anon / GIACOMO PUCCINI OperaGlass
Manon Lescaut
                            ATTO PRIMO

                            Ad Amiens

           Un vasto piazzale presso la Porta di Parigi.

Un viale a destra.  A sinistra un' osteria  con porticato sotto al
  quale sono disposte varie tavole per gli avventori. Una scaletta
  esterna conduce al primo piano dell'osteria.
Studenti,  Borghesi, Popolani,  Donne, Fanciulle,  Soldati passeg-
  giano per la piazza e sotto il viale.   Altri son fermi a gruppi
  chiacchierando.  Altri seduti alle tavole,  bevono e giuocano --
  Edmondo, attorniato da altri Studenti, poi Des Grieux.

                             Edmondo
                (tra il comico ed il sentimentale)
                Ave, sera gentile, che discendi
                col tuo corteo di zeffiri e di stelle;
                Ave, cara ai poeti ed agli amanti

                             Studenti
           (dopo averlo interrotto con una gran risata)
                ...e ai ladri ed ai briachi!
        Noi ti abbiamo spezzato il madrigale!                             5

                             Edmondo
                E vi ringrazio. Pel vïal giulive
                vengono a frotte a frotte
                fresche, ridenti e belle
                le nostre artigianelle...

                             Studenti
                Or s'anima il vïale.                                     10

                             Edmondo
                Preparo un madrigale
                furbesco, ardito e gaio;
                e sia la musa mia
                tutta galanteria!

                      Edmondo e gli Studenti
         (ad alcune fanciulle che si avanzano dal viale)
                  Giovinezza è il nostro nome,                           15
                la speranza è nostra iddia
                ci trascina per le chiome
                indomabile virtù.

                  Santa ebbrezza! Or voi, ridenti,
                amorose adolescenti,                                     20
                date il labbro e date il core
                alla balda gioventù.

                    Fanciulle (avvicinandosi)
                  Vaga per l'aura
                un' onda di profumi,
                van le rondini a vol                                     25
                e muore il sol.

                  È questa l'ora delle fantasie
                che fra le spemi lottano
                e le malinconie.

    [Entra Des Grieux vestito semplicemente come gli Studenti.

                             Studenti
                Oh, Des Grieux!						 **

          [Des Grieux li saluta senza accennare a volersi fermare.

                      Edmondo (chiamandolo)
                                Fra noi,                                 30
                amico, vieni e ridi
                e ti vinca la cura
                di balanza avventura.

[Des Grieux, senza aver l'aspetto preoccupato, si mostra poco dis-
   posto ad unirsi alle schiere allegre dei suoi compagni.
        Non rispondi? Perchè? Mestro tu sembri! Forse
        di dama inaccessibile acuto amor ti morse?                       35

                            Des Grieux
                (lo interrompe, alzando le spalle)
        L'amor! Questo tragedia,
        ovver commedia,
        io non conosco!

    [gli Studenti si dividono, alcuni restano a conversare con Des
      Grieux ed Edmondo  altri si danno  a corteggiare  le ragazze
      che passeggiano a braccetto sul piazzale e nel viale.

                  Alcuni Studenti (a Des Grieux)
                                Baie!
                Misterioso vittorie
                cauto celi e felice;                                     40
                fido il figliuol di Venere
                ti guida e benedice.

                            Des Grieux
        Amici, troppo onore voi mi fate.

                        Edmondo e Studenti
                                          Per Bacco,
        indoviniam, amico... Ti crucci d'uno scacco...

                            Des Grieux
        No... non ancora... ma se vi talenta,                            45
        vo' compiacervi... e tosto!!

     [si avvician ad alcune fanciulle che passano e con galanteria
        dice loro.

        Tra voi, belle, brune e bionde
                si nasconde
              ritrosetta - giovinetta
                vaga - vezzosa,                                          50
                dal labbro rosa
                che m'aspetta?
        Sei tu quella - bionda stella?
                Dillo a me!
              Palesatemi il destino                                      55
                e il divino
                viso ardente
                che m'innamori,
                ch'io vegga e... adori
                eternamente!                                             60
        Sei tu quella - bruna snella?
                Dillo a me!

       [le fanciulle comprendendo che egli scherza, si allontanano
          corrucciate da Des Grieux crollando le spalle.  Gli Stu-
          denti ridono.

                           Gli Studenti
                Ma bravo!

                             Edmondo
                        Guardate compagni,
                di lui più nessuno si lagni!

