libretto di Francesco Maria Piave musica di Giuseppe Verdi Personaggi: Duncano Re di Scozia Macbeth, generale dell'esercito del Re Baritono Banco, generale dell'esercito del Re Basso Lady Macbeth, moglie del Re Soprano Dama di Lady Macbeth Mezzosoprano Macduff,nobile scozzese,signore di Fiff Tenore Malcolm,figlio di Duncano Tenore Fleanzio, figlio di Banco Medico Basso Domestico di Macbeth Basso Sicario Basso Araldo Basso Ecate, Dea della notte ATTO PRIMO SCENA PRIMA Bosco Tre crocchi di streghe appariscono l'un dopo l'altro fra lampi e tuoni. I. Che faceste? dite su! II. Ho sgozzato un verro. E tu? III. M'è frullata nel pensier La mogliera di un nocchier: Al dimon la mi cacciò... Ma lo sposo che salpò Col suo legno affogherò. I. Un rovaio ti darò... II. I marosi leverò... III. Per le secche lo trarrò. (odesi un tamburo.) Tutte Un tamburo! Che sarà? Vien Macbetto. Eccolo qua! (si confondono insieme e intrecciano una ridda) Le sorelle vagabonde van per l'aria, van sull'onde, Sanno un circolo intrecciar Che comprende e terra e mar. SCENA SECONDA Macbeth e Banco. Le precedenti. Macbeth Giorno non vidi mai si fiero e bello! Banco Nè tanto glorioso! Macbeth (S'avvede delle streghe.) Oh, chi saranno costor? Banco Chi siete voi? Di questo mondo O d'altra regione? Dirvi donne vorrei,ma lo mi vieta Quella sordida barba. Macbeth Or via, parlate! Streghe (in tono profetico) I. Salve, o Macbetto, di Glamis sire! II. Salve, o Macbetto, di Caudor sire! III. Salve, o Macbetto, di Scozia re! (Macbeth trema.) Banco (a Macbeth sottovoce) Tremar vi fanno così lieti auguri? (alle streghe) Favellate a me pur, se non v'è scuro, Creature fantastiche, il futuro. Streghe I. Salve! II. Salve! III. Salve! I. Men sarai di Macbetto eppur maggiore! II. Non quanto lui, ma più di lui felice! III. Non re, ma di monarchi genitore! Tutte Macbetto e Banco vivano! Banco e Macbetto vivano! (spariscono) Macbeth Vanir... (pensieroso) Saranno i figli tuoi sovrani. Banco E tu re pria di loro. Banco - Macbeth Accenti arcani! SCENA TERZA Messaggeri del Re. I precedenti. Messaggeri Pro Macbetto! il tuo signore Sir t'elesse di Caudore. Macbeth Ma quel sire ancor vi regge! Messaggeri No! percosso dalla legge Sotto il ceppo egli spirò. Banco (con racapriccio) (Ah, l'inferno il ver parlò!) Macbeth (fra sè sottovoce, quasi con ispavento) Due vaticini compiuti or sono... Mi si promette dal terzo un trono... Ma perchè sento rizzarmi il crine? Pensier di sangue, d'onde sei nato?... Alla corona che m'offre il fato La man rapace non alzerò. Banco (fra sè) Oh, come s'empie costui d'orgoglio, Nella speranza di un regio soglio! Ma spesso l'empio Spirto d'averno Parla, e c'inganna, veraci detti, E ne abbandona poi maledetti Su quell'abisso che ci scavò. Messaggeri (Perchè si freddo n'udì Macbetto? perchè l'aspetto non serenò?) (tutti partono) SCENA QUARTA Le streghe ritornano. S'allontanarono! - N'accozzeremo Quando di fulmini - lo scroscio udremo. S'allontanarono, - fuggiam!... s'attenda Le sorti a compiere - nella tregenda. Macbetto ridere - vedrem colà, E il nostro oracolo - gli parlerà. Fuggiam, fuggiam! (Partono) SCENA QUINTA Atrio nel castello di Macbeth che mette in altre stanze. Lady Macbeth leggendo una lettera. "Nel dì della vittoria io le incontrai... "Stupito io n'era per le udite