si rivolge a
Sharpless]
(Con quel fare di bambola quando parla m'infiamma...)
Sharpless [anch'esso interessato dalle chiacchiere di Butterfly,
continua a interrogarla]
E ci avete sorelle?
Butterfly
Non signore. Ho la mamma.
Goro [con importanza]
Una nobile dama.
Butterfly
Ma senza farle torto
povera molto anch'essa.
Sharpless
E vostro padre?
Butterfly [si arresta sorpresa - poi secco secco risponde:]
Morto.
Le amiche chinano la testa. Goro è imbarazzato. Tutte si sventolano nervosamente coi ventagli.
Sharpless [ritornando presso Butterfly]
Quant' anni avete?
Butterfly [con civetteria quasi infantile]
Indovinate.
Sharpless
Dieci.
Butterfly
Crescete.
Sharpless
Venti.
Butterfly
Calate.
Quindici netti, netti;
[con malizia]
sono vecchia diggià.
Sharpless
Quindici anni!
Pinkerton
Quindici anni!
Sharpless
L'età
dei giuochi...
Pinkerton
e dei confetti.
Goro [che ha veduto arrivare dal fondo altre persone e le ha
riconosciute, annuncia con importanza]
L'Imperial Commissario, l'Ufficiale
del registro, i congiunti.
Pinkerton [a Goro]
Fate presto.
[Goro corre in casa]
Dal sentiero in fondo si vedono salire e sfilare i parenti di Butterfly: questa va loro incontro insieme alle amiche: grandi saluti, riverenze: i parenti osservano curiosamente i due americani. Pinkerton ha preso sottobraccio Sharpless e, condottolo da un lato, gli fa osservare, ridendo, il bizzarro gruppo dei parenti; il Commissario Imperiale e l'Ufficiale del registro salutano Pinkerton ed entrano in casa, ricevuti da Goro.
Pinkerton
Che burletta la sfilata
della nova parentela,
tolta in prestito, a mesata,
Parenti ed Amiche (4 sole) (S) [a Butterfly]
Dov'è?
Parenti ed Amici (4 soli) (TT) [a Butterfly]
Dov'è?
Butterfly, Parenti ed Amiche (4 altre) (AA)
[indicando Pinkerton]
Eccolo là!
/ Una Cugina
| Bello non è.
| Parenti ed Amici (4 soli) (TT)
| Bello non è.
| in verità,
| Bello non è.
| Pinkerton [osservando il gruppo delle donne]
| Certo dietro a quella vela
| di ventaglio pavonazzo,
| la mia suocera si cela.
| Butterfly [offesa]
| Bello è così che non si può...
| sognar di più.
| Parenti ed Amiche (4 sole) (SS)
| Mi pare un re!
| (2 sole)
| Vale un Perù.
| Parenti ed Amiche (4 altre) (AA)
| Vale un Perù.
| (2 altre)
| Mi pare un re!
| La Madre [con grande ammirazione]
\ Mi pare un re!
/ La Cugina [a Butterfly]
| Goro l'offrì
| pur anco a me.
| Butterfly [sdegnosa alla cugina]
| Si,.. giusto tu!
| Pinkerton [indicando Yakusidé]
\ E quel coso da strapazzo
è lo zio briaco e pazzo.
Parenti, Amici ed Amiche (3 sole & 3 soli) (ST)
[alla cugina]
Ecco, perché
prescelta fu,
vuol far con te
/ la soprappiù
| Parenti ed Amiche (3 altre) (AT)
| La sua beltà
| già disfiorì.
| Parenti ed Amiche (3 altri) (T) [commiserando
Butterfly]
| La sua beltà
\ già disfiorì.
Parenti, Amici ed Amiche (3 sole & 3 soli) (ST)
Divorzierà.
Cugina, Parenti ed Amiche (3 altre) (A)
Spero di sì.
Parenti ed Amici (3 soli & 3 altri) (T)
Spero di sì.
Parenti ed Amiche (3 sole & 3 altre) (SA)
La sua beltà
già disfiorì.
Goro [esce della casa e indispettito dal garrulo cicalio, va
dall'uno all'altro raccomandando di parlare sottovoce]
Per carità
tacete un po'.