                              Tutti
                Festeggiam la serata,                                    65
                com' è nostro costume,
                suoni musica grata
                nei brindisi il bicchier,
                e noi rapisca il fascino
                ardente del piacer!                                      70
                           -- -- -- --
                Danze, brindisi, follie,
                il corteo di voluttà
                or s'avanza per le vie
                e la notte regnerà;
                È splendente - ed irruente                               75
                è un poema di fulgor:
                tutto vinca - tutto avvinca
                la sua luce e il suo furor.
[Squilla  la cornetta del postiglione:  dal fondo  a destra arriva
  una diligenza:  tutti si affollano per osservare chi arriva:  la
  diligenza  si arresta  innanzi al portone dell'osteria.   Scende
  subito  Lescaut,  poi  Geronte,  il quale  galantemente  aiuta a
  scendere Manon.   Dall' osteria  vengono frettolosamante  alcuni
  garzoni i quali si affaccendano attorno a diversi viaggiatori, e
  dispongono per lo scarico dei bagagli.
                Giunge il cocchio d'Arras!
        Discendono... Vediam!... Viaggiatori                             80
        eleganti - galanti!

               Manon, Lescaut, Geronte, poi l'Oste.
                     Alcuni Garzoni d'Osteria

                    Studenti (ammirando Manon)
        Chi non darebbe a quella
        donnina bella
        il gentile saluto
        del benvenuto?

                             Lescaut
        Ehi! l'oste! (a Geronte) Cavalier, siete un modello               85
        di squisitezza... (chiamando) Ehi! l'oste!

                       l'Oste. (accorrendo)
                                                Eccomi qua!

                   Des Grieux (guardando Manon)
        Dio, quanto è bella!

  [la diligenza entra nel portone dell'osteria: la folla si allon-
     tana:  parecchi Studenti tornano ai tavoli a bere e giuocare:
     Edmondo si ferma da un lato ad osservare Manon e Des Grieux.

                        Geronte (all'Oste)
                                  Questa notte, amico.
        qui poserò... (a Lescaut) Scusate!-- [all'Oste.
        Ostiere, v'occupate
        del mio bagaglio.                                                90

                              l'Oste
        Ubbidirò... (dà qualche ordine)  Vi prego,
        mi vogliate seguire.

[preceduti dall'Oste salgono al primo piano Geronte e Lescaut, che
   avrà fatto cenno a Manon d'attenderlo.  Manon si siede.

                            Des Grieux
   (che non avrà mai distolto gli occhi da Manon le si avvicina)
        Deh, se buona voi siete siccome siete bella,			 **
        mi dite il nome vostro, cortese damigella...

                              Manon
                (alzandosi, risponde modestamente)
        Manon Lescaut mi chiamo.

                            Des Grieux
                                Perdonate al dir mio,                    95
        ma da un fascino arcano a voi spinto son io.
        Persino il vostro volto parmi aver visto, e strani
        moti ha il mio core.  Quando partirete?

                      Manon (dolorosamente)
                                                Domani
        all'alba io parto. Un chiostro m'attende.

                            Des Grieux
                                        E in voi l'aprile
        nel volto si palesa e fiorisce! o gentile,                      100
        qual fato vi fa guerra?

       [Edmondo cautamente si avvicina agli Studenti che sono all'
         osteria, ed indica loro furbescamente Des Grieux che è in
	 stretto colloquio con Manon.

                              Manon
                                Il mio fato si chiama:
        voler del padre mio.

                            Des Grieux
                                Oh, come siete bella!
        Ah! no! non è un convento che sterile vi brama!
        No! sul vostro destino riluce un' altra stella.

                              Manon
        La mia stella tramonta!                                         105

                     Des Grieux (tristamente)
        Or parlar non possiamo,
        Ritornate fra poco,
        e cospiranti contro
        il fato, vinceremo.

                              Manon
        Tanta pietà traspare                                            110
        dalle vostre parole!
        Vo' ricordarvi! Il nome
        vostro?..

                            Des Grieux
                Sono Renato
        Des Grieux...

                       Lescaut (di dentro)
                    Manon!

                          Manon (subito)
                          Lasciarvi
        debbo.                        [volgendosi verso l'albergo.
                Vengo?                                   [a Des G.
                        Mio fratello                                    115
        m'ha chiamata.

                    Des Grieux (supplichevole)
                        Qui tornate?

                              Manon
        No! non posso.  Mi lasciate!..

