ATTO 1.

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SCENA PRIMA.


Sala nel Palazzo di Adolfo che mette a diversi appartanti; di fronte gran porta, da cui si vedono i giardini della Corte; lateralmente grandi busti di bronzo.
Coro di Giardirlieri, e Giardiniere che stanno addobbando la Sala con ghirlande, festoni, e vasi di fiori; indi Tollo.

Coro
Su, compagni, non v'incresca
La fatica di brev'ora.
Per l'amabile Floresca
Volontieri si lavora;
Quanto è buona, e generosa
Abbastanza ognun lo sa:
Or che al Principe si sposa
Più cortese ancor sarà.

Tollo
(esce, ed esaminando l'apparato corre malcontento di quà, e là)
Asinacci, animalacci!
Infingardi! mascalzoni!
Sono sporchi quei visacci,
Pendon troppo quei festoni,
La ghirlanda va più sciolta,
Questi vasi un po' più in là...
Me meschino! questa volta
La mia gloria se ne va.

Coro
Meno foco... a poco a poco
Tutto bene si farà.

Tollo
Piano, piano. Il complimento
S'è studiato?

Coro
Signor sì.

Tollo
Replicatelo un momento.

Coro
Sì signore: egli è così.
(si dispongono tutti in atto di sottomissione, e s' imbrogliano)
Oh! del sole ardente stella
Bella, bella...

Tollo (arrabbiato)
Come? che?

Coro
Oh! d'amore...

Tollo
Bestie!

Coro (più imbrogliato)
Ardore.

Tollo
No: bestiacce... attenti a me.
O sola al par del sole,
O stella infra le stelle,
Prole di nobil prole,
Bella dell'altre belle,
Che l'amoroso amore
Arde d'ardente ardore,
Or che lo sposo sposi
Splende splendore a te.
Bestie, è questo il complimento,
Ripetetelo qual'è.
(suono di tromba)

Coro e Tollo
Ma già s'aprono le porte
Del maggiore appartamento.
Ecco il Principe che sorte,
Ritorniamo a lavorar.
E pensiamo/pensate al complimento
Che alla sposa si ha da far.
(Tollo parte col Coro verso i Gardini)

SCENA II.


Adolfo seguitato da Ermanno, e Guardie.

Adolfo
Non mi parlar d'Elisa,
Levati a me d'intorno;
Io non l'amai che un giorno,
E ne ho vergogna ancor.

Ermanno
Quell'infelice io porto
Sempre nel cor scolpita.
Io la mirai tradita,
Morir per voi d'amor.

Adolfo
Libero dunque io sono.

Ermanno
Se avesse un figlio avuto...

Adolfo
Mai non avria saputo
Qual era il genitor.

Ermanno
O mio segreto antico
Stammi sepolto in cor.

Adolfo
Pensier d'affetto antico
Non funestarmi il cor.
Sol di Floresca parlami,
Del tenero amor mio.

Ermanno
Negò la destra porgervi:
Che altro dir poss'io?

Adolfo
Or non sa più resistere:
Oggi la man mi dà.

(a 2)

Ermanno
Divido il giubilo
Che avete in seno:
Possa risplendervi
Giorno sereno:
(Ah! per quel misero
Non vi è speranza;
La mia costanza
Mancando va.)

Adolfo
Dividi il giubilo
Ch'io sento in seno:
Alfin risplendemi
Giorno sereno:
Amor che all'anima
Mi diè costanza
La mia speranza
Coronerà.
(Adolfo parte colle Guardie)

SCENA III.


Ermanno e Riccardo.

Riccardo
Sempre sì mesto Ermanno?

Ermanno
Io gemo, amico,
Del mio buon Federico
Sul crudele destin.

Riccardo
Pietà ne sento,
Somma pietade anch' io: ma qual potea
Speme nutrir che rispondesse un giorno
Floresca al suo desir?

