ATTO I (Il battesimo) Scena 1 CORO A Scendiam ... B Silenzio ... A Silenzio ... B Immerso, tutto nel sonno è l'universo ... A Da questo ignoto, profondo speco a Palesarci non sorga un'eco. TUTTI Ancor ci asconda un velo arcano all'empio ferro che ne minaccia. Il giorno forse non è lontano che fra i martiri al mondo in faccia, per, noi la prece, con labbro esangue, al Re de' cieli s'innalzerà: E più del labbro, il nostro sangue del Dio vivente favellerà. NEARCO Tu sei commosso! POLIUTO È ver ... Sul capo mio l'onda che terge dall'antica macchia fia sparse in breve... Un sacro terror m'investe! NEARCO Di terror che parli? Quei che t'apre le braccia, ostia di pace s'offerse, e pace ei dona nell'alma in cui discende. POLIUTO Io n'ho ben d'uopo! Da procellosi affetti è sconvolta la mia. NEARCO Poliuto! POLIUTO Velen di gelosia mi freme il cor!... NEARCO Fia vero ... POLIUTO Dir la parola, intendere il pensiero mal può di quanto amor la mia consorte amava ... ed amo... Di tristezza ingombra talor la vidi, e tacito le guance solcarle amaro pianto: a lei ne chiesi; con labbro incerto mendicò ragioni, che fur pretesti. A Callistene spersi il mio pensier geloso, e d'un rivale anch'ei sospetta. NEARCO Ah! Chi nomasti? Taci. Ministro d'un culto iniquo, ben costui le parti tutte ne adempie! Di virtù severa specchio è la tua consorte. Calmati... cessa. Il momento s'appressa il momento solenne! A Dio ti volgi, e quel soccorso implora, che invan giammai non fu richiesto. POLlUTO Io piego la fronte nella polve ... ... e gemo ... e prego. D'un'alma troppo fervida tempra, buon Dio, gli affetti... Tu che lo puoi, tu dissipa gli orrendi miei sospetti ... Nel combattuto cuore t'inebrii il mio favore, né più lo scuota un palpito che indegno sia di te ... Ah, amor! (Partono. Entra Paolina, sola.) PAOLINA Ove m'inoltro? Qual tremendo speco! Ah! Vano il mio sospetto non fu! Qui certo han loco i sanguinosi altari, e le vietate orribili adunanze di lor, che Dio si fer un uom. Lo sposo Anch'egli dunque? O morte, rapito m'hai l'amante, ora il consorte bieca sogguardi! ... Gente s'appressa!... (Entra Nearco, seguito da un drappello di Cristiani) NEARCO Fin, che si compia il rito cauti vegliate della rupe il varco. In voi m'affido. UN CRISTIANO Non temer. PAOLINA Nearco? NEARCO Qual voce! Che! traveggo! Donna, tu qui? PAOLINA Sull'orme di Poliuto trassi. Un dubbio, un fero dubbio è sorto nel mio pensier ... La santa religion degli avi osato avria disdir? NEARCO Tu dici il vero. PAOLINA Numi! NEARCO Fatal mistero tu penetrasti! Una recente legge non più d'esilio, ma di pronta morte i neofiti coglie! La tua virtù fia pegno del tuo silenzio, ed il periglio estremo di Poliuto!... Andar m'è d'uopo. (Rientra) PAOLINA Io tremo! POLIUTO (dalla speco) Infiamma quest'alma, spirto di Dio, che piena di speme a te ricovrò: E il premio le serba che avanza il desio, pei nostri nemici preghiamo, Signor. PAOLINA Un turbamento arcano lo provo!.. Al cor mi scende quella preghiera! È forza. È forza ch'io m'atterri! Oh! che mai sento! ... Fin pei nemici loro! Divino accento! Di quai soavi lagrime aspersa è la mia