Andrea Chénier

QUADRO SECONDO


La scena a destra: nel primo piano un altare dedicato a Marat, sopportante il suo busto, avanti al quale stanno appese collane di fiori appassiti, nastri, e una lampada spenta. Il dado, il piedistallo e i gradini sono qua e là coperti di cartelli appiccicativi sopra. Uno dice: Unità e individualità della Repubblica! un altro: Libertà, Eguaglianza, Fraternità! un terzo, più terribile: Così, o Morte! altri sono solamente votivi e si accontentano di un: Gloria a Marat! qualche altro non è che un avviso teatrale e annuncia pomposamente il: Gran Yerodramma pantomimo-lirico di XYZ.

A sinistra: nel primo piano la terrazza del Feuillants e il caffè Hottot; tavolini e sedie fuori all'aperto tra alberi e vasi enormi di fiori.

Nel fondo: l'ex «Cours-la-Reine» che diagonalmente attraversa la scena, allargandosi a destra, restringendosi a sinistra, difeso dalla Senna, che gli scorre parallela: da parapetto, platani, lanterne. Di scorcio, obliquamente, il ponte Péronnet che attraversa la Senna e conduce al palazzo dei Cinquecento.

È una giornata del giugno del 1794 nel pomeriggio.
La scena è animatissima. Alla terrazza del Caffè vi è discreta affluenza di avventori. Vi si distingue la mulatta Bersi per la sua acconciatura bizzarra in contrasto colla tinta olivastra della sua pelle e per quell'esagerato modo di vestire che fa già qualificare la donnina elegante di allora per una Meravigliosa, prodotto voluttuoso che, da poco tempo, coll'Incredibile, non ostante il Terrore, osa mostrarsi in pubblico e gittare il suo lusso e la sua risata gaja come una sfida audace.
Infatti là vi è ascoltatissimo un Incredibile, «sbaloddivamente» elegante, coll'abito a grandi risvolti, colletto nero, parrucca bionda, il randello Costituzione e il mento immerso nella immensa cravatta, che non lascia mai di osservare attentamente tutto quanto fa la Bersi e ne scruta ogni sguardo, gesto e parola.
Presso all'altare stanno il sanculotto Mathieu, detto Populus, e la Carmagnola Orazio Coclite, costui forse chiamato così per una gran benda nera che di sotto al berretto frigio gli copre l'occhio destro.
Andrea Chénier siede tutto solo ad un tavolino in disparte.



Mathieu
(indica ad Orazio Coclite il busto di Marat che egli ha tolto dall'altare e ripulisce, a sferzate energiche di fazzoletto, dalla polvere)
Per l'ex inferno!
ecco ancor della polvere
sulla testa di Marat!...
(strizza l'occhio all'amico e con una rapida mossa di capo accenna verso il Caffè Hottot alla Bersi, mormorando sospettoso.)
Che ci covasse scherno?...
Ah, troppo spesso
da un poco sgualdrineggiano
quelle donnine là!...
(trincia l'aria con un gran gesto di gigantesca falciata. La Carmagnola ride col suo occhio solo, egli pure sottolineando il gesto dell'amico con un altro pure minaccioso.)

Mathieu
(ripone con sguardi pieni di devozione il busto sull'altare esclamando:)
È male!... male!... male!...
Benedetto, o Rasojo nazionale!
Tu sol, tu solo non risenti il sesso!...

(Ma dal ponte Péronnet e dai due sbocchi dell'ex Cours-la-Reine, pei giardini delle Tuileries, si rovesciano, urlando a squarciagola, agitandoli in alto colle mani, i giornali che vendono, dei ragazzi rivenditori di giornali, piccoli straccioni in berretto frigio.)

Mathieu
(compera un giornale e siede comodamente col suo indivisibile Orazio Coclite sui gradini del Reposoir Marat per leggerlo. Lo apre, lo distende, ma a un tratto getta un grido di sdegno, strappa il giornale, fa un gesto di minaccia, cerca con una torva occhiata il birichino del giornale, ma gli strilloni sono spariti già, chi da una parte, chi dall'altra)
M'ha appioppato un giornale
di cinque mesi fa!

Bersi
(all'Incredibile, accortasi di essere spiata guardandolo fisso negli occhi.)
È ver che Robespierre allevi spie?...