Lo Zio Yakusidé [addocchiando i servi che cominciano
a portare vini e liquori]
Vino ce n'è?
La Madre, la Zia [sbirciando, cercando di non farsi
scorgere]
Guardiamo un po'.
/ Parenti ed Amiche (4 scelti) (S) [con soddisfazione,
a Yakusidé]
| Ne vidi già
| color di thè,
| color di thè
| e chermisì!
| Parenti ed Amiche (4 altri) (AA) [guardando
compassionevolmente Butterfly]
| La sua beltà
| già disfiorì,
| già disfiorì.
\ Divorzierà.
La Madre, la Zia, Parenti ed Amiche (tutti) (SSA)
[falsetto]
Ah! hu!
Parenti ed Amici (T) [nasale]
Ah! hu!
La Madre, la Zia, Parenti ed Amiche (SA)
ah! hu!
/ La Madre
| Mi pare un re!
| in verità bello è così
| che non si può sognar di più.
| Mi pare un re!
| Bello è così che non si può
| sognar di più, sognar di più.
| Mi pare un re! Vale un Perù.
| Mi pare un re!
| La Cugina [a Butterfly]
| Goro l'offrì pur anco a me, ma s'ebbe un no!
| Bello non è in verità!
| Goro l'offrì pur anco a me, ma s'ebbe un no.
| In verità bello non è, in verità.
| Divorzierà. Spero di sì. Divorzierà!
| Parenti ed Amiche (S)
| Bello non è, in verità, bello non è!
| bello non è, in verità!
| Goro l'offrì pur anco a me, ma s'ebbe un no.
| In verità bello non è, in verità.
| Divorzierà. Spero di sì. Divorzierà!
| Parenti ed Amiche (A)
| Bello è così che non si può sognar di più!
| Mi pare un re! Vale un Perù!
| In verità è così bel che pare un re,
| in verità mi par un re, in verità.
| Divorzierà. Spero di sì. Divorzierà!
| Zio Yakusidé
| Vino ce n'è? Guardiamo un po', guardiamo un po'.
| Ne vidi già color di thè, e chermisi, color di thè.
| Vino ce n'è? Vediamo un po'!
| Parenti ed Amici (T)
| Bello non è, in verità, bello non è.
| Goro l'offrì pur anco a te,
| ma s'ebbe un no! ma s'ebbe un no!
| La sua beltà già disfiorì, già
disfiorì.
| Divorzierà. Spero di sì. Divorzierà!
| La Zia
| Vale un Perù.
| In verità bello è così
| che non si può sognar di più.
| Mi pare un re!
| Bello è così che non si può
| sognar di più, sognar di più.
| Mi pare un re! Vale un Perù.
| Mi pare un re!
| Butterfly [alla cugina]
\ Sì... giusto tu!
Goro [interviene di nuovo per far cessare il baccano]
Per carità
tacete un po'...
[poi coi gesti fa cenno di tacere]
Sch! sch! sch!
Sharpless [a Pinkerton a parte]
O amico fortunato!
[ai cenni di Goro parenti e invitati si riuniscono in crocchio, sempre però agitandosi e chiacchierando]
/ Parenti ed Amiche e la Cugina (S)
| Ei l'offrì pur anco a me!
| Parenti ed Amiche e la Madre (A)
| Egli è bel, mi pare un re!
| Pinkerton
| Sì, è vero, è un fiore, un fiore!
| Sharpless
\ O fortunato Pinkerton,
[intanto Goro avrà fatto portare dai servi alcuni tavolini sui
quali dispongonsi varie confetture, pasticcietti, liquori, vini e
servizi da thè]
/ Parenti ed Amiche e la Cugina (S)
| Ei l'offrì pur anco a me!
| Parenti ed Amiche e la Madre (A)
| Egli è bel, mi par un re!
| Pinkerton
| L'esotico suo odore
| Sharpless
\ che in sorte v'è toccato
/ Parenti ed Amiche e la Cugina (S)
| Ma risposi non lo vo'!
| Parenti ed Amiche e la Madre (A)
| Non avrei risposto no!
| Pinkerton
| m'ha il cervello sconvolto.
| Sharpless
\ un fior pur or sbocciato!
