ANTONIO SOMMA / GIUSEPPE VERDI

Un ballo in maschera


Atto Primo

Nº 1. Preludio

Nº 2. Coro d'Introduzione

Scena prima

È il mattino. Una sala nella casa del Governatore. In fondo l'ingresso delle sue stanze. Deputati, Gentiluomini, Popolani, Uffiziali; sul davanti Samuel, Tom e loro Aderenti, tutti in attesa di Riccardo.

Coro di Cortigiani e di Popolo
Posa in pace, a' bei sogni ristora,
O Riccardo, il tuo nobile cor.
A te scudo su questa dimora
Sta d'un vergine mondo l'amor.

Samuel, Tom, e loro Aderenti
E sta l'odio, che prepara il fio,
Ripensando ai caduti per te.

Cortigiani e Popolo
Posa in pace
Samuel, Tom, e loro Aderenti
Come speri, disceso l'oblio
Sulle tombe infelici non è.
Samuel, Tom
No, no.
/ Cortigiani e Popolo
| Posa in pace, a' bei sogni ristora,
| O Riccardo, il tuo nobile cor.
| A te scudo su questa dimora
| Sta d'un vergine mondo l'amor,
| L'amor, l'amor, l'amor.
| Samuel, Tom
| Come speri, disceso, disceso l'oblio
| Sulle tombe non è.
| Come speri, come speri, disceso l'oblio
| Sulle tombe infelici non è,
| Disceso non è, disceso non è, disceso non è.
| Aderenti
| Come speri, disceso l'oblio
| Sulle tombe infelici non è.
| Come speri, disceso l'oblio
| Sulle tombe infelici non è,
\ Non è, non è, non è.

Nº 3. Scena e sortita di Riccardo

Scena II

Oscar
S'avanza il Conte.
[Entra Riccardo salutando gli astanti]

Riccardo
Amici miei... Soldati...
[ai Deputati] E voi del par diletti a me...
[riceve delle suppliche] Porgete:
A me, a me s'aspetta: io deggio
Su' miei figli vegliar, perchè sia pago
Ogni voto, se giusto.
Bello il poter non è, che de' soggetti
Le lacrime non terge, e ad incorrotta
Gloria non mira.

Oscar [a Riccardo]
Leggere vi piaccia
Delle danze l'invito.

Riccardo
Avresti alcuna
Beltà dimenticato?

Oscar [porgendogli un foglio]
Eccovi i nomi.

Riccardo [dato uno sguardo]
(Amelia... ah dessa ancor! dessa ancor! L'anima mia
In lei rapita ogni grandezza oblia!

La rivedrà nell'estasi
Raggiante di pallore...
E qui sonar d'amore
La sua parola udrà, sonar d'amore.
O dolce notte, scendere
Tu puoi gemmata a festa: ah!
Ma la mia stella è questa,
Che il ciel non ha!
Quest'è mia stella!)

/ Samuel, Tom e loro Aderenti [sommessamente]
| L'ora non è, l'ora non è, chè tutto
| Qui d'operar ne toglie:
| Dalle nemiche soglie
| Meglio l'uscir sarà.
| Oscar, Cortigiani e Popolo
| Con generoso affetto
| Entro sè stesso assorto,
| Il nostro bene oggetto
\ De' suoi pensier farà,
/ Riccardo
| (Ah! E qui sonar d'amore
| La sua parola udrà,
| Sonar d'amor la sua parola udrà,
| La sua parola udrà, sonar d'amore,
| Sonar d'amore la sua parola udrà)
| Samuel, Tom e loro Aderenti
| Dalle nemiche soglie
| Meglio l'uscir sarà,
| Meglio l'uscir, l'uscir sarà,
| L'ora d'oprar non è, no,
| L'ora no, non è,
| L'ora d'oprar non è, no,
| L'ora no, non è,
| L'ora d'oprar non è,
| L'ora d'oprar non è, no, no.
| Cortigiani e Popolo
| Il nostro bene oggetto
| De' suoi pensier farà,
| De' suoi pensier farà,
| De' suoi pensier farà,
| Il nostro bene farà l'oggetto
| De' suoi pensier, de' suoi pensier.
| Oscar
| Il nostro bene oggetto
| De' suoi pensier farà,
| De' suoi pensier farà,
| De' suoi pensier farà,
\ Oggetto de' suoi pensier farà.

Nº 4. Scena e Cantabile di Renato

Riccardo [ad Oscar]
Il cenno mio di là con essi attendi.

[Tutti s'allontanano; Oscar l'ultimo incontra Renato al limitare.]

Oscar [a Renato]
Libero è il varco a voi.

