Mia speranza adorata! . . . Ah! non sai qual pena, K 416 (1783)
Text: Sertor
Mia speranza adorata!
Ah! troppo è a noi l'ira del ciel funesta;
L'ultima volta è questa,
Ch'io ti stringo al mio seno.
Anima mia, io più non ti vedrò,
Deh, tu l'assisti, tu per me la consola.
Addio, Zemira, ricordati di me!
Senti . . . che vedo? . . . tu piangi, o mio tesoro,
Oh, quante accresce quel pianto il mio martir.
Chi prova mai stato peggior del mio!
Addio per sempre, amata sposa, addio!
Ah! non sai qual pena sia
Il doverti, oh Dio! lasciar;
Ma quel pianto, anima mia
Fa più grave il mio penar.
Deh, mi lascia, oh fier momento!
Cara sposa, ah, ch'io mi sento
Per l'affanno il cor mancar!
A quai barbare vicende
Mi serbaste, avversi Dei,
Dite voi, se i casi miei
Non son degni di pietà.
Input by Stefan Pilczek
e-mail: s.pilczek@bilston.ac.uk
Last updated: 28 June 1996