Ermanno
Anzi FIoresca
L'ama, o Riccardo, del più vivo amore.

Riccardo
Ma sposa aI suo Tutore
Oggi pure ne andrà.

Ermanno
Compite ancora
Non son le nozze sue: molto dal tempo
Resta a sperar.

Riccardo
Che speri mai?

Ermanno
Perdona,
Dirlo non posso: il saprai forse un giorno.
Allor del tuo soccorso
D'uopo avrà l'amistà!

Riccardo
Mostrarti io bramo
Se amico io sono.

Ermanno
E n'avrai campo: andiamo.

SCENA IV.


Floresca, indi Tollo, e Coro di Giardinieri.

Floresca
Tutto è già pronto: oggi la destra istessa
Che a Federico io diedi
Porger mi è forza al mio Tutor tiranno:
Pur mi consiglia Ermanno
A fingere, e a sperar. Dolente, e sola
Mi abbandona frattanto, e il tempo vola.
Ah! non credere al consiglio
Che la speme, o cor, ti dà;
Ci addormenta sul periglio,
E più miseri ci fa.
(siede pensosa, e col capo appoggiato: intanto esce Tollo col Coro)

Tollo
Piano, piano: è addormentata;
Voi di quà... voi altri là...

Floresca (da se)
Federico!

Coro
È già svegliata.

Floresca
Gli importuni son già quà.
Si nasconda il turbamento,
E si finga ilarità.

Tollo
Avanzate, e il complimento
Recitate come va.
(il Coro la circonda, e le presenta de' mazzi di fiori, intanto si recita il complimento. Tollo gira dall'uno all' altro suggerendo)

Coro
O fra le stelle...

Tollo
No: prima il sole.

Coro
O fra le belle...

Tollo
Prima la prole.

Coro
Ardente ardore...

Tollo
Bestie! l'amore.

Coro
O sposa amabile
Risplenda a te.

Tollo
Dite spropositi
A tre a tre.

Floresca
A così tenere -- prove d'amore,
Come rispondere -- non sa il mio core;
Solo il mio giubilo -- ne faccia fè.
(Amor che tacita -- coll' alma imploro,
Pietoso guidami -- a lui che adoro:
Compì la Speme -- d'un cor che geme,
La tua promessa -- mantieni a me.)
(Il Coro, e Tollo replicano le medesime parole di sopra.)

SCENA V.


Ermanno, e detta.

Ermanno
Contessa!

Floresca
Ermanno! ebben?

Ermanno (a Tollo, e al Coro)
Tornate amici,
Ai vostri usati ufficj,
Quì non vi trovi il Principe che viene.
(il Coro, e Tollo partono)
Eccoci soli

Floresca
Ebbene
Che facesti per me?

Ermanno
Tutto ho disposto
Onde fuggir securi
Appena il dì s'oscuri.

Floresca
E dello sposo
Qual mi rechi novella?

Ermanno
I giorni suoi
Sono in periglio: egli è vicino a voi.
Appena udì che sposa
Oggi al Principe andreste
Le insegne abbandonando a me quì venne;
Potete immaginar com'io tremai.

Floresca
E che facesti allor?

Ermanno
Io lo celai.

Floresca
Dove?

Ermanno
Sotterra.

Floresca
A lui mi guida.

Ermanno
Estrema
Prudenza usar conviene: un sol momento
Seco restar.

Floresca
Sì, lo prometto: andiamo.

Ermanno
Fermate: non abbiamo
Quindi ad uscir.

Floresca
Come?

Ermanno
Silenzio! è questa
L'unica ascosa via.
(corre ad una testa di bronzo: le pone in bocca una chiave, la gira, apre un trabocchello, e n'esce Federico: il tutto si deve fare rapidamente.)

SCENA VI.


Federico, e detti.

Federico
Floresca!

Floresca
Federico!

Federico
Oh sposa mia!
Pur ti abbraccio!