Scena III

Renato [a parte]
(Deh come triste appar!)

Riccardo [tra sè]
(Amelia!)

Renato [chinandosi]
Conte...

Riccardo
(Oh ciel! lo sposo suo!)

Renato [accostandosi]
Turbato il mio
Signor, mentre dovunque il nome suo
Inclito suona?

Riccardo
Per la gloria è molto,
Nulla pel cor. Segreta, acerba cura
M'opprime.

Renato
E d'onde?

Riccardo
Ah no... non più...

Renato
Dirolla
Io la cagion.

Riccardo
(Gran Dio!)

Renato
So tutto...

Riccardo
E che?

Renato
So tutto.
Già questa soglia istessa
Non t'è securo asilo.

Riccardo
Prosegui.

Renato
Un reo disegno
Nell'ombre si matura,
I giorni tuoi minaccia.

Riccardo [con gioja]
Ah! gli è di ciò che parli?
Altro non sai?...

Renato
Se udir ti piace i nomi...

Riccardo
Che importa? Io li disprezzo.

Renato
Svelarli è mio dover.

Riccardo
Taci: nel sangue
Contaminarmi allor dovrei. Non fia,
Nol vo'. Del popol mio
L'amor mi guardi, e mi protegga Iddio.

Renato
Alla vita che t'arride
Di speranze e gaudio piena,
D'altre mille e mille vite
Il destino s'incatena!
Te perduto, te perduto, ov'è la patria
Col suo splendido avvenir?
E sarà dovunque, sempre
Chiuso il varco alle ferite,
Perchè scudo del tuo petto
È del popolo l'affetto?
Dell'amor più desto è l'odio
Le sue vittime a colpir.
Te perduto, te perduto, ov'è la patria
Perduto, ov'è la patria
Col suo splendido avvenir?
Dell'amor più desto è l'odio
Le sue vittime, sue vittime a colpir.
Te perduto, ov'è la patria, ah!
Te perduto, ov'è la patria
Col suo splendido avvenir?

Nº 5. Scena e Ballata di Oscar

Scena IV

Entra Oscar

Oscar
Il primo giudice.

Riccardo
S'avanzi.

Il 1º Giudice [offrendogli dispacci a firmare]
Conte!

Riccardo
Che leggo!... il bando ad una donna! Or d'onde?
Qual è il suo nome?... di che rea?

1º Giudice
S'appella
Ulrica, dell'immondo
Sangue dei negri.

Oscar
Intorno a cui s'affollano
Tutte le stirpi. Del futuro l'alta
Divinatrice...

1º Giudice
Che nell'antro abbietto
Chiama i peggiori, d'ogni reo consiglio
Sospetta già. Dovuto è a lei l'esiglio:
Nè muta il voto mio.

Riccardo [ad Oscar]
Che ne di' tu?
Che ne di' tu?

Oscar
Difenderla vogl'io.

Volta la terrea
Fronte alle stelle
Come sfavilla
La sua pupilla.
Quando alle belle
Il fin predice
Mesto o felice
Dei loro amor,
Mesto, felice
Dei loro amor!
È con Lucifero
D'accordo ognor! ah!
È con Lucifero
D'accordo ognor,
D'accordo ognor,
D'accordo ognor,
Sì, sì, sì, sì, ah!
È con Lucifero
D'accordo ognor, ah! ognor!

Riccardo
Che vaga coppia...
Che protettor!
Che protettor!
Che protettor!

Oscar
Chi la profetica
Sua gonna afferra.
O passi 'l mare,
Voli alla guerra,
Le sue vicende
Soavi, amare
Da questa apprende
Nel dubbio cor,
Da questa apprende
Nel dubbio cor.
È con Lucifero
D'accordo ognor! ah!
È con Lucifero
D'accordo ognor,
D'accordo ognor,
D'accordo ognor,
Sì, sì, sì, sì, ah!
È con Lucifero
D'accordo ognor, ah! ognor!

Nº 6. Seguito e Stretta dell'introduzione

1º Giudice
Sia condannata.

Oscar [verso il Conte]
Assolverla degnate.

1º Giudice
Condannata.

Riccardo
Ebben... tutti chiamate:
[Oscar invita a rientrar gli usciti.]
Or v'apro un mio pensier.

Scena V

Riccardo
Signori, oggi d'Ulrica
Alla magion v'invito,
Ma sotto altro vestito;
Io là sarò.

Renato
Davver? davver?

Riccardo
Sì, vo' gustar la scena.

Renato
L'idea non è prudente.

Oscar
La trovo anzi eccellente,
Feconda di piacer.