L'Incredibile
(a sua volta fissa audacemente Bersi:)
Vuoi dire, cittadina, «Osservatori
dello spirito pubblico...»

Bersi
Come tu vuoi.

L'Incredibile
Non so,
(subito)
nè lo posso sapere.
(fissa ancora gli occhi ostinati in quelli della Meravigliosa)
Hai tu a temere?

Bersi
(arrossendo, ma vedendo che l'attenzione di tutte e di tutti pesa su lei, si rimette)
Temer?... Perchè? Perchè temer dovrò?
Non sono, come te, una vera figlia
autentica della Rivoluzione?
Amo viver così!... Vivere in fretta
di questa febbre gaja d'un godere
rapido, acuto e quasi incoscïente!...
Qui il gioco ed il piacere... là la morte!...
Qui il suon delle monete e il biribisso!
Laggiù il cannone e il rullo de' tamburi!
Qui inebria il vino... laggiù inebria il sangue
Qui riso e amore;
(indica verso il palazzo dei Cinquecento)
là si pensa e s'odia!
Qui la Meravigliosa e l'Incredibile
che brindano col Bordeaux, collo Sciampagna;
(afferra un bicchiere colmo di sciampagna e additando verso l'ex Cours-la-Reine di dove sbocca il "piccolo paniere" carico di condannati condotti alla ghigliottina)
le mercatine là e le pescivendole
e la carretta di Sanson che passa!
(e vuotato il bicchiere ridendo, corre via dietro alla carretta dei condannati che passa rapidamente attraverso al fondo.)

L'Incredibile (fra sè, guardando dietro a la Bersi, mentre si allontana.)
No, non m'inganno! Era proprio con lei
la bella bionda!... Ho scovato la traccia!...
(estrae di tasca un piccolo taccuino e vi scrive su rapidamente)
La cittadina Bersi, fare sospetto
di corruzione non spontanea;
guardò Chénier di sottecchi. Osservarla!
Andrea Chénier per qualche ora in attesa
con febbril ansia evidente. Osservarlo!
(e si allontana verso il fondo)

(Roucher entra dal Cours-la-Reine.)

Chénier (vedendolo)
Roucher!

Roucher (con gioja)
Chénier!... Tutto il giorno ti cerco!
(rapidamente e sottovoce)
La tua salvezza io tengo!...
(gli mostra un foglio)

Chénier
Un passaporto?

Roucher
Qui tutto intorno è periglio per te!
La tua preziosa vita salva - parti!

Chénier
Il mio nome mentir!... Fuggire!... No!...

Roucher
Ten prego, Chénier!

Chénier
Credi al destino?...
Io credo!... Credo a una possanza arcana
che benigna o maligna i nostri passi
or guida or svia pei diversi sentieri
de l'esistenza umana! - Una possanza
che dice a un uomo: - Tu sarai poeta!
A un altro: - A te una spada, sii soldato!
Or bene, il mio destino forse qui vuolmi.
Se quel che bramo mi si avvera, resto.

Roucher
Se non si avvera?...

Chénier (stringendogli la mano)
Allora partirò!
(poi, con grande dolcezza)
Seguo il destino umano dell'amore.
Io non ho amato ancor!...
Pure sovente - nella vita
ho sentita
sul mio cammin vicina
passar la donna che il destin fa mia;
passare tutta bella - ideal, divina
come la poesia;
passar con lei sul mio cammin l'amor!...
Sì, più volte ha parlato
la sua voce al mio cuore;
udita io l'ho sovente
con la sua voce ardente
dirmi: "Credi all'amore;
tu sei, Chénier, amato!"
(e preso sottobraccio Roucher lo allontana dal caffè Hottot, narrandogli confidenzialmente)
Da tempo mi pervengono strane lettere
or soavi ed or gravi - or rampogne, or consigli!
Scrive una donna misteriosa ognora!
In quelle sue parole vibra un'anima!
Chi sia, indagato ho in vano.

Roucher
Ancor?...

Chénier
Finora!
Ma or guarda!
(gli mostra una lettera)

Roucher (legge)
Qui un ritrovo?

Chénier (con un grido di trasporto)
Ah! la vedrò!

Roucher (sempre gli occhi fissi sulla lettera)
La misteriosa alfin solleva il velo!...

Chénier
Non ridere!