                            Des Grieux
        O gentile, vi scongiuro...

                         Manon (commosso)
        Mi vincete! Quando oscuro
        l'aere intorno a noi sarà!..                                    120

  [s'interrompe:  vede Les.  che sarà venuto sul balcone dell' os-
      teria e frettolosamente lo raggiunge, entrando ambedue nelle
      camere.

                           Des Grieux 
    (che avrà seguito Man. collo sguardo, prorompe con accento
                appassionato)
        Donna non vidi mai simile a questa!
        A dirle: io t'amo,
        tutta si desta -- l'anima.			                **
        Manon Lescaut mi chiamo!
        Come queste parole                                             125*
        mi vagan nello spirto
        e ascose fibre vanno a carezzare.
        O susurro gentil, deh! non cessare!..

           Edm. e gli Studenti, che hanno sempre spinto Des G., lo
             circondano rumorosamente.

                             Studenti
                La tua ventura
                ci rassicura                                            130
                O di Cupido degno fedel,
                bella e divina
                la pellegrina						 **
                per tua delizia scese dal ciel!
                                   [Des Grieux parte indispettito.
                Fugge: è dunque innamorato!..                           135

 [tutti gli Studenti  si avviano  allegramente  al porticato dell'
   osteria: s'imbattono in alcune fanciulle e le invitano galante-
   mente a seguirli.  Intanto scendono dalla scaletta Les. e Ger.,
   e parlano fra loro,  passeggiando.  Edm. si avvicina ad un fan-
   ciulla e le parla galantemente: sul finire del dialogo fra Les.
   e Ger. l'accompagna sino al viale a destra, ove le dà l'addio.

                             Studenti
		Venite fanciulle!.. Augurio ci siate			 **
		di buona fortuna.

                            Fanciulle
		È bionda od è bruna
		la diva che guida la vostra tenzon?

                       Geronte (a Lescaut)
		Dunque vostra sorella					140
		il velo cingerà?

                             Lescaut
		Malo consiglio della gente mia.

                             Geronte
		Diversa idea mi pare
		la vostra?

                             Lescaut
				Certo, certo,
		ho più sana la testa					145
		di quel che sembri, e benchè triste fama		 **
		le giovanili mie geste circondi.

         Studenti                                                                 Lescaut
  È calva la diva; ma morbida chioma                                      Ma la vita conosco,
  voi fa desïar.                                                          forse troppo. Parigi
  Chi perde e chi vince, voi brama, o                                     è scuola grande assai                         150
                        fanciulle,             Edmondo                    Di mia sorella guida, mormorando, 
  chi piange e chi ride;                   (ad una fanciulla)             adempio il mio dovere,
  noi prostra ed irride                     Addio mia stella,             come un vero soldato.
  la mala ventura:                          addio mio fior,               Solo. dico, che ingrato		   
  ma lieta prorompe                         vaga sorella                  evento al mondo non ci coglie, senza          155
  d'amore la folle, l'eterna canzon.        del Dio d'amor.               qualche compenso: e voi conobbi illustre                
                                            A te d'intorno                Signor?..
        Fanciulle                           va il mio sospir,
  Amiche fedeli di un' ora, volete?         e per un giorno                       Geronte
  Il riso chiedete,                         non mi tradir.                          Geronte di Ravoir.                  160
  il bacio, il sospir?
  Orniam la vittoria,                   [saluta galantamente la fan-              Lescaut
  e il core del vinto                     ciulla, la quale si allon-                                   Diporto           **
  al tepido effluvio di molle carezza     tana:  poi vedendo Ger.  e      vi conduce in viaggio?
  riposa, obliando, e l'onta e il         Les. in stretto colloquio,
                        martir.           si ferma  in  disparte  ad              Geronte.                              165
                                          osservarli.                                          No dovere;
  [Studenti e Fanciulle prendono posto                                    l'affitto delle imposte a me fidato
    intorno alle tavole: alcuni ricom-                                    dalla bontà del Re, dalla mia borsa.
    inciano a giuocare, altri ordinano  
    da bere.

                             Lescaut
        (Che sacco d'oro).

                             Geronte
                        E non mi sembra lieta
        neppur vostra sorella.

                             Lescaut
        Pensate! a diciott'anni!                                        170
        Quanta festa di sogni e di speranze
        in quella testolina...

                             Geronte
        Comprendo... poverina!..
        È d'uopo consolarla. Questa sera
        meco verrete a cena?                                            175
        Ci sian propizie l'ore.