cose; "Quando i nunzi del Re mi salutaro "Sir di Caudore, vaticinio uscito "Dalle veggenti stesse "Che predissero un serto al capo mio. "Racchiudi in cor questo segreto. Addio. Ambizioso spirto Tu sei Macbetto... Alla grandezza aneli, Ma sarai tu malvagio? Pien di misfatti È il calle Della potenza, e mal per lui che il piede Dubitoso vi pone, e retrocede! Vieni t'affretta! Accendere Ti vo' quel freddo core! L'audace impresa a compiere Io ti darò valore; Di Scozia a te promettono Le profetesse il trono... Che tardi? Accetta il dono, Ascendivi a regnar. SCENA SESTA Un servo e la precedente. Servo Al cader della sera il Re qui giunge. Lady Che di'? Macbetto È seco? Servo Ei l'accompagna. La nuova, o donna, è certa. Lady Trovi accoglienza quale un re si merta. (Il servo parte) SCENA SETTIMA Lady Macbeth sola. Duncano sarà qui?...qui? qui la notte?... Or tutti sorgete, - ministri infernali, Che al sangue incorate,- spingete i mortali! Tu, notte, ne avvolgi - di tenebre immota; Qual petto percota - non vegga il pugnal. SCENA OTTAVA Macbeth e la precedente. Macbeth Oh donna mia! Lady Caudore! Macbeth Fra poco il re vedrai. Lady E partirà? Macbeth Domani. Lady Mai non ci rechi il sole un tal domani. Macbeth Che parli? Lady E non intendi?... Macbeth Inendo, intendo! Lady Or bene? Macbeth E se fallisse il colpo? Lady Non fallirà... se tu non tremi, (Odonsi lieti suoni che a poco a poco si accostano.) Il Re! Lieto or lo vieni ad incontrar con me. (Partono) SCENA NONA Musica villereccia, la quale avanzandosi a poco a poco annuncia l'arrivo del Re. Egli trapassa accompagnato da Banco, Macduff, Malcolm, Macbeth, Lady Macbeth e seguito. SCENA DECIMA Macbeth e un servo Macbeth Sappia la sposa mia che, pronta appena La mia tazza notturna, Vo' che un tocco di squilla a me lo avvisi. (Il servo parte.) SCENA UNDICESIMA Macbeth solo. Mi si affaccia un pugnal! L'elsa a me volta? Se larva non dei tu, ch'io ti brandisca... Mi sfuggi... eppur ti veggo! A me precorri Sul conuso cammin che nella mente Di seguir disegnava!... Orrenda imago! Solco sanguigno la tua lama irriga!... Ma nulla esiste ancor. Il sol cruento Mio pensier la dà forma, e come vera Mi presenta allo sguardo una chimera. Sulla metà del mondo Or morta è la natura; or l'assasino Come fantasma per l'ombre si striscia, Or consuman le streghe i lor misteri, Immobil terra! a passi miei sta muta... (Odesi un tocco di campana.) E' deciso... quel bronzo, ecco, m'invita! Non udirlo, Duncano! E' squillo eterno Che nel cielo ti chiama o nell'inferno. (Entra nelle stanze del Re.) SCENA DODICESIMA Lady Macbeth. Lady Regna il sonno su tutti... Oh, qual lamento! Risponde il gufo al suo lugubre addio! Macbeth (di dentro) Chi v'ha? Lady Ch'ei fosse di letargo uscito Pria del colpo mortal? SCENA TREDICESIMA La precedente, Macbeth stravolto con un pugnale in mano. Macbeth Tutto è finito! (Si avvicina a Lady e le dice sottovoce:) Fatal mia donna! un murmure, Com'io non intendesti? Lady Del gufo udii lo stridere... Testè che mai dicesti? Macbeth Io? Lady Dianzi udirti parvemi. Macbeth Mentre io scendea? Lady Si! si! Macbeth Di! nella stanza attigua Chi dorme? Lady Il regal figlio... Macbeth (guardandosi le mani) O vista, o vista orribile! Lady Storna da questo il ciglio... Macbeth Nel sonno udii che oravano I