[Si portano poi alcuni cuscini ed un tavolo
a parte, coll'occorrente per scrivere]
/ Parenti ed Amiche e la Cugina (S)
| e risposi no!
| Parenti ed Amiche e la Madre (A)
\ non direi mai no!
Sharpless
Non più bella e d'assai
/ fanciulla io vidi mai
| di questa Butterfly.
| E se a voi sembran scede
| il patto e la sua fede
| Parenti ed Amiche e la Cugina (S)
| Senza tanto ricercar
| io ne trovo dei miglior,
| e gli dirò un bel no,
| e gli dirò di no, di no!
| Parenti ed Amiche e la Madre (A)
| No, mia cara, non mi par,
| è davvero un gran signor,
| nè gli direi di no,
| nè mai direi di no, di no!
| Butterfly [ai suoi]
| Badate, attenti a me.
| Pinkerton
| Sì, è vero, è un fiore, un fiore,
| e in fede mia l'ho colto!
| Parenti e Amici (TT)
\ E divorzierà, e divorzierà, divorzierà!
Sharpless
badate!...
Ella ci crede.
[accenna a Butterfly]
Butterfly [a sua madre]
Mamma, vien qua.
[agli altri] Badate a me:
attenti, orsù,
[parlato con voce infantile]
uno, due, tre
e tutti giù.
[al cenno di Butterfly tutti si inchinano innanzi a Pinkerton
ed a Sharpless]
[I parenti si rialzano e si spargono nel giardino: Goro ne conduce
qualcuno nell'interno della casa. Pinkerton prende per mano Butterfly
e la conduce verso la casa]
Pinkerton
Vieni, amor mio!
[vedendo che Butterfly rimane impacciata]
Vi piace la casetta?
Butterfly
Signor B. F. Pinkerton,
[mostra le mani e le braccia che sono impacciate dalle maniche
rigonfie]
perdono...
Io vorrei... pochi oggetti
da donna...
Pinkerton
Dove sono?
Butterfly [indicando le maniche]
Sono qui... vi dispiace?
Pinkerton [un poco sorpreso, sorride, poi subito acconsente con
galanteria]
O perché mai,
mia bella Butterfly?
Butterfly [a mano a mano cava dalle maniche gli oggetti e li
consegna a Suzuki, che è uscita sulla terrazza, e li depone nella
casa]
Fazzoletti. La pipa. Una cintura.
Un piccolo fermaglio.
Uno specchio. Un ventaglio.
Pinkerton [vede un vasetto]
Quel barattolo?
Butterfly
Un vaso di tintura.
Pinkerton
Ohibò!
Butterfly
Vi spiace?...
[getta via il vaso di tintura]
Via!
[trae un astuccio lungo e stretto]
Pinkerton
E quello?
Butterfly [molto seria]
Cosa sacra e mia.
Pinkerton [curioso]
E non si può vedere?
Butterfly
C'è troppa gente.
[sparisce nella casa portando con sè l'astuccio]
Perdonate.
Goro [che si è avvicinato, dice all'orecchio di
Pinkerton:]
È un presente
del Mikado a suo padre... coll'invito...
[fa il gesto di chi s'apre il ventre]
Pinkerton [piano a Goro]
E... suo padre?
Goro
Ha obbedito.
[si allontana, ricentrando nella casa]
[Butterfly, che è ritornata, va a sedersi sulla terrazza vicino a Pinkerton e leva dalle maniche alcune statuette]
Butterfly
Gli Ottokè.
Pinkerton [ne prende una e la esamina con
curiosità]
Quei pupazzi? Avete detto?..
Butterfly
Son l'anime degli avi.
[depone le statuette]
Pinkerton
Ah!... il mio rispetto.
Butterfly [con rispettosa confidenza a Pinkerton]
Ieri son salita
tutta sola in secreto alla Missione.
Colla nuova mia vita
posso adottare nuova religione.
[con paura]
Lo zio Bonzo nol sa,
nè i miei lo sanno. Io seguo il mio destino
e piena d'umiltà
al Dio del signor Pinkerton m'inchino.