gota!... Qual mi ricerca l'anima dolce potenza ignota! ... Somiglia alla speranza ... L'umana gioia avanza ... Par che dal ciglio infranto mi cada un fosco vel!... Par che il devoto canto ritrovi un'eco in ciel! (Entrano Poliuto e Nearco quindi gli altri cristiani) NEARCO Mira... POLIUTO Donna!... PAOLINA Ah, sposo mio... Di'... rispondi ... Abbandonasti il tuo rito? POLIUTO Un vero Dio me raccolse. PAOLINA Ed obliasti qual rigor? POLIUTO Nol temo, nol temo. Donde viene il periglio, donde viene il terror? (odesi lieta musica guerriera: i cristiani ricompariscono.) NEARCO Un favorito del sommo imperator, un più tremendo proconsol empio in questo dì qui giunge, e il suo braccio feroce ora dal cor n'è sprone a carnefici nostri, onde novelli s'inventino supplici. POLIUTO Io l'affronto il furore; al lor pugnali già presento il sen. PAOLINA Ah! deh, taci! Al proconsole e a mio padre più ancora cela il segreto. Io pure il taccio. POLIUTO Che io rinneghi quel Dio che tanto adoro! PAOLINA Taci, se m'ami! Taci ... taci, se m'ami, o di spavento, o di spavento morrò! POLIUTO Oggetto de miei numi, gentil pensier di me, clemente fra gli eletti Iddio ti chiama a sé. PAOLINA Ah! se tu m'ami, taci Piangendo chieggo a te. Lo sdegno lor paventa, Lo sposo salva a me, Paventa il loro sdegno! NEARCO, CRISTIANI Nell'ombra e nel silenzio volgiamo amici il piè, ... Poter un Dio clemente farà trionfar la fè ecc. POLIUTO Oggetto de miei numi, gentil pensier di me, clemente fra gli eletti Iddio ti chiama a sé, ecc. PAOLINA Se tu m'ami, Ah, taci, piangendo chieggo a te, lo sposo salva a me, ah, si, ecc. UN CRISTIANO Omai da lunge nell'immense pianure brillan le insegne di romane legion. NEARCO Il proconsol s'avanza del alto Imperator: Qui Severo giunge armato. PAOLINA Ah! Severo!... E combattendo ei sul campo non mori? NEARCO Egli vive. PAOLINA O ciel! ... che sento? Ah! Egli vive! Severo? Ah! Perchè di stolto giubilo mi balzi, o cor, nel petto? ... Vive l'amato oggetto, ma spento egli è per me! Condanna questi palpiti il mio dover ... la sorte ... Il palpito di morte meglio s'addice a te. (Partono) Scena 2 CORO Plausi all'inclito Severo, lauri eterni alla sua chioma; egli è vita dell'impero, brando e scudo agli è di Roma, sì, vita ... Plausi all'inclito Severo, ecc. Saggio in pace; forte in guerra, fra i mortali un Dio sembrò: Plausi all'inclito Severo, lauri eterni alla sua chioma. In guerra fra mortali un Dio sembrò, ecc. Plausi! Plausi! Viva! SEVERO Decio, signor del mondo, popolo armeno, a te m'invia: felice egli ti brama, ed a tal uopo ingiunto m'ha d'estirpar l'iniqua sacrilega genia ribelle ai numi, che s'annida fra voi, come tra i fiori malvagia serpe. (da sé) In breve ti rivedrò, mia speme! Il sen mi scuote un palpitar frequente! ... La tua dolce presenza il cor già sente! Di tua beltade immagine è questo sol ch'io miro; piena è di te quest'aura, piena del tuo respiro ... Ah! tutto in queste arene parla contento e amor! Celeste Iddio propizio chiuse la mia ferita, pur da te lunge, ah! Misero! Io non sentia la vita ... Dappresso a te, mio bene, saprò che vivo ancor! ecc. (Entrano