cortigiani, e: Dio Sempre ne assista, ei dissero; Amen dir volli anch'io, Ma la parola indocile Gelò sui labbri miei. Lady Follie! Macbeth Perchè ripetere Quell'Amen non potei? Lady Follie, follie che sperdono I primi rai del dì. Macbeth Allora questa voce m'intesi nel petto: Avrai per guanciali sol vepri, o Macbetto! Il sonno per sempre, Glamis, uccidesti! Non v'è che vigilia, Caudore , per te! Lady Ma dimmi, altra voce non parti d'udire? Sei vano, o Macbetto, ma privo d'ardire: Glamis, a mezz'opra vacilli, t'arresti, Fanciul vanitoso, Caudore, tu se'. Macbeth Vendetta! tuonarmi com'angeli d'ira, Udrò di Duncano le sante virtù. Lady (Quell'animo trema, combatte, delira... Chi mai lo direbbe l'invitto che fu?) (a Macbeth) Il pugnal là riportate... Le sue guardie insanguinate... Che l'accusa in lor ricada. Macbeth Io colà?... non posso entrar! Lady Dammi il ferro. (Strappa dalle mani di Macbeth il pugnale, ed entra nelle stanze del Re.) SCENA QUATTORDICESIMA Macbeth solo (Bussano forte alla porta del castello) Macbeth Ogni rumore mi spaventa! (Si guarda le mani.) Oh! questa mano! Non potrebbe l'Oceano Queste mani a me lavar! SCENA QUINDICESIMA Lady Macbeth e il precedente. Lady (rientrando) Ve'! le mani ho lorde anch'io; Poco spruzzo, e monde son. L'opra anch'essa andrà in oblio... (Battono di nuovo) Macbeth Odi tu? raddoppia il suon! Lady Vieni altrove! ogni sospetto Rimoviam dall'uccisor; Torna in te! fa cor, Macbetto! Non ti vinca un vil timor. Macbeth Oh, potessi il mio delitto Dalla mente cancellar! Deh, sapessi, o Re trafitto, L'alto sonno a te spezzar! (Parte tradcinato da Lady.) SCENA SEDICESIMA Macduff e Banco Macduff Di destarlo per tempo il Re m'impose: E di già tarda è l'ora. Qui m'attendete, o Banco. (Entra nella stanza del Re.) SCENA DICIASSETTESIMA Banco solo. Oh, qual orrenda notte! Per l'aer cieco lamentose voci, Voci s'udian di morte. Gemea cupo l'augel de' tristi auguri, E della terra si sentì il tremore... SCENA DICIOTTESIMA Macduff e Banco. Macduff (agitatissimo) Orrore! orrore! orrore! Banco Che avvenne mai? Macduff (affannoso) Là dentro Contemplate voi stesso... io dir nol posso! (Banco entra precipitoso nella stanza del Re) Correte!... olà!... Tutti accorrete! tutti! Oh delitto! oh delitto! oh tradimento! SCENA DICIANNOVESIMA Macbeth, Lady Macbeth, Malcolm, Macduff, Banco, Dama di Lady, Servi. Lady Macbeth Qual subito scompiglio! Banco (Esce spaventato) Oh noi perduti! Tutti Che fu? parlate! che seguì di strano? Banco (con orrore) E' morto assassinato il Re Duncano! (Stupore universale.) Tutti Schiudi, inferno, la bocca ed inghiotti Nel tuo grembo l'intero creato; Sull'ignoto assassino esecrato Le tue fiamme discendano, o Ciel. O gran Dio, che ne' cuori penetri, Tu ne assisti, in te solo fidiamo; Da te lume, consiglio cerchiamo A squarciar delle tenebre il vel! L'ira tua formidabile e pronta Colga l'empio, o fatal punitor; E vi stampi sul volto l'impronta Che stampasti sul primo uccisor. FINE DEL PRIMO ATTO ATTO SECONDO SCENA PRIMA Stanza nel castello. Macbeth pensoso, seguito da Lady Macbeth. Lady Perchè mi sfuggi, e fiso Ognor ti veggo in un pensier profondo? Il fatto è irreparabile! Veraci Parlar le maliarde, e re tu sei. Il figlio di Duncan, per l'improvvisa Sua fuga in Inghilterra, Parricida fu detto, e vuoto il