Renato
Te ravvisar taluno
Ivi potria.

Riccardo
Qual tema!...

Samuel, Tom e seguaci [sogghignando]
Ve', ve', di tutto trema
Codesto consiglier.

Riccardo [ad Oscar]
E tu m'appronta un abito
Da pescator.

Samuel, Tom e seguaci
Chi sa
Che alla vendetta l'adito
Non s'apra alfin colà?

Riccardo
Ogni cura si doni al diletto,
E s'accorra nel magico tetto:
Tra la folla de' creduli ognuno
S'abbandoni e folleggi con me.
Renato
E s'accorra, ma vegli il sospetto
Riccardo
Ed ognun
Renato
Sui perigli che fremono intorno,
Riccardo
s'abbandoni
Renato
Ma protegga il magnanimo petto
Riccardo
e folleggi
Renato
Di chi nulla paventa per sè.
Riccardo
con me.
Oscar
L'indovina ne dice di belle,
E sta ben che l'interroghi anch'io;
Sentirò se m'arridon le stelle,
Di che sorti benefica m'è.
/ Riccardo
| Ogni cura si doni al piacer
| Renato
\ E s'accorra, e s'accorra e si vegli.
Riccardo
Dunque, signori, aspettovi
Signori, aspettovi, aspettovi,
Incognito, incognito, alle tre
Nell'antro dell'oracolo,
Nell'antro dell'oracolo,
Della gran maga al piè,
Della gran maga al piè.
/ Oscar, Coro di Cortigiani e Popolo
| Teco sarem di subito, sarem di subito,
| Incogniti, incogniti, incogniti, alle tre
| Nell'antro dell'oracolo,
| Nell'antro dell'oracolo,
| Della gran maga al piè,
| Della gran maga al piè.
| Renato
| E s'accorra, ma vegli il sospetto
| Sui perigli che fremono intorno,
| Ma protegga il magnanimo petto
| Di chi nulla paventa per sè,
| Di chi nulla paventa per sè.
| Samuel, Tom e partigiani
| Senza posa vegliamo all'intento,
| Nè si perda ove scocchi il momento;
| Forse l'astro che regge il suo fato
| Nell'abisso là spegnersi de'.
| Riccardo
| Alle tre
| Nell'antro dell'oracolo,
\ Nell'antro dell'oracolo.
Riccardo
Ogni cura si doni al diletto,
Oscar, Coro
Sì!
Riccardo
E s'accorra al fatidico tetto:
Oscar, Coro
sì!
Riccardo
Per un di si folleggi, si scherzi;
Oscar, Coro
sì!
Riccardo
Mai la vita più cara non è.
/ Renato
| Ma protegga il magnanimo petto
| Di chi nulla paventa. paventa per sè,
| Ma protegga il magnanimo petto
| Di chi nulla paventa. paventa per sè,
| Per sè, per sè, per sè.
| Oscar
| Sentirò, sentirò se m'arridon le stelle,
| Qual presagio le dettan per me.
| Sentirò, sentirò se m'arridon le stelle,
| Qual presagio le dettan per me.
| Per me, per me, per me.
| Samuel, Tom e partigiani
| Forse l'astro che regge, che regge il suo fato
| Nell'abisso là spegnersi de',
| Forse l'astro che regge, che regge il suo fato
| Nell'abisso là spegnersi de',
| Spegnersi de', spegnersi de', spegnersi de'.
| Coro
| Alfin brilli, alfin brilli d'un po' di follia
| Questa vita che il cielo ne diè,
| Alfin brilli, alfin brilli d'un po' di follia
| Questa vita che il cielo ne diè,
| Ne diè, ne diè, ne diè.
| Riccardo
| La vita mai sì cara, sì cara non è.
| La vita mai sì cara, sì cara non è.
\ No, non è, no, non è, no, non è.
Riccardo
Alle tre,
Oscar, Renato, Samuel, Tom e partigiani, Coro
Alle tre,
Riccardo
alle tre,
Oscar, Renato, Samuel, Tom e partigiani, Coro
alle tre.
/ Riccardo
| Dunque, signori, aspettovi, signori, aspettovi.
| Incognito, alle tre, incognito, alle tre
| Oscar, Renato, Samuel, Tom e partigiani, Coro
| Teco sarem di subito, sarem di subito,
\ Incogniti, alle tre, incogniti, alle tre
Tutti
Nell'antro dell'oracolo,
Nell'antro dell'oracolo,
Della gran maga al piè,
Della gran maga al piè, sì, sì,
Nell'antro dell'oracolo,
Della gran maga al piè.