Floresca
Pur ti vedo!

Federico
Oh! contento!

Floresca
Appena il credo!

(a 3)

Federico e Floresca
Ah! compensa un sol diletto
Mille giorni di martir.

Ermanno
Moderate il vostro affetto;
Non vi fate oh! Dio sentir.

Floresca (tutto ciò con somma premura, e sotto voce )
Appena il fosco velo
Spieghi la notte in cielo,
La preparata fuga
Da noi si compirà.

Federico
Prima che spunti il giorno,
Il rustico soggiorno
Della nutrice mia
Asilo a noi darà!

Ermanno
Domani, al nuovo lume,
Pronti varchiamo il fiume,
Tosto siam fuor di Stato,
E respiriam colà!

Federico, Floresca ed Ermanno
Più dell usato affrettati
O notte, per pietà!
(suono di trombe)

Ermanno
Oh! Dei! qual periglio!
Finito è il Consiglio.

Federico
Lasciarci conviene.

Floresca
Deh! fuggi mio bene
Ti torna a celar.

(a 3)

Federico e Floresca
Addio! ti consola!
Coraggio! speranza!
Per poco ci avanza
Ancora a penar.

Ermanno
Nasconditi, vola;
Prudenza! costanza!
Per poco ci avanza
Ancora a penar.
( Floresca si ritira: Ermanno spinge frettoloso Federico sotterra; rinchiude il trabocchello, e mentre vuol ritirare la chiave dalla testa di bronzo esce Tollo. Ermanno parte sollecitamente.)

SCENA VII.


Tollo, indi Federico.

Tollo
Come il Signor Ermanno
Parte di quà ingrugnato!
Forse non ha trovato
Addobbata la stanza a suo piacere.
Tollo, Tollo, fa tosto il tuo dovere.
Oh! guardate per bacco
Mi scordai di spazzar quelle testacce.
Sbrighiamoci... Oh! che facce!
Mai non mi accosto a lor senza paura,
(alla statua del trabocchello)
Massime a te, bruttissima figura.
(accostandosi alla medesima si accorge della chiave lasciata da Ermanno)
Ma, che veder mi tocca? Porta una chiave in bocca,
Ed io buffone, non me n'era accorto!
(volge la chiave, si apre il trabocchello, e n'esce come prima Federico)

Federico
Ermanno!
(si accorge di Tollo)
Ah! son perduto.

Tollo
(vedendo uscir di terra Federico trema ec.)
Ahimè! son morto.

Federico
(correndo a lui che vorrebbe gridare, e fuggire)
Ferma: taci: o ch'io t'ammazzo;
(impugna una pistola)
Non ti movere di là.

Tollo
Son dieci anni che vi spazzo,
Statua mia, pietà, pietà.

Federico
(Ha paura: approfittarne
opportuno a me sarà.)

Tollo
(Qual paura! il bronzo in carne
S'è cambiato in verità.)

Federico
Dimmi: ove vai?
Chi sei? che fai?

Tollo
Pei fatti miei
Andar vorrei.

Federico
Vanne.

Tollo
Son presto.

Federico
Fermati.

Tollo
Resto.

Federico
Yieni.

Tollo
Son quà.

(a 2)

Federico
(Costui m'impaccia:
Quel ch'io ne faccia
Il mio pensiero
Trovar non sa.)

Tollo
(Che brutta faccia!
Come minaccia!
Sudar davvero,
Gelar mi fa.)

Federico
Gente arriva: scoperto son io.

Tollo
Vi coprite di bronzo di nuovo.

Federico
(Ho deciso: altra strada non trovo.)

Tollo
(Pensa al modo che m'ha da scampar.)

Federico
Il tuo manto mi dona, e il cappello.

Tollo
Tutto quello -- Signor che vi par.

Federico
Non mi scappi: venire dei meco:
Non aver, se mi segui, spavento.
Se resisti, se gridi un momento,
Le cervella ti faccio saltar.