                             Lescaut
        Quale onor! quale onore!..
        E intanto permettete...

            [gli fa un cenno d'offrirgli qualche cosa all'osteria.

                             Geronte
 (che sulle prime aveva seguito Les., cambia subito di pensiero)
        Scusate... m'attendete
        per breve istante; qualche ordine io debbo                      180
        all' ostiere impartir...

 [Les.  s'inchina  e Ger.  s'allontana  verso il fondo:  annotta e
    dell'interno dell'osteria sono portate varie lampade e candele
    accese, che i garzoni dispongono sui tavoli dei giuocatori.

              Gli Studenti (giuocando animatamente)
        Un asso!  Un fante!  Un tre!
        Che gioco maledetto!

                             Lescaut
    (attratto dalle voci si accosta al porticato e guarda con
                       febbrile interesse)
                Giocano! Oh, se potessi
                qualche colpo perfetto                                  185
                tentare anch'io!

                           Gli Studenti
                Puntate!
                Puntate!..  Carte!  Un asso!..

                             Lescaut
  (si avvicina in modo deciso agli Studenti, si pone alle spalle
d'un giuocatore, osserva il suo giuoco, poi con aria di rimprovero)
                Un asso? mio signore,
                Un fante! Errore! errore!                               190

                     Gli Studenti (a Lescaut)
                È vero, un fante; siete
                un maestro?

                             Lescaut
                          Celiate!
                Un dilettante...

                           Gli Studenti
                                A noi...                                 **
                v'invito... banco!

                             Lescaut
       (con aria fredda e sprezzante sedendosi a giuocare)
                                        Carte!

   [Ger., che da lontano ha osservato Les.,  vedendolo occupato al
     giuoco, chiama l'Oste, che è sul limitare del portone; l'Oste
     accorre  premuroso;  Ger.  lo  conduce  in  disparte,  mentre
     Edm., messo in sospetto dagli andirivieni di Ger., cautamente
     si avvicina per sorvegliarlo.

                       Geronte (all' Oste)
        Amico, io pago prima e poche ciarle!                            195
        Una carrozza e cavalli che volino
        siccome il vento; fra un' ora!

                             L'Oste
                                        Signore!

                             Geronte
        Dietro l'albergo, fra un' ora, capite?!
        Verranno un uomo e una fanciulla... e via
        siccome il vento, via, verso Parigi!                            200
        E ricordate che il silenzio è d'or.

                             L'Oste
        L'oro... adoro.

                             Geronte
                        Bene, bene!           [dandogli una borsa.
        Adoratelo e ubbidite.
        Or mi dite             [indicando il portone dell'osteria.
        questa uscita ha l'osteria                                      205
        solamente?

                             L'Oste
                        Ve n'ha un' altra.

                             Geronte
        Indicatemi la via.          [partono dal fondo a sinistra.

                             Edmondo
         (che ha udito il colloquio fra Geronte e l'Oste)
        Vecchietto amabile,
        inciprïato Pluton, sei tu!
        La tua Proserpina                                               210
        di resistere forse avrà virtù?

     [entra Des G. pensiero; Edm. gli si avvicina: poi battendogli
           sulla spalla.
        Cavaliere, te la fanno!

                    Des Grieux (con sorpresa)
        Che vuoi dir?

                      Edmondo (ironicamente)
                        Quel fior dolcissimo
        che olezzava poco fa
        dal suo stel divelto, povero                                    215
        fior, fra un' ora appassirà!
        La tua fanciulla, la tua colomba
                        or vola, or vola:
        Del postiglione suona la tromba...
        Via, ti consola:                                                220
        Un vecchio la rapisce!

                Des Grieux (gradualmente turbato)
                                Davvero?

                             Edmondo
                                     Impallidisci?
        Per Dio, la cosa è seria!

                            Des Grieux
                                Qui l'attendo, capisici?

                             Edmondo
        Siamo a buon punto!?

                            Des Grieux
                           Salvami!

                             Edmondo
                                Salvarti!?.. La partenza
        impedire?.. Tentiamo!.. Senti! Ti salvo, forse.
        Del gioco all'amo morse                                         225
        il soldato laggiù.

                            Des Grieux
        E il vecchio?

                             Edmondo
          Il vecchio? Oh, il vecchio l'avrà da far con me!