Nº 7. Invocazione

Scena VI

L'abituro dell'indovina.
A sinistra, un camino; il fuoco è acceso. La caldaja fuma sovra un treppiè. Ulrica presso.

Coro di Donne e Fanciulli
Zitti... l'incanto non dèssi turbare...
Il dimonio tra breve halle a parlare!

Ulrica [come ispirata]
Re dell'abisso affrettati,
Precipita per l'etra,
Senza libar la folgore
Il tetto mio penètra.
Omai tre volte l'upupa
Dall'alto sospirò;
La salamandra ignivora
Tre volte sibilò...
E delle tombe il gemito
Tre volte a me parlò!
E delle tombe il gemito
Tre volte a me parlò!
Tre volte a me parlò!

Nº 8. Scena

Scena VII


Entra Riccardo vestito da pescatore, avanzandosi tra la folla, nè scorgendo alcuno de' suoi.

Riccardo
Arrivo il primo!

Donne e Fanciulli [lo respingono]
Villano, dà indietro,
Villano, dà indietro.
[Riccardo s'allontana ridendo]
[la scena s'oscura di più]
Oh, come tutto riluce di tetro!

Ulrica [con esaltazione; declamando]
È lui, è lui! ne' palpiti
Come risento adesso
La voluttà riardere
Del suo tremendo amplesso!
La face del futuro
Nella sinistra egli ha.
M'arrise al mio scongiuro,
Rifolgorar la fa:
Nulla, più nulla, più nulla ascondersi
Al guardo mio potrà,
Nulla ascondersi potrà,
Nulla, più nulla, più nulla ascondersi potrà,
Nulla ascondersi potrà, nulla ascondersi
Al guardo mio potrà!
[batte il suolo e sparisce]

Coro
Evviva la maga, evviva la maga!

Ulrica
Silenzio, silenzio!
[sparisce]

Nº 9. Scena

Scena VIII

[Silvano rompendo la calca]

Silvano
Su, fatemi largo, saper vo' il mio fato.
Son servo del Conte, son suo marinaro:
La morte per esso più volte ho sfidato,
La morte ho sfidato;
Tre lustri son corsi del vivere amaro,
Tre lustri che nulla s'è fatto per me,
Tre lustri che nulla s'è fatto per me.

Ulrica [ricomparendo]
E chiedi?

Silvano
Qual sorte pel sangue versato
Mi attende.

Riccardo
(Favella da franco soldato.)

Ulrica [a Silvano]
La mano.

Silvano
Prendete.

Ulrica [osservando la mano]
Rallegrati omai:
In breve dell'oro e un grado t'avrai.
[Riccardo trae un rotolo e vi scrive su]

Silvano
Scherzate?

Ulrica
Va pago.

Riccardo [mette il rotolo nella tasca di Silvano, che non s'avvede]
(Mentire non de'.)

Silvano
A fausto presagio ben vuolsi mercè,
A fausto presagio ben vuolsi mercè.
[frugando trova il rotolo su cui legge estatico]
«Riccardo al suo caro Silvano uffiziale.»
Per bacco! non sogno!... dell'oro ed un grado!
/ Evviva, evvivia!
| Coro
| Evviva la nostra Sibilla immortale,
\ Che spande su tutti ricchezze e piacer!

Silvano, Coro
Si batte!
[S'ode picchiare alla piccola porta; Ulrica va ad aprire, e v'entra un servo.]

Riccardo
Che veggo! sull'uscio segreto
Un servo d'Amelia!

Servo [sommessamente ad Ulrica]
Sentite: la mia
Signora, che aspetta là fuori, vorria
Pregarvi in segreto d'arcano parer.

Riccardo
(Amelia!)

Ulrica
S'inoltri, ch'io tutti allontano.
[il servo parte]
Riccardo
(Non me!)
[si nasconde nel gabinetto]

Ulrica [si volge agli astanti]
Perchè possa rispondere a voi
È d'uopo che innanzi m'abbocchi a Satano.
Uscite: lasciate ch'io scruti nel ver.

Silvano, Coro
Usciamo: si lasci che scruti nel ver.
/ Usciam, usciam.
| Ulrica
\ Uscite, uscite.

Nº 10. Scena e Terzetto

Scena IX

Ulrica
Che v'agita così?

Amelia
Segreta, acerba
Cura che amor destò...

Riccardo [nascosto]
(Che ascolto!)

Ulrica
E voi
Cercate?

Amelia
Pace... svellermi dal petto
Chi sì fatale e desiato impera!
Lui, che su tutti il ciel arbitro pose.

Riccardo [con viva emozione di gioja]
(Che ascolto! Anima mia!)