soglio A te lasciò. Macbeth Ma le spirtali donne Banco padre di regi han profetato... Dunque i suoi figli regneran? Duncano Per costor sarà spento? Lady Egli e suo figlio vivono, è ver... Macbeth Ma vita immortale non hanno... Lady Ah si, non l'hanno! Macbeth Forz'è che scorra un altro sangue, o donna! Lady Dove? Quando? Macbeth Al venir di questa notte. Lady Immoto sarai tu nel tuo disegno? Macbeth Banco! l'eternità t'apre il suo regno... (Parte precipitoso.) SCENA SECONDA Lady sola. La luce langue, il faro spegnesi Ch'eterno corre per gli ampi cieli! Notte desiata provvida veli La man colpevole che ferirà. Nuovo delitto! E' necessario! Compiersi debbe l'opra fatale. Ai trapassati regnar non cale; A loro un requiem, l'eternità. (con trasporto) O voluttà del soglio! O scettro, alfin sei mio! Ogni mortal desio Tace e s'acqueta in te. Cadrà fra poco esanime Chi fu predetto re. SCENA TERZA Parco. In lontananza il castello di Macbeth. Coro di sicari I. Chi v'impose unirvi a noi? II. Fu Macbetto. I. Ed a che far? II. Deggiam Banco trucidar. I. Quando?... Dove?... II. Insiem con voi. Con suo figlio ei qui verrà. I. Rimanete, or bene sta. Tutti Sparve il sol... la notte or regni Scellerata, - insanguinata. Cieca notte, affretta e spegni Ogni lume in terra e in ciel. L'ora è presso!... or n'occultiamo, Nel silenzio lo aspettiamo. Trema, o Banco! - nel tuo fianco Sta la punta del coltel! (Partono.) SCENA QUARTA Banco e Fleanzio. Banco Studia il passo, o mio figlio... usciam da queste tenebre...un senso ignoto Nascer mi sento il petto, Pien di tristo presagio e di sospetto. Come dal ciel precipita L'ombra più sempre oscura! In notte ugual trafissero Duncano, il mio signor. Mille affannose immagini M'annunciano sventura, E il mio pensiero ingombrano Di larve e di terror. (Si perdono nel parco.) (Voce di Banco entro la scena:) Ohimè!...Fuggi, mio figlio!...oh tradimento! (Fleanzio attraversa la scena inseguito da un sicario) SCENA QUINTA Magnifica sala. Mensa imbandita. Macbeth, Lady Macbeth, Macduff, Dama di Lady Macbeth, Dame e Cavalieri. Coro Salve, o Re! Macbeth Voi pur salvete, nobilissimi signori. Coro Salve, o donna! Lady Ricevete la merce' dei vostri onori. Macbeth Prenda ciascun l'orrevole Seggio al suo grado eletto. Pago son io d'accogliere Tali ospiti a banchetto. La mia consorte assidasi Nel trono a lei sortito, Ma pria le piaccia un brindisi Sciogliere, a vostr'onor. Lady Al tuo regale invito Son pronta, o mio signor. Coro E tu ne udrai rispondere Come ci detta il cor. Lady Si colmi il calice Di vino eletto; Nasca il diletto, Muoia il dolor. Da noi s'involino Gli odi e gli sdegni, Folleggi e regni Qui solo amor. Giustiamo il balsamo D'ogni ferita, Che nova vita Ridona al cor. Cacciam le torbide Cure dal petto; Nasca il diletto, Muoia il dolor. Tutti (Ripetono.) SCENA SESTA I precedenti. Un Sicario si affaccia ad un uscio laterale. Macbeth gli si fa presso. Macbeth (sottovoce) Tu di sangue hai brutto il volto. Sicario E' di Banco. Macbeth Il vero ascolto? Sicario Si. Macbeth Ma il figlio? Sicario Ne sfuggì! Macbeth Cielo!... e Banco? Sicario Egli morì (Macbeth fa cenno al Sicario,che parte.) SCENA SETTIMA I precedenti, meno il Sicario. Lady (avvicinandosi a Macbeth) Che ti scosta, o re mio sposo, Dalla gioia del banchetto?... Macbeth