Callistene, Poliuto, ecc.) CALLISTENE Come fausta è a noi l'aurora che in Armenia ti conduce; a'tuoi voti Giove ognora Fausto arrida, invitto Duce SEVERO Grato appien! ... (vede Felice) Sei tu? ...M'abbraccia. E la figlia? FELICE (sa sè) Ciel! ... che mai, che dir posso? ... il cor .s'agghiaccia! SEVERO Non rispondi? FELICE La vedrai... SEVERO Ella forse? FELICE Al tuo cospetto mira intanto il suo consorte. SEVERO Il consorte! POLIUTO (da sé) Qual sospetto! FELICE (da sé) Oh momento! SEVERO (da sé) Oh colpo! CALLISTENE (da sé) Oh sorte! FELICE (da sé) Fremo! SEVERO (da sé) Non deliro? ... Ella?) CALLISTENE (da sé) Oh sorte! POLIUTO (da sé) Si converse di pallor SEVERO Altrui porgesti, donna rea, la mano e il cor?... Ahimè! No, l'acciar non fu spietato che versava il sangue mio, ma spietato fu quel Dio che la vita a me serbò! Godi pure, o core ingrato, gel di morte in sen mi piomba ... Quest'avanzo della tomba alla tomba io renderò. No l'acciar non fu spietato, ecc. CORO Gloria! Gloria! Fra i mortali un Dio sembro! Plausi all'inclito Severo, lauri eterni alla sua chioma; egli è vita dell'impero. Saggio in pace, forte in guerra, fra i mortali un Dio sembrò! (Severo entra nel palagio; tutti lo seguono.) ATTO II Scena 1 (Atrio nelle case di Felice) CALLISTENE Inoltra il piè. Ne' lari siam di. Felice. Ov'egli assente or fosse a te dirà la figlia: L'atrio varcar tu la vedrai, che l'ora è questa in cui si tragge alla sua casa. SEVERO Oh! dimmi ... CALLISTENE Parla. SEVERO Quai giorni dello sposo Accanto vive costei? CALLISTENE Solinga vive. Ah! forse d'Imene al tempio suo malgrado spinta fu dal paterno cenno. SEVERO (da sé) Qual benda egli mi strappa! Oh ciel! CALLISTENE Ma denno fra poco arder gli incensi al re dei numi. Uopo è ritrarmi all'ara: Ivi t'aspetto. (da sé) Compiasi l'opra (parte) SEVERO Sventurata è dunque! Sventurata, non rea! Qualcun s'appressa! Gelo, ed avvampo! Non m'inganno, è dessa! (entra Paolina) Donna ... PAOLINA Che!... Possenti .numi! Tu, tu stesso! SEVERO Si. PAOLINA Ah! non seguirmi ... SEVERO Odi, t'arresta ... invan presumi, dispietata, presumi invano di fuggirmi ... Scendi al regno della morte, lo ti seguo. PAOLINA (da sé) Eterna guerra mi farai, tremenda sorte! SEVERO Tremi! Io ti veggo impallidir! Un oggetto di terrore son per te? PAOLINA (da sé) Vorrei morir! SEVERO Il più lieto dei viventi, ah! Fui giungendo in quest'arene! E un olimpo di contenti, si, io sperai dal nostro imene! La mia gioia è volta in pianto, gronda sangue il core infranto, fu delirio la mia speme, d'egra mente un sogno fu! PAOLINA (da sé) Ei non vegga il pianto mio. Ah! le mie smanie non intenda ... Se pietoso in ciel v'è un Dio, ah! da me stessa mi difenda. Tutto, ah! tutto il primo ardore si ridesta nel mio core ... Ah! per me non abbia, ah! Un confine la virtù! Si, tutto il primo ardore, ecc. SEVERO Ah! fu delirio, si la mia speme, Si, d'egra mente un sogno fu! PAOLINA Ah! chi ti guida, incauto? SEVERO Mel chiedi? L'amor mio. PAOLINA Entrambi siam colpevoli, tu se prosegui, ed io se più t'ascolto. Involati, esci... SEVERO E potrei lasciarti? PAOLINA Lo devi. SEVERO Oh! cruda! Mai, no, tu