È mio destino.
Nella stessa chiesetta
in ginocchio con voi
pregherò lo stesso Dio.
E per farvi contento
potrò quasi obliar la gente mia.
[si getta nelle braccia di Pinkerton]
Amore mio!
[si arresta come avesse paura d'essere stata udita dai parenti]
[nasconde gli Ottoké.]
[intanto Goro ha aperto lo shosi - nella stanza dove tutto è pronto pel matrimonio, si trovano Sharpless e le autorità - Butterfly entra nella casa e si inginocchia; Pinkerton è in piedi vicino a lei - i parenti sono nel giardino rivolti verso la casa, inginocchiati.]
Goro
Tutti zitti!
[cessano le chiacchiere: tutti tralasciano di mangiare e di bere e si avanzano in circolo ascoltando con grande raccoglimento: Pinkerton e Butterfly stanno nel mezzo]
Commissario [legge]
È concesso al nominato
Mister B. F. Pinkerton,
Luogotenente nella cannoniera
Lincoln, marina degli Stati Uniti
America del Nord:
ed alla damigella Butterfly
del quartiere d'Omara-Nagasaki,
d'unirsi in matrimonio, per dritto
il primo, della propria volontà,
ed ella per consenso dei parenti
[porge l'atto per la firma]
qui testimonî all'atto.
Goro [molto cerimonioso]
Lo sposo.
[Pinkerton firma]
Poi la sposa.
[Butterfly firma]
E tutto è fatto.
[I parenti si precipitano a firmare]
[Le amiche si avvicinano, complimentose, a Butterfly, alla quale fanno ripetuti inchini]
Le Amiche (S)
Madama Butterfly.
Butterfly [facendo cenno colla mano, alza un dito, e
corregge:]
Madama B. F. Pinkerton.
[Le amiche festeggiano Butterfly, che ne bacia qualcuna: intanto l'Ufficiale dello Stato Civile ritira l'atto e le altre carte, poi avverte il Commissario Imperiale che tutto è finito.]
Commissario [saluta Pinkerton]
Augurî molti.
Pinkerton
I miei ringraziamenti.
[rende il saluto]
Commissario [si avvicina al Console]
Il signor Console scende?
Sharpless
L'accompagno.
[saluta Pinkerton]
Ci vedrem domani.
[stringendo la mano a Pinkerton]
Pinkerton
A meraviglia.
Ufficiale [congedandosi da Pinkerton]
Posterità.
Pinkerton
Mi proverò.
[Il Console, il Commissario Imperiale e l'Ufficiale del registro si avviano per scendere alla città]
Sharpless [ritorna indietro, e con accento significativo dice a
Pinkerton:]
Giudizio!
[Pinkerton con un gesto lo rassicura e lo saluta colla mano]
[Sharpless scende pel sentiero; Pinkerton che è andato verso il fondo
lo saluta di nuovo]
Pinkerton [ritorna innanzi e stropicciandosi le mani dice
fra sè:]
(Ed eccoci in famiglia.)
[I servi portano delle bottiglie di Saki e distribuiscono i bicchieri agli
invitati]
Sbrighiamoci al più presto e in modo onesto.
[brindando cogli invitati]
Ip! Ip!
Coro (S) [brindando]
O Kami! o Kami!
Pinkerton
Beviamo ai novissimi legami,
Yakusidé, Coro (T)
O Kami! o Kami!
Pinkerton
beviamo ai novissimi legami.
La Cugina, La Madre
Beviamo, beviamo!
La Cugina, La Madre, Coro (SA)
O Kami! o Kami!
Beviamo ai novissimi legami.
[I brindisi sono interotti da strane grida che partono dal sentiero
della collina.]
Bonzo [dall'interno lontano]
Cio-cio-san!
[A questo grido tutti i parenti e gli amici allibiscono e si raccolgono
impauriti: Butterfly rimane isolata in un angolo.]
Cio-cio-san!
Abbominazione!
Butterfly, Coro (ST) [allibiti]
Lo zio Bonzo!