Banco falla! il valoroso Chiuderebbe io serto eletto A quant'avvi di più degno Nell'intero nostro regno. Lady Venir disse, e ci mancò. Macbeth In sua vece io sederò. (Macbeth va per sedere. Lo spettro di Banco, veduto solo da lui, ne occupa il posto.) Di voi chi ciò fece? Tutti Che parli? Macbeth (allo spettro) Non dirmi, non dirmi ch'io fossi!... Le ciocche cruente non scuotermi incontro... Tutti (sorgono) Macbetto è soffrente! Partiamo... Lady Restate!... Gli è morbo fugace... (piano a Macbeth) E un uomo voi siete? Macbeth Lo sono, ed audace S'io guardo tal cosa che al dimone istesso Porrebbe spavento...là...là...nol ravvisi? (allo spettro) Oh, poi che le chiome scrollar t'è concesso, Favella! il sepolcro può render gli uccisi? (L'Ombra sparisce.) Lady (piano a Macbeth) Voi siete demente! Macbeth Quest'occhi l'han visto... Lady (forte) Sedete, o mio sposo! Ogni ospite è tristo. Svegliate la gioia! Macbeth Ciascun mi perdoni: Il brindisi lieto di nuovo risuoni, Nè Banco obliate, che lungi è tuttor. Lady Si colmi il calice Di vino eletto; Nasca il diletto, Muoia il dolor. Da noi s'involino Gli odi e gli sdegni, Folleggi e regni Qui solo amor. Giustiamo il balsamo D'ogni ferita, Che nova vita Ridona al cor. Vuotiam per l'inclito Banco i bicchieri! Fior de' guerrieri, Di Scozia onor. Tutti (ripetono) (Riappare lo spettro.) Macbeth (spaventato) Va, spirto d'abisso!... Spalanca una fossa, O terra l'ingoia... Fiammeggian quell'ossa! Quel sangue fumante mi sbalza nel volto! Quel guardo a me volto - trafiggemi il cor! Tutti Sventura! terrore! Macbeth Quant'altri io pur oso! Diventa pur tigre, leon minaccioso... M'abbanca... Macbetto tremar non vedrai, Conoscer potrai - s'io provi timor... Ma fuggi! deh, fuggi, fantasma tremendo! (L'Ombra sparisce.) La vita riprendo! Lady (piano a Macbeth) (Vergogna, signor!) Macbeth Sangue a me quell'ombra chiede E l'avrà, l'avrà, lo giuro! Il velame del futuro Alle streghe squarcierò. Lady (a Macbeth) Spirto imbelle! il tuo spavento Vane larve t'ha creato. Il delitto è consumato: Chi morì tornar non può. Macduff Biechi arcani!... s'abbandoni Questa terra: oe ch'ella è retta Da una mano maledetta Viver solo il reo vi può. Tutti Biechi arcani! sgomentato Da fantasmi egli ha parlato! Uno speco di ladroni Questa terra diventò. FINE DEL SECONDO ATTO TERZO ATTO SCENA PRIMA Un'oscura caverna. Nel mezzo una caldaia che bolle. Tuoni e lampi. Streghe I. Tre volte miagola la gatta in fregola. II. Tre volte l'upupa lamenta ed ulula. III. Tre volte l'istrice guaisce al vento. Tutte Questo è il momento. Su via! sollecite giriam la pentola, Mesciamvi in circolo possenti intingoli: Sirocchie, all'opera! l'acqua già fuma, Crepita e spuma. (gettando nella caldaia) I. Tu, rospo venefico Che suggi l'aconito, Tu, vepre, tu, radica Sbarbata al crepuscolo Va', cuoci e gorgoglia Nel vaso infernal. II. Tu, lingua di vipera, Tu, pelo di nottola, Tu, sangue di scimmia, Tu, dente di bottolo, Va', bolli e t'avvoltola Nel brodo infernal. III. Tu, dito d'un pargolo Strozzato nel nascere. Tu, labbro d'un Tartaro, Tu, cuor d'un eretico, Va'dentro, e consolida La polta infernal. Tutte (danzando intorno) E voi, Spirti Negri e candidi, Rossi e ceruli, Rimescete! Voi che mescere Ben sapete, Rimescete! Rimescete! SCENA SECONDA Macbeth e le