non mi amasti! PAOLINA E leggere mi puoi nell'alma? Ah! non sai qual rio contrasto nell'alma provo? SEVERO Dunque m'ami? PAOLINA (da sé) Ahi misera! Che parlo! SEVERO Il vero intendo! Tu m'ami ancora? PAOLINA Io ... SEVERO Oh, dimmelo ... Oh, dimmelo ... PAOLINA (da sé) Strazio di morte orrendo! SEVERO Mira lo chieggo in lagrime ... Ed al tuo piè. Di' che m'ami ancora. (Poliuto e Callistene attraversando la scena in fondo) PAOLINA Quest'alma è troppo debole In così rio cimento! Fuggi, nol sai che perdere mi puote un sol momento? Ah! d'un rimorso orribile non far ch'io sparga il pianto. Lasciami, o crudo, gemere, ma di dolor soltanto. Pura, innocente lasciami spirar lontan de te, ecc. SEVERO No, vivi, esulta, o barbara, del tuo consorte al fianco. Disperdi, oblia d'un misero il sovvenir pur anco. Disperdi, sì, disperdi Il sovvenir pur anco ... Non io, non io dimentico sarò di te giammai. PAOLINA Pura, innocente lasciami Spirar lontan da te, ecc. SEVERO Ah! sì, per te, sì, avvamperò. (Paolina e Severo partono) (Poliuto entra, solo) POLIUTO Veleno è l'aura ch'io respiro! Indegna! Ella invitava il traditor ... Non mente, no, Callistene ... Io pure il io vidi! E un brando, e un pugnal non avea! Ma vivo ancor! Ma trema, trema, o coppia rea! (un cristiano entra) UN CRISTIANO Signor? POLIUTO Che vuoi? UN CRISTIANO Nearco ...Ah! signor! POLIUTO Ebben? UN CRISTIANO Di ceppi carco fu trascinato ... POLIUTO Ahi! dove? UN CRISTIANO Di Giove al tempio. POLIUTO Eterno Dio, che sento! In gran periglio stanno i fratelli Ed io! ed io! UN CRISTIANO Deh! Corri! (parte rapidamente) POLIUTO Cessa, fatal consiglio dell'ira! Il ciel mi schiude la via che tragge a sé! M'infiamma una virtude che pria in me non era! Sei tu, sei tu! Gran Dio! Sfolgorò divino raggio; Da' miei lumi è tolto il velo ... Voce santa come il cielo di perdono a me parlò! Obliato è già l'oltraggio; più vendetta il cor non chiede... Dio quest'anima mi diede, pura a Dio la renderò, ecc. (parte) Scena 2 (tempio di Giove. Callistene, Severo, Felice, Paolina, sacerdoti e popolo armenio) SACERDOTI Celeste un'aura pel tempio move! Al sacrifizio presiede Giove, Che il, giusto premia, e l'empio atterra, che può dai cardini sveller la terra, le stelle innumeri Strappare al ciel! DONNE Ver noi propizio abbassa i lumi, rettor del fulmine, primier de' numi: Tu dell'Armenia Veglia sui fati, qual padre tenero sui figli amati: proteggi un popolo a te fedel. CALLISTENE La tua possanza gli audaci colga seguaci stolti d'un falso nume, Oh! nume! Ah! Giove! CALLISTENE, DONNE Sia maledetto chi reca insulto del gran tonante al sacro culto. Muoia deserto, e fra tormenti, gli sia negata la tomba ancor, si, si, si, la polve iniqua sperdano i venti .... Di lui non resti che infamia e orror, ecc. CALLISTENE Magistrati, guerrieri, popolo, è surto alfin delle celesti vedette il giorno! Io l'affrettai, chiamando l'armi di Roma; tribunal migliore, a difendere il tempio, non v'ha del tempio istesso. (ad un cenno di Callistene si avanza Nearco) POPOLO È ver. CALLISTENE (indicando Nearco fra le guardie) Quest'empio è nemico degli Dei: securo