/ Goro [infastidito dalla venuta del Bonzo]
| Un corno al guastafeste!
| Chi ci leva d'intorno
| le persone moleste?...
| Bonzo
\ Cio-cio-san! Cio-cio-san!
Goro [fa cenno ai servi di asportare tavolini, sgabelli, cuscini e
prudentemente se ne parte adiratissimo, borbottande]
Bonzo [sempre più vicino]
Cio-cio-san!
[al fondo appare la strana figura del Bonzo, preceduto da due lanterne e
seguito da due Bonzi.]
Cio-cio-san!
Bonzo [Vista Butterfly, che si è scostata da tutti,
il Bonzo stende le mani minacciose verso di lei]
Che hai
tu fatto alla Missione?
Parenti ed Amici e la Cugina (ST)
Rispondi, Cio-cio-san!
Pinkerton [seccato per la scenata del Bonzo]
Che mi strilla quel matto?
Bonzo
Rispondi, che hai tu fatto?
Parenti ed Amici (ST) [volgendosi, ansiosi, verso
Butterfly]
Rispondi, Cio-cio-san!
Bonzo
Come, hai tu gli occhi asciutti?
Son dunque questi i frutti?
[urlando]
Ci ha rinnegato tutti!
Coro (SATT) [scandolezzati, con grido acuto,
prolungato]
Hou! Cio-cio-san!
Bonzo
Rinnegato vi dico,...
il culto antico.
Coro (ST) [gridando]
Hou! Cio-cio-san!
Bonzo [imprecando contro Butterfly, che si copre il volto colle
mani: la madre si avanza per difenderla, ma il Bonzo duramente la respinge
e si avvicina terribile a Butterfly gridandole sulla faccia:]
Kami sarundasico!
Coro (ST)
Hou! Cio-cio-san!
Bonzo
All'anima tua guasta
qual supplizio sovrasta!
Pinkerton [ha perduto la pazienza e si intromette fra il Bonzo
e Butterfly]
Ehi, dico: basta, basta!
Bonzo [alla voce di Pinkerton, il Bonzo si arresta stupefatto,
poi con subita risoluzione invita i parenti e le amiche a partire]
Venite tutti. Andiamo!
[a Butterfly]
Ci hai rinnegato e noi...
[tutti si ritirano frettolosamente al fondo e stendono le braccia verso Butterfly]
Yakusidé e Bonzo, Coro e Cugina (ST)
Ti rinneghiamo!
Pinkerton [con autorità, ordinando a tutti
d'andarsene]
Sbarazzate all'istante. In casa mia
niente baccano e niente bonzeria.
Coro (ST) [grido]
Hou!
[alle parole di Pinkerton, tutti corrono precipitosamente verso il sentiero che scende alla città: la madre tenta di nuovo di andare presso Butterfly, ma viene travolta dagli altri. - Il Bonzo sparisce pel sentiero che va al tempio seguito dagli accoliti.]
Coro (ST) [nell'uscire]
Hou! Cio-cio-san!
[un po' lontani]
Hou! Cio-cio-san!
[Le voci a poco a poco si allontanano - Butterfly sta sempre immobile e muta colla faccia nelle mani, mentre Pinkerton si è recato alla sommità del sentiero per assicurarsi che tutti quei seccatori se ne vanno]
Bonzo, Yakusidé, Coro (T)
Kami sarundasico
Coro (S)
Hou! Cio-cio-san!
Bonzo, Yakusidé, Coro (T)
Ti rinneghiamo!
Coro (S) [cupo]
Hou! Cio-cio-san!
Bonzo, Yakusidé, Coro (ST) [cupo]
Ti rinneghiamo!
Coro (ST)
Hou! Cio-cio-san!
[Comincia a calare la sera]
Coro (S) [lontano molto]
Hou! Cio-cio-san!
[Butterfly scoppia in pianto infantile - Pinkerton l'ode e va premuroso presso di lei, sollevandola dall'abbattimento in cui è caduta e togliendole con delicatezza le mani dal viso piangente]
Pinkerton
Bimba, bimba, non piangere
per gracchiar di ranocchi...
Coro (S) [lontanissimo]
Hou! Cio-cio-san!