precedenti. Macbeth (sull'ingresso, parlando ad alcuno de'suoi) Finchè appelli, silenti m'attendete. (Si avanza verso le Streghe.) Che fate voi, misteriose donne? Streghe (con solennità) Un'opra senza nome. Macbeth Per quest'opra infernal io vi scongiuro! Ch'io sappia il mio destin, se cielo e terra Dovessero innovar l'antica guerra. Streghe Dalle incognite Posse udire lo vuoi, Cui ministre obbediam, ovver da noi? Macbeth Evocatele pur, se del futuro Mi possono chiarir l'enigma oscuro. Streghe Dalle basse e dall'alte regioni, Spirti erranti, salite, scendete! (Scoppia un fulmine e sorge da terra un capo coperto d'elmo.) Macbeth Dimmi, o spirto... Streghe T'ha letto nel cuore; Taci, e n'odi le voci segrete. Apparizione O Macbetto! Macbetto! Macbetto! Da Macduff ti guarda prudente. Macbeth Tu m'afforzi l'ascolto sospetto! Solo un motto... (L'apparizione sparisce.) Streghe Richieste non vuole. Ecco un altro di lui più possente. (Tuono: apparisce un fanciullo insanguinato) Taci, e n'odi le occulte parole. Apparizione O Macbetto! Macbetto! Macbetto! Esser puoi sanguinario, feroce: Nessun nato di donna ti nuoce. (Sparisce.) Macbeth O Macduffo, tua vita perdono... (feroce) No!... morrai! sul regale mio petto Doppio usbergo sarà la tua morte! (Tuoni e lampi: sorge un fanciullo coronato che porta un arboscello.) Ma che avvisa quel lampo, quel tuono?... Un fanciullo col serto dei Re! Streghe Taci, ed odi. Apparizione Sta d'animo forte: Glorioso, invincibil sarai Fin che il bosco di Birna vedrai Ravviarsi, e venir con te. (Sparisce) Macbeth Lieto augurio! Per magica possa Selva alcuna giammai non fu mossa. (alle Streghe) Or mi dite: salire al mio soglio La progenie di Banco dovrà? Streghe Non cercarlo! Macbeth Lo voglio! lo voglio, o su di voi la mia spada cadrà! (La caldaia cala sotterra.) La caldaia è sparita! perchè? (suono sotterraneo di cornamusa) Qual concento! Parlate! Che v'è? Streghe I. Apparite! II. Apparite! III. Apparite! Tutte Poi qual nebbia di nuovo sparite. (Otto Re passano l'uno dopo l'altro. Da ultimo viene Banco con uno specchio in mano.) Macbeth (al primo) Fuggi, regal fantasima, Che Banco a me rammenti! La tua corona è folgore, Gli occhi mi fai roventi! (al secondo) Via, spaventosa immagine, Che il crin di bende hai cinto! (agli altri) Ed altri ancor ne sorgono?... Un terzo?... un quarto?... un quinto? O mio terror!... dell'ultimo Splende uno specchio in mano. E nuovi Re s'attergano Dentro al cristallo arcano... E'Banco, ahi, vista orribile! Ridendo a me li addita? Muori, fatal progenie! (Trae la spada, s'avventa sugli spettri, poi s'arresta.) Ah, che non hai tu vita! (alle Streghe) Vivran costor? Streghe Vivranno. Macbeth Oh me perduto! (Perde i sensi.) Streghe Ei svenne!... Aerei spirti, Ridonate la mente al Re svenuto! SCENA TERZA Scendono gli spirti, e mentre danzano intorno a Macbeth, le Streghe cantano il seguente Coro Ondine e Silfidi Dall'ali candide, Su quella pallida Fronte spirate. Tessete il vortice Carole armoniche, E sensi ed anima Gli confortate. (Spirti e Streghe spariscono.) SCENA QUARTA Lady Macbeth, Macbeth e Araldo. Macbeth Ove son io?... fuggiro!...Oh, sia ne secoli Maledetta quest'ora in sempiterno! Araldo La regina Macbeth (Che?) Lady (entrando) Vi trovo alfin! Che fate? Macbeth Ancora le streghe interrogai. Lady