Ulrica
L'oblio v'è dato. Arcane
Stille conosco d'una magic'erba,
Che rinnovella il cor. Ma chi n'ha d'uopo
Spiccarla debbe di sua man nel fitto
Delle notti... Funereo
È il loco.

Amelia
Ov'è?

Ulrica
L'osate
Voi?

Amelia [risoluta]
Sì, qual esso sia.

Ulrica
Dunque ascoltate.
Della città all'occaso,
Là dove al tetro lato
Batte la luna pallida
Sul campo abbominato...
Abbarbica gli stami
A quelle pietre infami,
Ove la colpa scontasi
Coll'ultimo sospir!
Ove la colpa scontasi
Coll'ultimo sospir!
Coll'ultimo sospir!

Amelia
Mio Dio! qual loco!

Ulrica
Attonita
E già tremante siete?

Riccardo
(Povero cor!)

Ulrica
V'esanima?

Amelia
Agghiaccio...

Ulrica
E l'oserete?

Amelia
Se tale è il dover mio
Troverò possa anch'io.

Ulrica
Stanotte?

Amelia
Sì.

Riccardo
(Non sola:
Chè te degg'io seguir.)

Amelia
Consentimi, o Signore,
Virtù ch'io lavi 'l core,
/ E l'infiammato palpito
| Nel petto mio sopir!
| Ulrica
| Va, non tremar, l'incanto
| Inaridisce il pianto.
| Non tremar, non tremar, non tremar, l'incanto
| Inaridisce il pianto.
| Non tremar, non tremar, no,
| Non tremar, non tremar.
| Riccardo
| (Ardo, e seguirla ho fisso
| Se fosse nell'abisso, Amelia,
| Pur ch'io respiri, Amelia,
| L'aura de' tuoi sospir,
| Pur ch'io respiri, Amelia,
\ L'aura de' tuoi sospir,
/ L'aura de' tuoi sospir.)
| Amelia
\ Ah!
/ Amelia
| Consentimi, o Signore,
| Virtù ch'io lavi il cor, ch'io lavi il cor,
| E l'infiammato palpito
| Nel petto mio sopir.
| Dammi, o Signor,
| Virtù ch'io lavi il cor!
| Ulrica
| Osa, e berrai nel farmaco
| L'oblio de' tuoi martir,
| Osa, e berrai nel farmaco
| L'oblio de' tuoi martir,
| Osa, e berrai nel farmaco
| L'oblio de' tuoi martir, de' tuoi martir,
| Va, non tremar, va, non tremare.
| Riccardo
| (Ah! Ardo, e seguirla ho fisso,
| seguirla ho fisso, seguirla ho fisso.
| Ardo, e seguirla ho fisso
| Se fosse nell'abisso,
| Pur ch'io respiri, Amelia,
| L'aura de' tuoi, de' tuoi sospir,
| Pur ch'io respiri, Amelia,
| L'aura de' tuoi, de' tuoi sospir,
| Pur ch'io respiri, Amelia,
| L'aura de' tuoi, de' tuoi sospir,
\ L'aura de' tuoi sospir!)

Coro [dal fondo]
Figlia d'averno, schiudi la chiostra,
E tarda meno a noi ti mostra.

Ulrica [ad Amelia]
Presto partite.

Amelia
Stanotte...
Ulrica
Addio...
Riccardo
(Non sola:)
Ulrica
Partite,
/ Premio partite!
| Amelia
| Addio.
| [fugge per la porta segreta]
| Riccardo
\ chè te degg'io seguir!)

Nº 11. Scena e Canzone

Scena X

Ulrica apre l'entrata maggiore: entrano Samuel, Tom e seguaci, Oscar, Gentiluomini e Uffiziali travestiti bizzarramente, ai quali s'unisce Riccardo.

Samuel, Tom, Coro di Cavalieri travestiti
Su, profetessa, monta il treppiè;
Canta il futuro, monta il treppiè.

Oscar
Ma il Conte ov'è?

Riccardo [ad Oscar]
Taci, nascondile che qui son io.
[ad Ulrica]
Or tu Sibilla, che tutto sai,
Della mia stella mi parlerai.

Samuel, Tom e Coro
Canta il futuro, canta il futuro.

Riccardo
Di' tu se fedele
Il flutto m'aspetta,
Se molle di pianto
La donna diletta
Dicendomi addio,
Dicendomi addio,
Tradì l'amor mio,
Tradì l'amor mio.
Con lacere vele
E l'alma in tempesta
I solchi so franger
Dell'onda funesta,
L'averno ed il cielo
Irati sfidar,
L'averno ed il cielo
Irati sfidar.
Sollecita esplora,
Divina gli eventi,
Non possono i fulmin,
La rabbia de' venti,
La morte, l'amore
Sviarmi dal mar,
No, no, no, no,
La morte, l'amor
Sviarmi dal mar,
La morte, l'amor
Sviarmi dal mar.