Butterfly [turandosi le orecchie, per non udire le grida]
Urlano ancor!
Pinkerton [rincorandola]
Tutta la tua tribù
e i Bonzi tutti del Giappon non valgono
il pianto di quegli occhi
cari e belli.
Butterfly [sorridendo infantilmente]
Davver?
[comincia a calare la sera]
Non piango più.
E quasi del ripudio non mi duole
per le vostre parole
che mi suonan così dolci nel cor.
[si china per baciare la mano a Pinkerton]
Pinkerton [dolcemente impedendo]
Che fai?... la man?
Butterfly
M'han detto
che laggiù fra la gente costumata
è questo il segno del maggior rispetto.
Suzuki [internamente] [brontolando]
E Izaghi ed Izanami
sarundasico, e Kami,
e Izaghi ed Izanami
sarundasico, e Kami.
Pinkerton [sorpreso per tale sordo bisbiglio]
Chi brontola lassù?
Butterfly
È Suzuki che fa la sua preghiera
seral.
[scende sempre più la sera, e Pinkerton conduce Butterfly verso la casetta]
Pinkerton
Viene la sera
Butterfly
e l'ombra e la quiete.
Pinkerton
E sei qui sola.
Butterfly
Sola e rinnegata!
Rinnegata... e felice!
Pinkerton [Pinkerton batte tre volte le mani: i servi e Suzuki
accorrono subito, e Pinkerton ordina ai servi:]
A voi, chiudete.
[I servi fanno scorrere silenziosamente alcune pareti]
Butterfly [a Pinkerton] [con intensità]
Sì, sì, noi tutti soli...
E fuori il mondo...
Pinkerton [ridendo]
E il Bonzo furibondo.
[va a sedersi e prende una sigaretta]
Butterfly [a Suzuki, che è venuta coi servi e sta
aspettando gli ordini]
Suzuki, le mie vesti.
[Suzuki fruga in un cofano e dà a Butterfly gli abiti per la notte ed un cofanetto coll'occorrente per la toeletta]
Suzuki [inchinandosi a Pinkerton]
Buona notte.
[Pinkerton batte le mani: i servi corrono via].
Butterfly entra nella casa ed aiutata da Suzuki fa cautelosamente
la sua toeletta da notte, levandosi la veste nuziale ed indossandone
una tutta bianca; poi siede su di un cuscino e mirandosi in uno
specchietto si ravvia i capelli: Suzuki esce.
Butterfly
Quest'obi pomposa
di scioglier mi tarda...
/ si vesta la sposa
| di puro candor.
| Tra motti sommessi
| sorride e mi guarda.
| Celarmi potessi!
| ne ho tanto rossor!
| Pinkerton [guardando amorosamente Butterfly]
| Con moti di scojattolo
| i nodi allenta e scioglie!...
| Pensar che quel giocattolo
| è mia moglie. Mia moglie!
| [sorridendo] Ma tal
\ grazia dispiega,
/ ch'io
| mi struggo per la febbre
| d'un subito desìo.
| [alzandosi, poco a poco s'avvicina a Butterfly]
| Butterfly
| E ancor l'irata
\ voce mi maledice...
Butterfly rinnegata...
Rinnegata... e felice.
Pinkerton [stende le mani a Butterfly che sta per scendere dalla
terrazza]
Bimba dagli occhi pieni di malìa
ora sei tutta mia.
Sei tutta vestita di giglio.
Mi piace la treccia tua bruna
fra candidi veli.
Butterfly [scendendo dal terrazzo]
Somiglio
la Dea della luna,
la piccola Dea della luna che scende
la notte dal ponte del ciel.
Pinkerton
E affascina i cuori...
Butterfly
E li prende,
e li avvolge in un bianco mantel.
E via se li reca
negli alti reami,
Pinkerton
Ma intanto finor non m'hai detto,
ancor non m'hai detto che m'ami.
Le sa quella Dea le parole
che appagan gli ardenti desir?
Butterfly
Le sa. Forse dirle non vuole
per tema d'averne a morir,
per tema d'averne a morir!