E disser? Macbeth Da Macduffo ti guarda. Lady Segui. Macbeth Te non ucciderà nato da donna. Lady Segui. Macbeth Invitto sarai finchè la selva Di Birna contro te non mova. Lady Segui. Macbeth Ma pur di Banco apparvemi la stirpe... E regnerà! Lady Menzogna! Morte e sterminio sull'iniqua razza! Macbeth Si morte! Di Macduffo arda la rocca! Perano moglie e prole! Lady Di Banco il figlio di rinvenga, e muoia! Macbeth Tutto il sangue si sperda a noi nemico! Lady Or riconosco il tuo coraggio antico. a due Ora di morte e di vendetta, Tuona, rimbomba per l'orbe intero, Come assordante l'atro pensiero Del cor le fibre tutte intronò. Ora di morte, ormai t'affretta! Incancellabile il fato ha scritto: L'impresa compiere deve il delitto Poichè col sangue si inaugurò. FINE DEL TERZO ATTO ATTO QUARTO SCENA PRIMA Luogo deserto ai confini della Scozia e dell'Inghilterra. In distanza la foresta di Birnam. Profughi scozzesi, Uomini, Donne, Fanciulli. Macduff in disparte, addolorato. Coro Patria oppressa! il dolce nome No, di madre aver non puoi, Or che tutta a figli tuoi Sei conversa in un avel. D'orfanelli e di piangenti Chi lo sposo e chi la prole Al venir del nuovo Sole S'alza un grido e fere il Ciel. A quel grido il Ciel risponde Quasi voglia impietosito Propagar per l'infinito, Patria oppressa, il tuo dolor. Suona a morto ognor la squilla, Ma nessuno audace è tanto Che pur doni un vano pianto A chi soffre ed a chi muor. Macduff O figli, o figli miei! da quel tiranno Tutti uccisi voi foste, e insieme con voi La madre sventurata!... Ah, fra gli artigli Di quel tigre io lasciai la madre e i figli? Ah, la paterna mano Non vi fu scudo, o cari, Dai perfidi sicari Che a morte vi ferir! E me fuggiasco, occulto, Voi chiamavate invano, Coll'ultimo singulto, Coll'ultimo respir. Trammi al tiranno in faccia, Signore! e s'ei mi sfugge, Possa a colui le braccia Del tuo perdono aprir. SCENA SECONDA Al suono del tamburo entra Malcolm, conducendo molti soldati inglesi. Malcolm Dove siam? che bosco è quello? Coro La foresta di Birnamo! Malcolm Svelga ognuno, e porti un ramo, Che lo asconda, innanzi a sè. (a Macduff) Ti conforti la vendetta. Macduff Non l'avrò... di figli è privo! Malcolm Chi non odia il suol nativo Prenda l'armi e segua me. (Malcolm e Macduff impugnano le spade.) Tutti La patria tradita Piangendo ne invita! Fratelli! gli oppressi Corriamo a salvar. Già l'ira divina Sull'empio ruina; Gli orribili eccessi L'Eterno stancar. SCENA TERZA Scena nel Castello di Macbeth come nell'Atto Primo. Notte. Medico e Dama di Lady Macbeth. Medico Vegliammo invan due notti. Dama In questa apparirà. Medico Di che parlava nel sonno suo? Dama Ridirlo non debbo a uom che viva... Eccola! SCENA QUARTA Lady Macbeth e precedenti. Medico Un lume recasi in man? Dama La lampada che sempre si tiene accanto al letto. Medico Oh, come gli occhi spalanca! Dama E pur non vede. (Lady depone il lume e si frega le mani, facendo l'atto di cancellare qulche cosa.) Medico Perchè sfrega le man? Dama Lavarsi crede! Lady Una macchia è qui tuttora... Via, ti dico, o maledetta!... Una... Due... gli è questa l'ora! Tremi tu?... non osi entrar? Un guerrier così codardo? Oh vergogna!... orsù, t'affretta!... Chi poteva in quel vegiardo Tanto sangue immaginar? Medico Che parlò?... Lady Di Fiffe il