Oscar, Samuel, Tom e Coro
Non posson i fulmin,
La rabbia de' venti,
La morte, l'amor
Sviarlo dal mar.

Riccardo
Sull'agile prora
Che m'agita in grembo,
Se scosso mi sveglio
Ai fischi del nembo,
Ripeto fra' tuoni,
Ripeto fra' tuoni
Le dolci canzoni.
Le dolci canzoni,
Le dolci canzoni
Del tetto natio,
Che i baci ricordan
Dell'ultimo addio,
E tutte raccendon
Le forze del cor,
E tutte raccendon
Le forze del cor.
Su dunque, risuoni
La tua profezia,
Di' ciò che può sorger
Dal fato qual sia;
Nell'anime nostre
Non entra terror,
Non entra terror,
Nell'anime nostre
Non entra terror,
Nell'anime nostre
Non entra terror.

Oscar, Samuel, Tom e Coro
Nell'anime nostre
Non entra terror,
/ Non entra, non entra terror.
| Riccardo
| Nell'anime nostre
\ Non entra terror.

Nº 12. Scena e Quintetto

Ulrica
Chi voi siate, l'audace parola
Può nel pianto prorompere un giorno,
Se chi sforza l'arcano soggiorno
Va la colpa nel duolo a lavar,
Se chi sfida il suo fato insolente
Deve l'onta nel fato scontar.

Riccardo
Orsù, amici.

Samuel
Ma il primo chi fia?

Oscar
Io.

Riccardo [offrendo la mano ad Ulrica]
L'onore a me cedi.

Oscar
E lo sia!

Ulrica [esaminando la mano; solennemente]
È la destra d'un grande, vissuto
Sotto gli astri di Marte.

Oscar
Nel vero
Ella colse.

Riccardo
Tacete.

Ulrica [lasciando la mano di Riccardo]
Infelice...
Va, mi lascia... non chieder di più!

Riccardo
Su, prosegui.

Ulrica
No... lasciami.

Riccardo
Parla.
Ulrica
Va.
Riccardo
Parla.
Ulrica [evitando]
Te ne prego.
Oscar, Samuel, Tom, Coro [ad Ulrica]
Eh finiscila omai!

Riccardo
Te lo impongo.

Ulrica
Ebben, presto morrai.

Riccardo
Se sul campo d'onor, ti so grado.

Ulrica [con più forza]
No... per man d'un amico...

/ Oscar
| Gran Dio!
| Samuel, Tom, Coro
\ Quale orror!

Oscar, Samuel, Tom, Coro
Quale orror!

Ulrica
Così scritto è lassù!
Samuel, Tom, Coro
Quale orror!

Riccardo
È scherzo od è follia
Siffatta profezia,
È scherzo od è follia
Siffatta profezia.
Ma come fa da ridere
La lor credulità!
Ma come fa da ridere, da ridere
La lor credulità!

Ulrica [passando innanzi a Samuel e Tom]
Ah voi, signori, a queste
Parole mie funeste,
Voi non osate ridere;
Che dunque in cor vi sta?