avviso n'ebbi che aggiunse, nella scorsa notte, uno a tanti seguaci del suo vietato culto. (a Severo) Quel reo di morte, ch'ei discopra imponi. SEVERO L'accusa udisti? NEARCO E la confermo. SACERDOTI Estrema baldanza! PAOLINA (da sé) Il cor mi trema! SEVERO Il neofito appella. NEARCO Io? SEVERO SI, in nome di colui che tempra i fati dell'impero latino. NEARCO Ed io potrei tradire un mio fratello? Macchiar di tanta infamia potrei quest'alma? Inorridisco! il sangue chiedimi, Il sangue mio ...l'anima no, che l'anima è di Dio! SEVERO Taci? Entro il più nero carcere l'indegno trascinate, ecc. E fra ,tormenti orribili discopra il ver. (le guardie circondano Nearco, che muove intrepido per uscire. Entra, Poliuto.) POLIUTO Fermate! PAOLINA (da sé) Oh numi! POLIUTO Quel neofito da voi richiesto ... SEVERO Ebben? POLIUTO Son io. SACERDOTI Tu stesso! CALLISTENE Ah! perfido! PAOLINA Ho la morte in sen! CALLISTENE Tu? POLIUTO Io. FELICE Tu? POLIUTO Io stesso. SEVERO La sacrilega parola nel delubro ancor rimbomba ed il giorno non s'invola? E la folgore non piomba? (a Poliuto) Troncherà, si, supplizio infame di tua vita il nero stame! Pena eterna fra gli estinti, è serbata, iniquo, a te! PAOLINA (da sé) Qual preghiera al ciel rivolgo? Tutti irati son gli Dei! Nazareno, a te mi volgo; s'egli è ver che nume sei, tu soccorri il mio consorte, tu lo scampa dalla morte e gridar m'udrà la terra ch'altro Dio non, v'ha, no, altro Dio non v'ha per me.) POLIUTO (da sé) Dell'iniqua, del protervo, no, la vista io non sostengo! Dio, proteggi l'umil servo ... A morir per te qui vengo, ma gli affetti della terra sorgon feri a nuova guerra! Quel ardore che il sen m'infiamma tutto ardore del ciel non è!) NEARCO Non compiango la tua sorte, ma l'invidio, la desio, ecc. FELICE, CALLISTENE La sacrilega parola Nel delubro ancor rimbomba, ecc. SEVERO Sì, pena eterna, sì, fra gli estinti, sì, sì, a te, ecc. PAOLINA (da sé) Qual preghiera al ciel rivolgo? Tutti irati son gli dei! Nazareno, a te mi volgo; s'egli è ver che nume sei, tu soccorri il consorte, tu lo scampa dalla morte e gridar m'udrà la terra ch'altro Dio non v'ha per me, ecc. FELICE, SACERDOTI La sacrilega parola nel delubro ancor rimbomba, ed il giorno non s'invola? E la folgore non piomba? Troncherà supplizio infame di tua vita il nero stame pena eterna fra gli estinti è serbata, iniquo, a te, ecc. NEARCO Sulla terra oltraggi e morte, gloria e vita in grembo á Dio! La tua lingua ed il tuo core porgan laudi al Creator; al Creator, gloria al Creator, al Creator, ecc. Già de'martiri la palma s'apparecchia in ciel per te! SEVERO Pena eterna fra gli estinti, eterna, È serbata, iniquo, a te, ecc. POLIUTO Ma gli affetti della terra Sorgon feri a nuova guerra! Questo ardor che il sen m'infiamma Tutto ardor del ciel non è, ecc. SEVERO Alla morte lo serbate. (Le guardie si avanza per impadronirsi di Poliuto) PAOLINA No, crudeli ... no, crudeli ... SACERDOTI E che pretendi? CALLISTENE S'obbedisca. PAOLINA Ah! crudeli v'arrestate! Padre, ah! padre ... SEVERO A morte. PAOLINA ... lo difendi! POPOLO A morte. PAOLINA Lo difendi ... FELICE Egli è reo. PAOLINA