Roucher
Vediam.
(prende la lettera, l'esamina e sorride ironicamente alla firma "Speranza")
Calligrafia
invero femminil! Carta elegante!...
(fiuta la lettera)
Ma, ohimè! profumo "alla Rivoluzione"!
(restituendo la lettera)
Questo gentil biglietto,
a profumo di rosa,
provocatore,
non m'inganno, lo giuro,
esce da un salottino
troppo noto all'amore:
Chénier, te l'assicuro,
il tuo destino
ti ha dato il cuor... d'una Meravigliosa!
Riprendi il passaporto e... via la lettera.

Chénier
Non credo!

Roucher
Tu on credi?

Chénier
No, non credo!

Roucher
La femminil marea parigina
in gaje onde irrequiete or qui rovescia!
Io le conosco tutte. Passeranno,
ed io ti mostrerò la misteriosa!

Chénier
Una Meravigliosa
la bella creatura
dal mio pensier sognata?!
Non donna, ma...

Roucher
...una cosa.

Chénier
Una caricatura?!
Una moda?!

Roucher
...Una faccia imbellettata!

Chénier
La sconosciuta mia?

Roucher
La tua divina
soave poesia
in fisciù a la Bastiglia!...

Chénier
... ed il nero alle ciglia?!

Roucher
... e con rimesse chiome!...

Chénier
Oh, cosa senza nome!...
(lacera la lettera)
Accetto il passaporto!...

Roucher (offrendogli il passaporto)
È provvido consiglio!

(Intanto presso il ponte Péronnet si accalca gran folla nell'attesa della uscita dei Rappresentanti dal palazzo dei Cinquecento. Folla varia, diversa e strana! Tutto il torrente dell'Opinione pubblica è là ad aspettare l'idolo dell'opinione pubblica, la bussola del patriotismo: Massimiliano Robespierre.
Eccoli i rappresentanti della Nazione!
L'entusiasmo della folla è alla maggior parte di questi uomini indifferente; sanno che non è per loro che un uomo solo ha ora quello che da tanti secoli fu privilegio di re.
E Robespierre lo sa quanto loro, ed è per questo che egli sa essere solo in quella folla.
Eccolo! Procede egli tranquillo e borghesemente bonario con quell'enigmatico sorriso che scarna ancor maggiormente il suo profilo secco e procede, l'Incorruttibile, leggermente curva la testa sulla spalla destra, la destra mano nascosta nel suo abito bleu abbottonato, la sinistra stringe la sua canna dal pomo d'oro. Passa, ed è un agitare di fazzoletti, cappelli, coccarde, berretti frigi; e un grido immenso erompe da tutti i petti - Viva Robespierre! - Le Mercatine e le Pescivendole spingono un bambino. Corre questi e va ad offrire un mazzo di fiori, e Robespierre lo solleva e lo bacia. Le donne gli inviano sorrisi e carezze.)

Foucher
Vedi? Dal ponte Péronnet
s'agglomera la folla.

Chénier
La eterna cortigiana!
(con amarezza)
Vi si schiera
per incurvar la fronte
al nuovo iddio!

La Folla
Ecco laggiù Gérard!
Gérard!... Viva Gérard!

(Gérard saluta, ma ad un cenno dell'Incredibile esce premuroso dalle file dei Rappresentanti e gli si avvicina lasciandosi trarre da lui in disparte.)

Mathieu, la Folla
(vedendo comparire Massimiliano Robespierre)
Viva Robespierre! Evviva!

Chénier (accennando a Robespierre)
Egli cammina solo.

L'Incredibile (a Gérard)
La donna che mi hai chiesto di cercare
è bianca o bionda?...

Gérard (con entusiasmo)
Azzurro occhio di cielo
sotto una fronte candida;
bionda la chioma con riflessi d'oro...

Roucher (a Chénier)
E quanto spazio ad arte
fra il nume e i sacerdoti!
Ecco Tallien!

La Folla
Barère!... Collot d'Herbois!...
Quello è Couthon!... Saint-Just!

Chénier
L'enigma!

Gérard
... una dolcezza in viso
ed un sorriso
di donna non umano;...

La Folla
David!... Tallien!... Fréron!...
Barras!... Fouché!...

Roucher
Ultimo, vedi?

Gérard
... nel suo vestir modesto;
pudico velo sovra il tesoro ...

La Folla
... Le Bas!... Sieyès!...
Thuriot!... Carnot!... e Robespierre!

Chénier
Robespierre il piccolo!