[si avvicina  ai compagni  che giuocano,  e parla all' orecchio d'
   alcuni fra essi: poi esce e s'allontana a sinistra; si sospende
   il giuoco:  Lescaut  beve  in compagnia  degli Studenti:  Manon
   comparisce sulla scaletta,  guarda ansiosa intorno  e visto Des
   Grieux scende e gli si avvicina.

                              Manon
        Vedete? Io son fedele
        alla parola mia.  Voi mi chiedeste                              230
        con fervida preghiera,
        che a voi tornassi un' altra volta.  Meglio
        non rivedervi, io credo, e al vostro prego
        benignamente opporre il mio rifiuto.

                            Des Grieux
        Oh come gravi le vostre parole!..                               235
        Si ragionar non suole
        l'età gentile che v'infiora il viso;
        mal s'addice al sorriso
        che dall'occhio bellissimo traluce
        questo severo ragionare e questo                                240
        disdegno melanconico!..

                              Manon
        Eppur lieta, assai lieta
        un tempo io fui!  La queta
        casetta risonava
        di mie folli risate,                                            245
        e colle amiche gioconde ne andava
        gioconda a danza!                                                **
        Ma di gaiezza il bel tempo fuggì!

                     Des Grieux (affascinato)
        Nelle pupille fulgide profonde
        sfavilla il desiderio dell' amore...                            250
        Amor ora vi parla!.. Date all' onde
        del nuovo incanto e il dolce labbro e il core...
        l'anima date a questo immenso invito
        di  baci e di carezze che ne è intorno!
        V'amo! v'amo! Quest' attimo di giorno                           255
        deh!.. a me rendete eterno ed infinito!

                              Manon
        Una fanciulla povera son io,
        non ho sul volto luce di beltà,
        regna tristezza sul destino mio...

                            Des Grieux
                Vinta tristezza dall' amor sarà!                        260
                    La bellezza vi dona
                il più vago avvenir,
                o soave persona,
                mio infinito sospir!
                M'inonda soave delizia                                  265
                o fiore dell' anima mia;
                m'inonda profonda letizia
                e l'alma pei sogni s'aviva...
                Oh! dove il tuo sguardo m'adduce
                la vita comincia per me;                                270
                io sogno un futura di luce,
                la vita divisa con te.

                              Manon
        No, non è vero!  Troppo bello è il sogno!                        **
        Oh, non è inganno la vostra parola?..

                             Lescaut
        (alzandosi mezzo brillo, e picchiando sul tavolo)
        Non c'è più vino?  E che?  Vuota è la botte?                    275

  [gli Studenti lo forzano a sedere e gli versano ancora del vino:
      all'udire la voce di Les., Man. e Des G. si ritraggono verso
      destra agitatissimi;  Man. impaurita vorrebbe rientrare,  ma
      viene trattenuto da Des G.

                            Des Grieux
        Deh! m'ascoltate, vi minaccia un vile
        oltraggio; un rapimento!-- Un libertino,                         **
        quel vecchio che con voi giunse, una trama
        a vostro danno ordì.

                         Manon (stupita)
                        Che dite?!

                            Des Grieux
                                Il vero!

                             Edmondo
(accorrendo si avvicina a Des G. e Man. e dice loro, rapidamente)
        Il colpo è fatto, la carozza è pronta...                        280
        Che burla colossal!  Presto! Partite...

                         Manon (sorpresa)
        Fuggir?.. Fuggir?

                            Des Grieux
                          Fuggiamo!.. Concedete
        che il vostro rapitor... un altro sia.

                         Manon (a Des G.)
        Voi mi rapite?

                            Des Grieux
                        Vi rapisce amore.

                        Manon (resistendo)
        Ah! no!

                Des Grieux (con intensa preghiera)
                V'imploro!

                             Edmondo
                        Presto, via ragazzi!                            285

                     Des Grieux (insistendo)
        Manon... Manon...

                         Manon (risoluta)
                        Andiam!

                             Edmondo
                                Oh! che bei pazzi!

  [Edm. dà a Des G. il proprio mantello, col quale può coprirsi il
    volto, poi tutti e tre fuggono dal fondo, dietro l'osteria. --
    Ger.  viene dalla sinistra,  da una rapida occhiata al tavalo;
    vedendovi  Les.  giuocare  animatamente,  lascia  sfuggire  un
    moto  di saddisfazione,  e cautamente,  in modo da  non risve-
    gliare l'attenzione di alcuno,  va verso l'osteria, dove trova
    l'Oste.