Ah! padre! POLIUTO Donna, cessa. DONNE, SACERDOTI A morte, a morte. NEARCO Gloria a Dio. PAOLINA (a Callistene) Deh! Tu ... ah! tu ... Non trovo la parola; forza ignota mi respinge! (prostrandosi a Severo) CALLISTENE Che pretendi? PAOLINA Il duol ch'io provo ... SEVERO Che! PAOLINA ... la mia smania ... SEVERO ... gemente ... PAOLINA .. il duolo ... SEVERO ... a' piedi miei! PAOLINA ... il cor ti scuota. SEVERO Ah! PAOLINA Qui morrò, se a me tu nieghi la sua vita ... SEVERO Ed io potrei? POLIUTO Tu, per me, costui tu preghi! ecc. Empia! PAOLINA Sposo! POLIUTO Il fui PAOLINA Che parli? POLIUTO Empia! PAOLINA Ah! nol sono. POLIUTO Empia! PAOLINA Ah! sposo mio! POLIUTO Sciolgo, esecro il nodo infame onde un giorno a te m'ha stretto, questo dio bugiardo, infame ... TUTTI Ah! POLIUTO Le tue colpe un Dio verace, scellerata, punirà! Tu? Ah! va ... CALLISTENE SACERDOTI Alle fiere il reo, l'audace, ecc. NEARCO Gloria a Dio! FELICE Giusto cielo ... PAOLINA Ah! che facesti! innocente io sono ... SEVERO Ed io dovrò? PAOLINA Sposo! POLIUTO Va ... SEVERO Ah! PAOLINA Sposo! Sposo! POLIUTO Va. Lasciami in pace morire omai. Solo rimembra quanto t'amai. Nel ciel, che m'apre un Dio clemente, mi fia d'ogni altra gioia maggior ... PAOLINA No, gl'infelici non hanno un Dio! È sol mia colpa il destino mio! Ah! se alcun di voi pietà conosce, mi vibri un ferro in mezzo al cor, ecc. POLIUTO Un Dio clemente, ecc. SEVERO Sparger quel sangue m'è dato in breve ... Ella abborrirmi, fuggir mi deve! E ognor funesto, non cangia tempre il mio destino persecutor, ecc. No, no, me sventurato! Son io per sempre morto all'amor. SACERDOTI Sia maledetto chi reca insulto del gran Tonante al sacro culto. Muoia deserto e muoia fra tormenti, gli sia negata la tomba ancor, ecc. NEARCO Tu quella mente, gran Dio, consiglia, tu di costanza arma quel cor, ecc. FELICE Fra queste braccia ricovra, o figlia, a te rimane un padre ancor, fra le mie braccia ricovra, o figlia, ancor ti resta un genitor, ecc. CALLISTENE Sacerdoti! Littori! POLIUTO, PAOLINA Ah! SACERDOTI, DONNE Sia maledetto chi reca insulto del gran Tonante al sacro culto. Muoia deserto e muoia fra tormenti, gli sia negata la tomba ancor. La polve iniqua sperdano i venti ... Di lui non resti che infamia e orror, ecc. (Poliuto e Nearco partono fra le guardie) ATTO III (Il Martirio) Scena 1 (Bosco sacro) SACERDOTI Ecco il sommo Pontefice. (Callistene entra) CALLISTENE S'avanza l'ora tremenda del supplizio, ed una la vittima non fia! SACERDOTI Come? CALLISTENE L'esempio di Poliuto altri. seguir, cui morte pel nuovo Dio non atterrisce. SACERDOTI Oh stolti! CALLISTENE Il suo dolore, e l'onta, nel domestico tetto, Felice asconde... Ma l a figlia corse del proconsole al piè! SACERDOTI Dubito. forse... CALLISTENE È debil sempre alma schiava d'amor. Cauti nel volgo disseminarci fia prudenza. E viva tener la brama, che già ferve in esso, dell'imminente strage; la plebe vana è per sè, ma quando la tratta il saggio, è formidabil brando! Alimento alla fiamma si porga, tal che incendio vorace ne sorga; Il poter degli altari che langue Col terror afforziamo, col sangue: ed