Gérard
... d'un seno virgineo,
ed una bianca cuffia sulla testa.
- Dammi codesta creatura vaga!
ti dissi - Cerca! Indaga!
Dinanzi mi è passata qual baleno
un dì, ma poscia
io l'ho perduta!
Or più non vivo; peno!
Mi salva tu da questa angoscia
e... tutto avrai!...

L'Incredibile (pigliando alcune note)
Stasera la vedrai!

(L'Incredibile segue sempre con vivo interesse, attaccandosi cautamente ai loro passi; Chénier e Roucher. - Intanto, non ancora si sono allontanati pel Cours-la-Reine i Rappresentanti la Nazione, che, ecco, attraverso i giardini delle Tuileries, apparire una vivacissima schiera di bellissime donne. Sono le Meravigliose!...
La Bersi viene ultima, tiene un ventaglio tragico detto «Sangue di Foulon» ventaglio che è un'opinione.)

Roucher (a Chénier)
Eccole!... Strani tempi! Là vanno i pensatori.
Qui lo stormo chiassoso, di que' vivi bagliori.
Tu presso a me ti poni! Di qui facile cosa
sarà scoprir chi sia la tua la misteriosa!

Chénier
Partiamo!

Roucher
Guarda! Guarda!...

Chénier
No! non voglio: partiamo!

Le Meravigliose
(vedendo Barras discendere nei sotterranei del Caffè Hottot)
Ah, riderem davver!
È là Barras!
La sua rivoluzione ha nome "piacer".
Ci aspetta là
fra il giuoco ed il bicchier.
Siam Riso, siamo Baci, siamo Amor
anche in dì di Terror.
Uno oggidì baciato diman muor...
Vedove... e spose ognor.
Repubblicani, eroi o aristocratici
che importa a noi,
purchè sia Amor?
Amante innamorato
così lo vuole il cuor
soltanto e ognor!...
Siam Riso, siamo Baci, siam l'Amor...
Vedove... e spose ognor!...

(e - ridendo - ondeggiandosi sulle loro alte canne - passano e scendono giù alle orgie della danza, del giuoco, nei sotterranei del Caffè.)

Bersi (a Roucher)
Non mi saluti?
(rapidamente gli sussurra)
Qui trattien Chénier.
Sono spiata! qui fra poco tornerò!

(Ed ecco ricomparire l'Incredibile che si avvicina alla Bersi)

L'Incredibile
Procace Bersi,
qui sono ancor per te! Meco giù scendi?

Bersi (sorridendogli indifferente)
Per poco?

L'Incredibile
Non ti chiedo che una Trenitz.

Bersi
E perchè no?

L'Incredibile
Scendiam?

Bersi
Scendiam!

(E Bersi segue l'Incredibile nei sotterranei del Caffè)

Chénier
Una meravigliosa!

Roucher
Ho indovinato?
Son male esche d'abbocco!...

Chénier
Tuttavia...
Che mi vuol dir?

Roucher
È sera!... Ora propizia!
(fa il gesto di fuggire)
E all'alba di domani... Via!... In cammino!

Chénier (con disperazione)
O mio bel sogno, addio!...

(Ecco infatti ritornare la Bersi.)

Bersi
Andrea Chénier!
(L'Incredibile appare dietro un vaso di fiori e osserva e ascolta.)
Fra poco, a te, una donna minacciata
da gran periglio qui verrà.
(indica l'altare di Marat)
Là attendi!
(L'Incredibile scompare rapidamente.)

Chénier (trattenendola)
Dimmi il suo nome!...

Bersi
Il suo nome... Speranza!...

Roucher
La ignota tua scrittrice!... No... è un tranello!

Chénier
Io là verrò!
(Bersi fugge via.)

Roucher
È un agguato.

Chénier
M'armerò!...
(e insofferente d'altri consigli si allontana bruscamente da lui per l'ex Cours-la-Reine)

Roucher
Ah, veglierò su lui!

(È già sera, e col giorno l'apparenza di gajezza è scomparsa. L'aria stessa appare livida; il ponte Péronnet assume un aspetto sinistro. Il passo cadenzato delle pattuglie in diverse direzioni completa il terrore. Sì: è proprio la Parigi del Terrore.
Alcuni accenditori pubblici corrono per diverse parti, uno accende i lampioni del ponte, un altro quelli dell'imboccatura del Cours-la-Reine, - poi via, correndo, scompajono tutti nelle nebbie dense che già si inalzano su per la Senna. - Passa un'altra pattuglia e attraversa il ponte Péronnet, poscia tutto è profondo silenzio. - Mathieu riappare. Viene a dar lume alla lanternina dell'altare a Marat, canticchiando la Carmagnola.)