                             Geronte
            Di sedur la sorellina
            è il momento! - Via, ardimento,
            che il sergente è al giuoco intento,
            È bene ch'ei vi resti!  Vi rimanga!
                                         [chiama sottovoce l'Oste.
                                     Ehi, dico... [l'Oste accorre.
                                              È pronta                  290
            la cena?

                             L'Oste
            Sì Eccellenza

                             Geronte
                           L'annunziate
            a quella signorina.
            che...

                             Edmondo
(che è ritornato e ha udito le ultime parole di Geronte, gli si fa
                    innanzi a grandi inchini)
                  Quella signorina?..

                        Geronte (seccato)
                                Sì.

                             Edmondo
 (additando al fondo, lontano, verso la via che conduce a Parigi)
                                  Eccellenza,
                vedetela!  Essa parte in compagnia                      295*
                d'un ardente - studente.
                                  [Edm. si avvicina agli Studenti.

                             Geronte
 (guarda sorpreso, poi nella massima confusione corre da Lescaut
                           scuotendolo)
                L'hanno rapita!

                       Lescaut (giuocando)
                              Chi?

                             Geronte
                                Vostra sorella!

                             Lescaut
    Che?!-- Mille e mille bombe!
  [butta le carte e corre fuori:  l'Oste im-
    paurito, fugge nell'osteria.

                             Geronte
                        L'inseguiamo!
    È uno studente!

Les. (vedendo la simulata indifferenza degli  [Gli studenti,  tra-
Studenti, crolla il capo)                       lasciato il giuoco
                   È inutil!..                  ridono   sottecchi
    [e a Ger.  che si lascia sfuggire un moto   dell' aventura  di
      d'impazienza, dice calmo.                 Des G.  che sotto-
                            Riflettiamo!        voce  Edm.  a loro
    Cavalli pronti avete?..                     narra;  cauti però
                        [Ger. accenna di no.    per la presenza del
                           Il colpo è fatto!    Sergente, prudente-     300
    È tardi il disperarsi ed è da matto!        mente, in disparte,
                                                guardano ascoltano
Ger. (irritatissimo) È ver.                     e si divertono.

Les. Vedo; Manon con sua grazie leggiadre     Venticelli - ricciu-
    ha suscitato in voi.. un affetto di         telli che spirate
                                padre!
                                              fra vermigli - fiori
Ger. Non altrimenti!                            e gigli,                305
                                                    avventura
Les. (con dignitosa fierezza)                       strana e dura
        E a chi lo dite!.. Ed io da figlio          deh, narrate.
    rispettoso vi do un ottimo consiglio...
    Parigi!.. E là Manon... Manon già non     Strana e dura - l'
      si perde!                                 avventura               310
    Ma borsa di studente presto rimane al           per mia fè!
      verde...                                Assetato labbro aveva
    Manon non vuol miseria! Manon rico-             coppa piena;
      noscente                                      ber voleva
    accetterà... un palazzo, per piantar lo         e avidamente        315
      studente!                                     già suggeva...
    Voi farete..da padre ad un'ottima figlia        ma, repente,
    ed io completerò, signore, la famiglia.   bocca ignota - la fè
    Che diamine! Ci vuole calma...              vuota...
      filosofia...                                Dura è affè!..        320
  [vedendo  a terra  il tricorno che,  in un  [Ridono,   ma   alto
    momento  d'ira  era  caduto  a  Ger.  lo    sguarda minaccioso
    raccoglie e lo porge al vecchio ganimede    di  Les.,  frenano
    ma, udendo ridere gli Studenti, si volge    le risa e si riti-
    indispettito e minaccioso.  - Poi dice a    rano verso il via-
    Ger.                                        le, ove ripigliano
    Ecco il vostro tricorno!.. E domattina,     il loro motteggio.
      in via!
    Dunque, dicevo... A cena e il braccio
      a me!
       [preso a braccia Ger., si avvia verso
         l'osteria,  parlando e gesticolando
         calmo e maestoso.
    Degli eventi all'altezza esser convien!..
      Perchè...       [entrano nell'osteria.
   
                      Edmondo e gli Studenti
 (avanzandosi cautamente dal fondo sino alla porta dell'osteria,
                           con malizia)
          A volpe invecchiata                                           325
          l'uva fresca e vellutata
          sempre acerba rimarrà.
   [gli Studenti scoppiano in una gran risata; in quel mentre esce
     minaccioso Les.; gli Studenti fuggono ridendo.


                      FINE DELL' ATTO PRIMO.



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3 Dec 2005