Samuel [fissando Ulrica]
La sua parola è dardo,
È fulmine lo sguardo,
/ È fulmine, è fulmine lo sguardo,
| Tom [fissando Ulrica]
| La sua parola è dardo,
\ È fulmine lo sguardo,
/ Oscar
| Ah! E tal fia dunque il fato?
| Ch'ei cada assassinato?
| Al sol pensarci l'anima
| Abbrividendo va,
| Abbrividendo, abbrividendo,
| Al sol pensarci
| Abbrividendo va.
| Riccardo
| È scherzo od è follia
| Siffatta profezia.
| È scherzo od è follia
| Siffatta profezia.
| Ma come fa da ridere,
| Ma come fa da ridere
| La lor credulità,
| La lor credulità!
| Coro
| Tal fia dunque il fato?
| Ch'ei cada assassinato?
| Al sol pensarci l'anima
| Abbrividendo va,
| Al sol pensarci, al sol pensarci
| Abbrividendo va.
| Samuel e Tom
| La sua parola è dardo,
| È fulmine lo sguardo,
| Dal confidente demone
| Tutto costei risà,
| Tutto costei risà,
| Dal confidente demone
| Tutto costei, tutto costei risà,
| Dal confidente demone,
| Dal confidente demone
| Tutto costei, tutto risà,
| Tutto costei, tutto risà,
| Ulrica
| Ah voi, signori, a queste
| Parole mie funeste,
| Voi non osate ridere;
| Che dunque in cor vi sta?
| Voi non osate ridere;
| Che dunque in cor vi sta?
| Che dunque in cor vi sta?
\ Che dunque in cor vi sta?
Riccardo
È scherzo od è follia
Siffatta profezia,
/ Oscar
| Al sol pensarci,
| Ulrica
| Che dunque in cor,
| Samuel e Tom
\ Tutto costei,
Riccardo
È scherzo od è follia
Siffatta profezia,
/ Oscar
| al sol pensarci,
| Ulrica
| in cor vi sta?
| Samuel e Tom
\ tutto risà,
Riccardo
Ma come fa da ridere
La lor credulità!
/ Oscar
| Abbrividendo va.
| Ulrica
| Che dunque in cor vi sta?
| Samuel e Tom
\ Tutto costei risà.
Riccardo
Ma come fa da ridere, da ridere
La lor credulità!
/ È scherzo od è follia,
| È scherzo od è follia
| Siffatta profezia.
| Ma come fa da ridere, fa da ridere,
| Ma come fa da ridere
| La lor credulità!
| Coro
| E tal fia dunque il fato?
| Ch'ei cada assassinato?
| Al sol pensarci l'anima,
| Al sol pensarci l'anima
| Abbrividendo va.
| Ulrica
| Ah voi, signori, a queste
| Parole mie funeste
| Voi non osate ridere;
| Che dunque in cor vi sta?
| Che dunque in cor in cor vi sta?
| Samuel e Tom
| La sua parola è dardo,
| È fulmine lo sguardo,
| La sua parola è dardo,
| È fulmine lo sguardo,
| Dal confidente demone
| Tutto costei risà,
| Oscar
| E tal fia dunque il fato?
| Ch'ei cada assassinato?
| Al sol pensarci, al sol pensarci l'anima
\ Abbrividendo, abbrividendo va,
Riccardo
Ma come fa da ridere
La lor credulità!
/ da ridere
| La lor credulità, credulità!
| Samuel e Tom
| Dal demone tutto risà,
| Dal demone tutto costei, costei risà,
| Ulrica
| Che dunque in cor vi sta?
| Che dunque in cor vi sta?
| Che dunque in cor vi sta?
| in cor vi sta?
| Oscar
| Ah l'anima abbrividendo va,
\ Al sol, al sol pensarci l'anima
/ Abbrividendo va,
| Riccardo
| Ma come fa da ridere
| Ulrica
\ Voi non osate ridere;
/ Oscar
| Abbrividendo va,
| Ulrica
| Che dunque in cor vi sta
| Riccardo
| La lor credulità,
| Samuel e Tom
\ Tutto costei risà,
/ Oscar
| Abbrividendo va.
| Riccardo
| La lor credulità!
| Ulrica
| vi sta?
| Samuel e Tom
| risà.
| Coro
\ Orror!

Nº 13. Scena ed Inno - Finale I

Riccardo
Finisici il vaticinio.
Di', chi fia dunque l'uccisor?

Ulrica
Chi primo
Tua man quest'oggi stringerà.

Riccardo [con vivacità]
Bennissimo!
[offrendo la destra ai circostanti che non osano toccare]
Qual' è di voi, che provi
L'oracolo bugiardo?...
Nessuno!

Scena XI

[Renato appare all'entrata. Riccardo accorre a lui e gli stringe la mano.]

Riccardo
Eccolo.

Oscar, Samuel, Tom, Coro
È desso!

Samuel e Tom [ai suoi]
Respiro; il caso ne salvò.

Oscar, Coro [contro Ulrica]
L'oracolo
Mentiva.

Riccardo
Sì: perchè la man che stringo
È del più fido amico mio!

Renato
Riccardo!

Ulrica [riconoscendo il Conte]
Il Conte!...

Riccardo [ad Ulrica]
Nè, chi fossi il genio tuo
Ti rivelò, nè che voleano al bando
Oggi dannarti.

Ulrica
Me?

Riccardo [gettandole una borsa]
T'acqueta e prendi.

Ulrica
Magnanimo tu sei, ma v'ha fra loro
Il traditor: più d'uno
Forse...

Samuel e Tom
(Gran Dio!)

Riccardo
Non più.

Silvano, Coro di Popolo [interno]
Viva Riccardo!

Oscar, Ulrica, Riccardo, Renato, Samuel, Tom
Quai voci?

Silvano, Coro
Viva!