Pinkerton
Stolta paura, l'amor non uccide
ma dà vita, e sorride
per gioie celestiali
[avvicinandosi a Butterfly e carezzandole il viso]
come ora fa nei tuoi lunghi occhi ovali.
[Butterfly, con subito movimento si ritrae dalla carezza ardente
di Pinkerton]
Butterfly [con intenso sentimento]
Adesso voi
[entusiasmandosi]
siete per me l'occhio del firmamento.
E mi piaceste dal primo momento
che vi ho veduto.
[Butterfly ha un moto di spavento e fa atto di turarsi gli orecchi, come se ancora avesse ad udire le urla dei parenti: poi si rassicura e con fiducia si rivolge a Pinkerton]
Siete
alto, forte. Ridete
con modi si palesi!
E dite cose che mai non intesi.
Or son contenta,
or son contenta.
[- Notte completa: cielo purissimo e stellato -]
Butterfly [avvicinandosi lentamente a Pinkerton seduto
sulla panca nel giardino]
[si inginocchia ai piedi di Pinkerton e lo guarda con tenerezza, quasi
supplichevole]
Vogliatemi bene,
un bene piccolino,
un bene da bambino
quale a me si conviene,
vogliatemi bene.
Noi siamo gente avvezza
alle piccole cose
umili e silenziose,
ad una tenerezza
sfiorante e pur profonda
come il ciel, come l'onda
del mare.
Pinkerton
Dammi ch'io baci le tue mani care.
[prorompe con grande tenerezza]
Mia Butterfly! come t'han ben nomata
tenue farfalla...
[a queste parole Butterfly si rattrista e ritira le mani]
Butterfly
Dicon ch'oltre mare
se cade in man dell'uom,
[con paurosa espressione]
ogni farfarla
da uno spillo è trafitta
[con strazio] ed in tavola infitta!..
Pinkerton [riprendendo dolcemente le mani a Butterfly e
sorridendo]
Un po' di vero c'è.
E tu lo sai perchè?
Perchè non fugga più.
[con entusiasmo e affettuosamente abbracciandola]
Io t'ho ghermita...
Ti serro palpitante.
Sei mia.
Butterfly [abbandonandosi]
Sì, per la vita.
Pinkerton
Vieni, vieni...
[Butterfly si ritrae, quasi vergognosa d'essersi abbandonata]
Via dall'anima in pena
l'angoscia paurosa.
[indica il cielo stellato]
È notte serena!
Guarda: dorme ogni cosa!
Butterfly [guardando il cielo, estatica]
Ah! Dolce notte!..
Pinkerton
Vieni, vieni...
Butterfly
Quante stelle!
/ Non le vidi mai sì belle!
| Pinkerton
\ È notte serena!
Ah! vieni, vieni.
È notte serena!..
Guarda: dorme ogni cosa!
Butterfly
Dolce notte! Quante stelle!
Pinkerton
Vieni, vieni!
Butterfly
Non le vidi mai sì belle!
Pinkerton
Vieni, vieni!
Butterfly
Trema, brilla ogni favilla
Pinkerton
Vien, sei mia!...
[compaiono le lucciole che brillano attorno agli amanti, tra i fiori
e tra il fogliame degli alberi]
Butterfly
col baglior d'una pupilla. Oh!
/ Oh! quanti occhi fisi, attenti
| d'ogni parte a riguardar!
| pei firmamenti,
| via pei lidi, via pel mare...
| Pinkerton [con cupido amore]
| Via l'angoscia dal tuo cor!
| Ti serro palpitante.
| Sei mia.
| Ah! Vien, vien sei mia
| ah! vieni, guarda:
\ dorme ogni cosa!..
Ti serro palpitante.
Ah, vien!
Butterfly
Ah! quanti occhi fisi, attenti!
quanti sguardi!
Pinkerton
Guarda: dorme ogni cosa:
/ Ah! vien! ah! vieni, vieni!
| Ah! vien, ah! vien, sei mia!
| ah! vien!
| Butterfly
| ride il ciel!
| Ah! Dolce notte!
| Tutto estatico d'amor
\ ride il ciel!
[salgono dal giardino nella casetta]
CALA IL SIPARIO
Fine dell'Atto I.