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Interno d'una abitazione rustica.
ARNOLDO
Non mi lasciare, o speme di vendetta.
Guglielmo è fra catene, ed impaziente
Io di pugnar ora l'istante affretto.
In questo dolce asilo... qual silenzio!
Andiamo... io non ascolto
Che il suono de' miei passi. . . Oh! vada in bando
Il segreto terror... entriam...
(fermandosi dopo aver fatto alcuni passi per penetrare nelle stanze interne)
Oh Dio!
Sul limitar malgrado mio m'arresto...
Fu spento il padre mio e in vita io resto!
O muto asil del pianto
Dov'io sortiva il dì:
Ieri felice... ahi, quanto!
Oggi fatal così!
Invano il padre io chiamo:
Egli non m'ode più.
Fuggir quel tetto io bramo
Che caro un dì mi fu.
VOCI DI DENTRO
Vendetta!!
ARNOLDO
Oh mia speranza!
D'allarme io sento i voti!
Son essi i miei più fidi;
Chi mai li guida a me?
CORO
Guglielmo è prigioniero
E ognun di ferro è privo.
Di farlo salvo
È in noi desir.
Armi vogliamo,
Per lui morir.
ARNOLDO
Da gran tempo Guglielmo e mio padre
Questa speme nutrivano intera.
Dove sta la deserta riviera
Lancie e spade nascose vi son.
CORO
Ad armarci, su, corriam
Ad armarci, su, voliam.
ARNOLDO
Dal pianto omai si resti;
L'ira al pensier si desti
Di mia fatalità.
Su chi mio padre ha spento,
E del mio ben mi priva,
La morte scenderà.
CORO
Non temere, no, t'affida,
Già sul reo la morte sta.
ARNOLDO
Corriam, voliam, s'affretti
Lo scempio di quel vile
Che su noi trionfò.
Sì, vendetta dell'empio facciamo:
Il sentiero additarvi saprò.
Ah! venite; delusa la speme
Renderem di chi vili ne brama.
Gloria, onore, vendetta ci chiama,
E Guglielmo per noi non morrà.
CORO
Sì, vendetta, delusa la speme
D'ogni tristo per noi resterà.
Partono.
Il Gran Lago de' Quattro Cantoni.
CORO
Resta omai; ti perde il duolo;
Non ascolti suon di guerra?
EDWIGE
Gessler io veder vo' solo...
CORO
Dal crudel che vuoi sperar?
Morte solo...
EDWIGE
Sì, la bramo.
Ah! sì, la voglio. Egli trionfa: io priva
Del figlio e in un di Tell, convien ch'io viva?
JEMMY
(di dentro)
Ah madre!
EDWIGE
Chi parlava?
Questa voce sì cara...
JEMMY
Ah madre!
EDWIGE
Udirlo parmi. È desso! è desso!
Escono Jemmy e Matilde.
Oh sorte!.. Il figlio mio! Ma... ohimè! tuo padre
I passi tuoi non segue....
JEMMY
A' ferri ond'egli è cinto
Togliersi alfin saprà, ché da Matilde
Tutto aspettar dobbiamo.
EDWIGE
Tu, di tutto capace,
Esser l'angiol per noi potrai di pace!
MATILDE
Salvo da orribil nembo
A te ritorno il figlio!
Di bella pace in grembo
Nol giungerà il periglio.
Matilde a voi predice
Un termine al dolor.
Con me la speme il dice,
La speme ond'arde il cor.
EDWIGE e JEMMY
Vivrem di pace in grembo.
N'è il labbro suo presago;
Del ciel, cessato il nembo,
Essa è per noi l'imago;
E s'ella ne predice
Un termine al dolor,
La speme in essa dice
Col suono dell'amor.
EDWIGE
E per partire i nostri mali estremi,
Su queste rive dimorar ti piace,
Tu l'ornamento e lo splendor d'un soglio?
Comincia ad oscurarsi il cielo.
MATILDE
Esser l'ostaggio di Guglielmo io voglio.
E qui la mia presenza
Del suo tornar risponde.
EDWIGE
Del suo tornar! E vana
Non sarà questa speme!
D'Altdorf a che tolto non vien per noi?
JEMMY
Ei non è più colà!
MATILDE
Pel lago è tratto.
EDWIGE
Per lago? L'uragano
Già si scatena... Ovunque
È morte pel mio sposo.
JEMMY
(sovvenendosi di qualche cosa)
Oh qual pensier! Corretto
Sia quest'error fatale,
E di salvezza alfin splenda il segnale.
(per partire)
EDWIGE
Che speri, o figlio, tu?
JEMMY
Salvar mio padre.
(alla madre, di nascosto di Matilde)
Tutto un popol si scuota
Al sorger di que' fochi,
E in ogni riva in cui Gessler discenda,
Che a vendetta vegliamo ovunque apprenda.