agl'occhi del mondo insensato L'util nostro, util sembri del ciel. Ed agl'occhi del mondo insensato, ecc. SACERDOTI Ben t'avvisi! All'intento bramato la vendetta de' numi sia vel. SACERDOTI Si, si. CALLISTENE, SACERDOTI Alimento alla fiamma si porga, ecc. (partono) Scena 2 (Prigione del Circo) POLIUTO Donna! Malvagio! Vision gradita! Bella, e di sol vestita, qual puro, incesto degli altari, al ciel salia la sposa, e il ciel schiudeasi, e voce n'uscia soave: alla virtude onor! Ed innocente ella saria? Chi giunge! (entra Paolina) PAOLINA La tua sposa infelice, ma non rea di spergiuro... Ah! son contati gl'istanti! Odimi. È vero, prima d'esser consorte, amai Severo, lo piansi estinto... Dalla tomba uscito egli a me riede: difesa ebbi virtù nel periglioso incontro... Pugnai, ma vinsi. POLIUTO E fra paterni lari nol trasse un cenno tuo? PAOLINA Che parli! Ah! d'onde si rio sospetto? POLIUTO Callistene PAOLINA Or basti, D'esecrabil fiamma Arde colui per la tua sposa. POLIUTO Cielo! Creder poss'io tanta perfidia? PAOLINA Lo giuro... E qual nume tu vuoi del giuramento vindice al par , che testimone imploro? POLIUTO (piangendo) Questo pianto favelli! Or pago io moro! PAOLINA No, tu non morrai. POLIUTO Che dici! PAOLINA Le provocate, ultrici folgori, ancor sospende chi può. Rieri all'antico, al ricusato culto dei numi, e la tua vita è salva. POLIUTO Ma l'anima perduta! PAOLINA Oh sposo mio... POLIUTO Taci... PAOLINA No... POLIUTO Vanne... PAOLINA A' piedi tuoi son io... Ah! fuggi da morte orribil cotanto. All'alma ti giunga l'acerbo mio pianto... Lo sparge là, piena d'immenso dolore. E pianto d'un core squarciato per te. Ah! fuggi da morte, ecc. POLIUTO Lasciando la terra il giusto non muore; nel cielo rinasce a vita migliore. Ma cessa...ma tergi l'amaro tuo pianto; quel duolo soltanto è morte per me, ecc. PAOLINA Coraggio inaudito! Un fulgido lume sul ciglio mi striscia E l'ombre dirada! Spirarti que' sensi non puote che un Dio! Lo credo, l'adoro... POLIUTO Che parli!...oseresti? PAOLINA Sfidar la tua sorte. POLIUTO Un orrido gelo mi piomba nel cor! PAOLINA Al circo si vada. POLIUTO A sposo che t'ama puoi chieder la morte? PAOLINA Il giusto rinasce a vita migliore. POLIUTO La terra i suoi beni a me t'appresta. PAOLINA D'eterna esultanza è sede l'empiro POLIUTO Non temi lo strazio? PAOLINA No POLIUTO Dell'ora funesta? PAOLINA No; Iddio con la fede ci dà la costanza. POLIUTO La grazia nell'alma ti scende! (la pone in ginocchio, e stende la destra sul capo) La via di salute fu schiusa per te. (la rialza) O Dio! insieme si muoia... Un premio ne attende, laddove possanza di tempo no è! PAOLINA Ah! Il suon dell'arpe angeliche intorno a me già sento! La luce veggo splendere di cento soli e cento! Di me non ho che l'anima! Già son del nume al piè! PAOLINA, POLIUTO Ah! Eternamente vivere m'è dato in ciel con te, ecc. Sì, sì, con te , ecc. (Si aprono le porte; vedesi l'anfiteatro rigurgitante d'immenso popolo. Severo, Callistene, altri sacerdoti, ed alcune guardie entrano nella prigione) POPOLO Alle fiere chi oltraggia gli Dei... Alle fiere, alle fiere! Fia punito l'orrendo