L'Incredibile
(esce guardingo dal Caffè e va a porsi allo sbocco della via laterale al Caffè, nascondendosi dietro l'angolo.)
Ed il mio piano è fatto!... Ora attendiamo!

(Sul ponte Péronnet appare una forma di donna, che si avanza cautamente.)

Maddalena
Viene l'altare...
(si guarda intorno; è impaurita di quel silenzio)
Nessuno!... Ho paura!

L'Incredibile
Ecco già il maschio!
(e guarda, ritraendosi giù per l'ex Cours-la-Reine. - Infatti di là appare l'ombra di un uomo avvolto in un ferrajolo a pellegrina.)

Maddalena (commossa)
Ah, è lui!
Andrea Chénier!

Chénier
Son io.

(Maddalena tenta parlare, la commozione sua è grande e non può profferire parola.)

Chénier (sorpreso di quel silenzio)
Deggio seguirti?...
(Maddalena risponde con un gesto: No!)
Sei mandata?...
Dimmi da chi? Di', chi mi brama!

Maddalena
Io, sono!
(e si appoggia tremante all'altare pubblico.)

Chénier (sorpreso ed ingannato dall'abbigliamento da officiosa di lei)
Tu? Ebben chi sei? - Di'!

(L'Incredibile cautamente si porta più vicino ai due, nascondendosi dietro un albero.)

Maddalena
Ancor ricordi?... Ascolta!...
(e Maddalena, per richiamarglisi alla mente, gli ricorda le parole che Chénier le ha rivolto la sera del loro incontro al castello di Coigny.)

Chénier
(a quella dolcissima voce, a quel soavissimo ricordo, sorpreso, si entusiasma)
Sì: mi ricordo!... Udita io ti ho di già!...
Ah nuova la tua voce non mi parla.
Ch'io ti vegga!...

Maddalena
(scostando la mantiglia ed avanzandosi sotto la luce della lampada che arde davanti all'altare di Marat)
Guardatemi!

Chénier
Ah, Maddalena di Coigny! ...

L'Incredibile
Ah è lei! La bionda!... Or tosto da Gérard!
(e cautamente si allontana)

Chénier
Voi? Voi!...

Maddalena (atterrita)
Guardate là!

Chénier
Dove?

Maddalena
Là!... Un'ombra!

Chénier
(va all'angolo dove prima era l'Incredibile, ma non vede alcuno.)
Nessun!... Pur questo loco è periglioso
E qui... sola...

Maddalena
Fu Bersi che l'ha scelto.
Or essa è là, giù, al giuoco e se un periglio...
ne minacciasse... Sono un'officiosa
che le viene a recar la sua mantiglia!

Chénier
La mia scrittrice?!... Voi la mia celata
amica ognor fuggente?!

Maddalena
Eravate possente,
io invece minacciata; -
pur nella mia tristezza
pensai sovente d'impetrar da voi
pace e salvezza,
ma... non l'osai!
E ognora il mio destino
sul mio cammino
vi sospingea!
Ognora io vi seguivo, e strano assai,
ognor pensavo voi
come a un fratello! -

E allora vi scriveva
quanto il cuore o il cervello
dettavami alla mente.
Sì, il cuore mi diceva che difeso
avreste quella che v'ha un giorno offeso.
(Passa un momento di silenzio. - Chénier alla dolcissima voce della fanciulla, dimentico d'ogni cosa, ascolta rapito, affascinato.)
Al mondo Bersi sola mi vuol bene -
(è lei che m'ha nascosta). Ma da un mese
v'ha chi mi spia e m'insegue. E Bersi pure!
Mutammo nascondigli, e più veemente
era la caccia!... Ove fuggir?... Fu allora
che pure voi non più potente seppi,
e son venuta. - Udite! Son sola!
Son sola e minacciata! Io più non reggo!
Son sola al mondo! Sole ed ho paura
Io spero in voi! Proteggermi volete?