Jemmy corre ad incendiare la casa di Guglielmo e porta le sue armi. La bufera imperversa orribilmente.
MATILDE
Qual mai fragore io sento?
EDWIGE
Sopra l'ali del vento
Morte passeggia... Ah! il mio Guglielmo è spento .
Edwige disperatamente s'inginocchia e tutti con lei.
Tu che l'appoggio - Del debol sei,
Ascolta, o cielo - I voti miei!
Se il mio Guglielmo - Tu non mi rendi,
Se nol difendi, - Perduto io l'ho.
Deh! frangi il giogo - Che ci fa oppressi,
Punisci il fallo - Negli empi stessi.
EDWIGE, MATILDE e CORO
Salva Guglielmo - Da fero artiglio,
Dal suo periglio - Salvalo, o ciel.
LEUTOLDO
Io lo vidi, io lo vidi!
Dalla tempesta è spinto
Guglielmo a queste rive.
Cessâr d'esser cattive
Le mani sue mentre il naviglio ei regge.
EDWIGE
Se Guglielmo pur giunge,
Della procella ad onta,
Ad afferrar la spiaggia,
Della comun salvezza io vi rispondo.
MATILDE
A lui tutti corriam.
TUTTI
A lui corriamo.
Partono tutti da un lato.
Succede una burrasca nel lago. Guglielmo dopo aver combattuto coll'onde, avvicina il naviglio alla spiaggia, balza sopra uno scoglio, quindi respinge il naviglio nel quale trovasi Gessler ed un certo numero de' suoi seguaci, in mezzo al lago, che poi si perde di vista.
EDWIGE
Io ti rivedo!
JEMMY
O padre!
EDWIGE
Oh! istante di dolcezza!
Si abbracciano.
GUGLIELMO
Quale splendor vegg'io?
JEMMY
L'asil del padre mio,
Onde donar l'allarmi, io stesso incesi,
E a salvar l'armi tue soltanto intesi.
(dando al padre la balestra e gli strali)
GUGLIELMO
Gessler! tu puoi venir.
SOLDATI
(dal lago)
Invan ne vuol fuggir:
(a Gessler)
Sull'orme sue si movi.
GESSLER
(sopra lo scoglio)
La grazia sua ritrovi
In sen di morte il vil.
EDWIGE
È lui!
DONNE
È lui!
GUGLIELMO
Sgombrate:
La Svizzera respiri.
(ascende sopra uno scoglio)
A te, Gessler!
Mentre Gessler sopraggiunge, Guglielmo lo trafigge con un dardo.
GESSLER
(colpito, cade nel lago)
Io moro!..
CORO DI SVIZZERI
(che sopraggiungono)
È il dardo di Guglielmo!
EDWIGE
Oh giorno di contento!
EDWIGE e JEMMY
Il suo morir dà fine a' nostri mali.
GUGLIELMO
A Dio grazie s'aspetta.
MATILDE
Nulla il poté salvar dalla vendetta.
Né il poter, né le dovizie,
Né i supplizi, né il furor.
La tempesta va cessando per gradi.
GUALTIERO
A que' segnali, amici,
Cessiamo di temer. Sangue si chiede,
Onde renderli estinti, e il sangue vuolsi
Dell'oppressor... Che vedo!
Salvo Guglielmo! Oh sorte!
Al superbo si voli.
(per incamminarsi co' suoi)
GUGLIELMO
(trattenendolo)
E vuoi?
GUALTIERO
Ch'egli soccomba.
GUGLIELMO
Nel lago puoi cercar la di lui tomba.
EDWIGE e JEMMY
Onor, onor - A lui che ci salvò.
TUTTI
Onor, onor - A lui che ci salvò.
GUGLIELMO
Non salda fia l'impresa
Finché d'Altdorf le detestate mura
Da' fondamenti lor non sian distrutte.
ARNOLDO
Son quelle mura a servitù ridotte.
TUTTI
Vittoria! Sì, vittoria!
Altdorf è in poter nostro.
ARNOLDO
Se spento il padre mio dal vil non era,
La gioia egli vedria d'Elvezia intera.
A poco a poco si dileguano le nubi e il cielo si rasserena.
GUGLIELMO
Tutto cangia, il ciel si abbella,
L'aria è pura.
EDWIGE
Il dì raggiante.
JEMMY
La natura è lieta anch'ella.
ARNOLDO
E allo sguardo incerto, errante,
Tutto dolce e nuovo appar.
MATILDE, JEMMY, EDWIGE, ARNOLDO, GUALTIERO, LEUTOLDO, GUGLIELMO e CORO DI SVIZZERI
Quel contento che in me sento
Non può l'anima spiegar.
Cala il sipario.
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