misfatto, ecc. SEVERO (a Poliuto) Fra la vita e la morte ancor sei. Scegli. POLIUTO Morte. SEVERO (alle guardie) Nel circo sia tratto. PAOLINA Il lo seguo SEVERO Che! PAOLINA Mertata ho la pena... Del suo nume la fede abbracciai. SEVERO, CALLISTENE, SACERDOTI Tu! PAOLINA Sì, lo giuro SEVERO Che? Tu! SACERDOTI All'arena, all'arena CALLISTENE Ella mora. SEVERO No, crudeli, giammai... CALLISTENE A difender le colpe venisti, o gli altari? SEVERO Un istante concedi! Deh! Ti cangia... PAOLINA Giammai! SEVERO Se ancora persisti, guai! PAOLINA Iddio con la fede ci dà la costanza. SEVERO Ah! deh! cangia... POLIUTO Oh! sposa mia! SEVERO ...se persisti! CALLISTENE Proconsole SEVERO Ah! cedi... No, d'amor non favello gli accenti, non domando pietade per me, no... Ma tu sei figlia: del padre sovvienti... No, no, non chiedo che vivi per me, no, del padre sovvienti... PAOLINA Ah! SEVERO ...del padre tuo... ah! se muori, egli muore con te! PAOLINA Dio! SEVERO ...no, d'amor non ti favello... POLIUTO Sposa! SEVERO Sol del padre ti rammenta... Ah! tuo padre morirà... PAOLINA, POLIUTO Ah! insieme si muoia, un premio en attende laddove possanza di tempo non è, ecc. SACERDOTI Ai numi spergiura, morir della de', sì, ecc. SEVERO Ah! deh cedi, ah!, per tuo padre, cedi ah! sì. Ah! d'amor non favello, no! chiedo per me, no, no, ma tuo padre se muro... ecc. CALLISTENE È spergiura, morire ella de', ecc. SEVERO ...del padre sovvienti che muore per te... PAOLINA, POLIUTO No, no, non è. SEVERO Non parlo per me, ma del padre sovvienti... PAOLINA A pregar vado in cielo per lui... Per te. POLIUTO ... non è. SEVERO ...per te. CALLISTENE ...si, de'. Più s'indugia? SEVERO Dunque? PAOLINA (accennando Callistene) Costui, aborrisco, e detesto i suoi numi CALLISTENE Empia donna! POLIUTO Oh! mia sposa! SACERDOTI Che orror! PAOLINA Sì, detesto i tuoi numi. SEVERO Giorno funesto! Giorno funesto! Ah no! SACERDOTI, CALLISTENE Ah! né gettata alla belve fu ancor, Ancor, ancor? CALLISTENE Ecco il segnal! A morte! CRISTIANI Signor, a te sia gloria! POLIUTO Odi i fratelli. CRISTIANI A te sia gloria POLIUTO A trionfar si vada! CRISTIANI Lieti moriamo per te! CALLISTENE Su voi, perversi cada, sì, cada l'infamia. SACERDOTI Cada l'infamia. POLIUTO No... PAOLINA, POLIUTO Il suon dell'arpe angeliche d'intorno a me già sento! La luce io veggo splendere di cento soli e cento! Di me, non ho che l'anima, già son del nume al piè'! Eternamente vivere m'è dato in ciel con te, insiem con te, ah sì, in ciel con te, ecc. CALLISTENE, POPOLO SACERDOTI Sia maledetto chi reca insulto del gran Tonante al sacro, culto. Muoia deserto e fra tormenti gli sia negata la tomba ancor, ecc. SEVERO Giove crudel, famelico di sangue e di vendetta, ancor vi son colpevoli, punirli a te s'aspetta; la donna rea, sacrilega, sì, adoro più di te, ecc. SACERDOTI All'arena! ecc. Il vostro Dio dov'è? All'arena! Andiam, ecc. SEVERO Per l'ultima volta, io ti prego per tuo padre... PAOLINA Sposo... PAOLINA, POLIUTO Andiamo SEVERO Ah! de io vivrò? CALLISTENE Oh gioia! CRISTIANI Andiam... SACERDOTI Morte! FINE DE L'OPERA
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