Silvano [dalla soglia, vôlto a' suoi]
È lui, ratti movete, è lui:
Il nostro, il nostro amico e padre.
[tutti entrano in scena]
Tutti con me chinatevi al suo piede
E l'inno suoni della nostra fè.

Silvano, Coro
O figlio d'Inghilterra,
Amor di questa terra:
Reggi felice, arridano
Gloria e salute, gloria a te.

/ Oscar
| Il più superbo alloro
| Che vince ogni tesoro,
| Alla tua chioma intrecciano
| Riconoscenza e fè.
| Riccardo
| E posso alcun sospetto
| Alimentar nel petto,
| Se mille cuori battono
\ Per immolarsi a me?

/ Renato
| Ma la sventura è cosa
| Pur ne' trionfi ascosa,
| Là dove il fato ipocrita
| Veli una rea mercè.
| Samuel e Tom
| Chiude al ferir la via
| Questa servil genia,
| Che sta lambendo l'idolo,
| E che non sa il perchè,
| Questa servil genia,
| Questa servil genia,
| Che sta lambendo, lambendo l'idol,
| nè sa perchè.
| Ulrica
| Non crede al proprio fato
| Ma pur morrà, morrà piagato;
| Sorrise al mio presagio,
\ Ma nella fossa ha il piè,

/ Oscar
| Ah! Invidïato alloro,
| Che vince ogni tesoro,
| Alla tua chioma intrecciano
| Riconoscenza e fè, e fè.
| Riccardo
| Ah! E posso alcun sospetto
| Alimentar nel petto,
| Se mille cuori battono
| Per immolarsi a me, a me,
| Renato
| Ah! Ma la sventura è cosa
| Pur ne' trionfi ascosa,
| Là dove il destino ipocrita
| Veli una rea mercè,
| Ma la sventura è cosa
| Pur ne' trionfi ascosa,
| Là dove il destino ipocrita
| Veli una rea mercè, là, là,
| Ulrica
| Non crede al proprio fato,
| Ma pur morrà piagato;
| Sorrise al proprio fato,
| Ma nella fossa,
| ma nella fossa ha il piè, sì, sì,
| Silvano, Coro
| O figlio d'Inghilterra,
| Amor di questa terra:
| Reggi felice, arridano
| Gloria e salute, gloria a te, reggi
| Samuel e Tom
| Chiude al ferir la via
| Questa servil genia,
| Questa che lambe l'idolo
| E che non sa il perchè,
| Questa servil genia,
| Questa, che lambe l'idolo
| E che non sa il perchè,
\ non sa il perchè, questa,

/ Oscar
| Riconoscenza e fè,
| Riconoscenza e fè, e fè,
| Ulrica
| Nella fossa ha il piè, sì, nella fossa,
| Nella fossa ha il piè, sì, sì,
| Riccardo
| Per immolarsi a me,
| Per immolarsi a me, a me,
| Renato
| Là dove il fato ipocrita
| Veli una rea mercè, rea mercè,
| Là dove il fato ipocrita
| Veli una rea mercè, là, là,
| Samuel e Tom
| Che lambe l'idolo
| E che non sa il perchè,
| No, no, non sa,
| E lambe l'idolo
| nè sa perchè, questa,
| Silvano, Coro
| Felice, arridano gloria,
\ Gloria, salute a te, a te, reggi

/ Oscar
| Riconoscenza e fè,
| Riconoscenza e fè.
| Ulrica
| Nella fossa ha il piè, sì,
| Nella fossa, nella fossa ha il piè,
| Riccardo
| Per immolarsi a me
| Per immolarsi a me,
| Renato
| Là dove il fato ipocrita
| Veli una rea mercè, rea mercè,
| Là dove il fato ipocrita
| Veli una rea mercè,
| Samuel e Tom
| Che lambe l'idolo
| E che non sa il perchè,
| No, no, non sa,
| E lambe l'idolo
| nè sa perchè,
| Silvano, Coro
| Felice, arridano
\ Gloria, gloria, salute a te, a te,

||:
/ Oscar
| Riconoscenza e fè,
| Ulrica
| Ma nella fossa ha il piè,
| Riccardo
| Per immolarsi a me,
| Renato
| Rea mercè,
| Samuel e Tom
| Non sa il perchè,
| Silvano, Coro
\ Gloria a te,
:||

/ Oscar
| e fè, e fè.
| Ulrica
| ha il piè, ha il piè.
| Riccardo
| a me, a me?
| Renato
| rea mercè.
| Samuel e Tom
| perchè, perchè.
| Silvano, Coro
\ a te, a te.

FINE DELL'ATTO PRIMO.



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23 Sep 2005