Chénier (con tutta la esaltazione della sua anima)
Ora dolcissima,
sublime ora d'amore!...
Possente l'anima
sfida il terrore!...
(con grande slancio a Maddalena)
Tu mi fai puro il cuore
d'ogni viltà!...
Bramo la vita,
ma non temo la morte.
Ora dolcissima
che segui la mia sorte,
deh, rimani infinita!
(stende le mani in atto di preghiera verso Maddalena)

Maddalena (sorridendogli)
Vicina nei perigli? - Vicina nel terrore?...

Chénier
Sì! Vieni al braccio mio! Tu sei l'amore!...
Fino alla morte insieme?
(le porge il braccio)

Maddalena
Fino alla morte insieme!
(E Maddalena prende il braccio di Chénier. - Ma appena Chénier e Maddalena hanno fatto pochi passi, ecco dietro il Caffè Hottot correre verso di loro Gérard, faticosamente seguito dall'Incredibile.)

Gérard (gittasi risoluto attraverso alla strada per impedirla ai due)
Maddalena, contessa di Coigny!

Maddalena
(riconosce, rischiarato come rimane, il viso di Gérard, dalle lanterne del ponte Péronnet)
Gérard!

Gérard!
A guisa di notturna
io vi ritrovo a notte intorno...

Chénier (minaccioso)
Segui
per la tua strada e non dar noja a gente
che si rincasa!...

Gérard
(avventandosi contro Chénier per strappargli Maddalena)
È merce proibita!

(Chénier leva rapidamente lo stocco dentro al bastone e ne sferza il viso a Gérard che dà un urlo di rabbia e di dolore. - Ed ecco accorrere Roucher. Chénier lo vede e gli addita Maddalena.)

Chénier
Salvala!
(Roucher fa per allontanarsi con Maddalena.)

Gérard
vedendoli allontanarsi, urla con voce che nulla ha più di umano all'Incredibile)
Fugge!... Inseguila!
(mentre, sguainata la spada, si getta contro Chénier)

Roucher
(spiana contro all'Incredibile un pajo di pistole da tasca)
Bada!

L'Incredibile
(arretra e appigliandosi a più prudente consiglio)
Alla sezione!
(e fugge)

Gérard (buttandosi contro Chénier)
Io ti rubo a Sanson!

Chénier
(deridendolo nel vederlo battersi con altrettanto coraggio e slancio, quanta imperizia nelle armi)
Ah, tu non sei che un frate!... Sei Chabot?

Gérard (ferito)
Ah!
(cade sui gradini dell'altare di Marat)

Chénier
L'hai voluto!...

Gérard
Odi, Chénier...
Fuggi!... Il tuo nome già Fouquier Tinville
ha noto!... Va...
(il sangue gli sale alla gola ed è con un rantolo che a fatica soggiunge)
Proteggi Maddalena!

(Si sente accorrere gente e la voce dell'Incredibile che grida: "Al ponte Péronnet!" - Chénier fugge. - Da tutte le parti irrompe gente. - L'Incredibile con guardie nazionali.)

Mathieu (riconoscendo nel ferito Gérard)
Gérard ferito?!

L'Incredibile
Il feritore...

La Folla
Il feritore?

Gérard
(sollevandosi, fa uno sforzo e guardando l'Incredibile trova ancora l'energia di impedirgli di parlare, balbettando:)
Ignoto!...
(e sviene)

Mathieu
(levandosi ritto sui gradini dell'altare e agitando la picca)
L'han fatto assassinare i Girondini!

La Folla
Morte! Morte! Morte ai Girondini!

(Un urlo terribile di minaccia si leva. - Dal Caffè Hottot sbucano le Meravigliose, giuocatori e cittadini serventi, tutti affollandosi curiosamente e interrogando.)
Assassinato? Chi?

Alcuni (rispondono confusamente)
Gérard!

Le Meravigliose
Gérard?

(Allora Mathieu ha una grande idea: incrocia la sua picca con altre di alcuni Sanculotti e alcune Carmagnole e improvvisa una barella sulla quale viene steso Gérard e portato a spalle. Intorno al corpo grondante sangue si affolla quella tumultuosa folla, alla strana luce sanguigna delle torcie, urlante nella notte resa più sinistra da lividi lampi che solcano un cielo nero e minaccioso:)
Morte agli ultimi Girondini!

Quadro terzo


Main pages: [ Libretto | Opera | Composer | OperaGlass]

Monday, 08-Dec-2003 21:44:01 PST