Sire Sposo e padre or or non era?... Che n'avvenne?... (Si guarda le mani.) E mai pulire queste mani io non saprò?... Dama - Medico Oh terror!... Lady Di sangue umano Sa qui sempre... Arabia intera Rimondar sì piccol mano Co' suoi balsami non può. Oimè!... Medico Geme? Lady I panni indossa Della notte... Or via, ti sbratta!... Banco è spento, e dalla fossa Chi morì non surse ancor. Medico Questo ancor?... Lady A letto, a letto... Sfar non puoi la cosa fatta... Batte alcuno!... andiam, Macbetto, Non t'accusi il tuo pallor. Dama - Medico Ah, di lei pietà, Signor! SCENA QUINTA Sala nel Castello. Macbeth. Perfidi! All'anglo contro me v'unite! Le potenze presaghe han profetato: "Esser puoi sanguinario, feroce; Nessuno nato da donna ti nuoce". No, non temo di voi, nè del fanciullo Che vi conduce! Raffermar sul trono Questo assalto mi debbe, O sbalzarmi per sempre... Eppur la vita Sento nelle mie fibre inaridita! Pietà, rispetto, amore, Conforto ai dì cadenti, Non spargeran d'un fiore La tua canuta età. Nè sul tuo regio sasso Sperar soavi accenti: Sol la bestemmia, ahi lasso! La nenia tua sarà! (grida interne) Ella è morta! Macbeth Qual gemito? SCENA SESTA Dama della Regina e Macbeth. Dama E' morta la Regina! Macbeth (con indifferenza e sprezzo) La vita... che importa?... E' il racconto d'un povero idiota; Vento e suono che nulla dinota! (la Dama parte.) SCENA SETTIMA Coro di guerrieri e Macbeth. Coro Sire! ah, Sire! Macbeth Che fu?...quali nuove? Coro La foresta di Birna di muove! Macbeth (attonito) M'hai deluso, presago infernale!... Qui l'usbergo, la spada, il pugnale! Prodi, all'armi! La morte o la gloria. Coro Dunque all'armi! sì, morte o vittoria. (Suono interno di trombe. Intannto la scena si muta, e presenta una vasta pianura circondata da alture e boscaglie. Il fondo è occupato da soldati inglesi, i quali lentamente si avanzano, portando ciascheduno una fronda innanzi a sè.) SCENA OTTAVA Malcolm, Macduff e Soldati. Malcolm Via le fronde, e mano all'armi! Mi seguite! (Malcolm, Macduff e Soldati partono.) All' armi! all' armi! (Di dentro odesi il fragore della battaglia) SCENA NONA Macbeth incalzato da Macduff, poi Coro di donne. Macduff Carnefice de' figli miei, t'ho giunto. Macbeth Fuggi! Nato di donna Uccidermi non può. Macduff Nato non son; strappato Fui dal seno materno. Macbeth Cielo! (Brandiscono le spade e, disperatamente battendosi, escono di scena.) Coro (entrando in scena) Infausto giorno! Preghiam pe' figli nostri! Cessa il fragor! SCENA ULTIMA I precedenti, Malcolm seguito da Soldati inglesi, i quali si trascinano dietro, prigionieri, quelli di Macbeth. Malcolm Vittoria!... ove s'è fitto l'usurpator? Macduff Colà da me trafitto. (piegando un ginocchio a terra) Salve, o re! Coro Salve, o re! Macbeth, Macbeth ov'è? Dov'è l'usurpator? D'un soffio il fulminò Il Dio della vittoria. (a Macduff) Il prode eroe egli è Che spense il traditor! La patria, il re salvò; A lui onore e gloria. Coro Donne Salgan mie grazie a te, Gran Dio vendicator; A chi ne liberò Inni cantiam di gloria. Macduff S'affidi ognun al re Ridato al nostro amor! L'aurora che spuntò Vi darà pace e gloria! Malcolm Confida, o Scozia, in me; Fu spento l'oppressor! La gioia eternerò Per noi di tal vittoria. FINE
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