Tollo
Io non scappo: ombra grande son teco;
Di seguirti son proprio contento.
Solo il tempo di far testamento
Io ti prego a volermi accordar.
(Federico vestito col mantello ec. di Tollo, chiude questi a forza nel trabocchello, e fugge via per la gran porta rapidamente)

SCENA VIII.


Adolfo, Floresca, Ermanno con gran seguito, e Coro.

Coro
Viva, viva il nostro Principe
Nostra gloria, e nostro amor:
Come il presente
Giorno ridente
Mille giorni a lui risplendano,
E a colei cui dona il cor.

Adolfo
Questo, amabil Floresca,
È il fortunato istante in cui promessa
La bella man m'avete:
Spero che al par di me lieta sarete.

Floresca
(E fingere dovrò?)

Adolfo
Voi non parlate?
I begli occhi abbassate?
Ah! quel pudor che in voi ravviso, e quella
Modestia sì gentil vi fan più bella.

SCENA IX.


Riccardo, e detti.

Riccardo
AItezza; questo foglio
Ha recato un corrier, e a quanto appare
Novella annunzia a voi di sommo affare.

Adolfo
Leggiamo...
(legge, e si turba)
Ermanno: mira:
Il giovine guerrier che proteggevi,
E che avrebbe, dicevi,
Stima, ed amor da tutti noi mertato;
Federico...

Floresca
(Infelice!)

Adolfo
Ha disertato.

Ermanno
Forse colpevol meno
Di quel che sembra ei fia, forse...

Adolfo
Che dici ?
Nulla scusar potria sì grave errore.

Floresca
(Come mi trema il cor.)
(si sentono due colpi sotto il pavimento)

Adolfo (sorpreso)
Ma, qual rumore?
(ripetono i colpi)

Floresca
(Incauto sposo.)

Ermanno
(Ei si è tradito.)

Adolfo (insospettito)
Ermanno,
Voi sol la chiave di quel loco avete...
Tosto a veder correte...

Ermanno (indeciso)
Ah!... Signor...

Floresca
Per pietà, fermate, udite...

Adolfo
Qual sospetto!

Ermanno
(È perduto!)

Adolfo
Andate; aprite .
(si apre il trabocchello, e n'esce Tollo spaventato; sorpresa generale)

(Tutti.)

Floresca ed Ermanno
Ah! respiro: non è lui,
È fuggito si è salvato;
Grazie, o Ciel, che l'hai guidato,
Lo accompagni il tuo favor.

Riccardo e Coro
Chi mai vedo? quì costui?
Come mai là dentro è andato?
Gran sospetto è in lui destato,
E mi par che cresca ognor.

Adolfo
Chi mai vedo? quì costui?
Come mai là dentro è andato?
Il sospetto in me destato
S'incomincia a far maggior.

Tollo
Dove sono? ov'è colui?
Son davver risuscitato?
Non ho voce, non ho fiato,
D'esser morto io temo ancor.

Adolfo
Parla: audace!

Tollo
Sì Signore.

Adolfo
Chi ti fece entrar colà ?

Tollo
Uno spettro.

Adolfo
Mentitore!

Tollo
Un fantasma in verità.

Floresca ed Ermanno
(Ah! nel sen mi trema il core
Ogni cosa scoprirà.)

Adolfo
Parla, o trema...

Tollo
Sì Signore,
Ecco il fatto come sta.
Io spazzava le teste di bronzo
Quando in bocca alla testa piu grave
Spuntar vidi, e girarsi una chiave,
E repente apparire quì sù...

Floresca
Taci, taci...

Adolfo
Chi venne?

Tollo
Un gigante.

Adolfo
Con qual veste?

Tollo
Era simile a questa.

Adolfo
E che fece ?

Tollo
Mi prese pel collo
Come un pollo -- e mi spinse là giù.

Adolfo
Basta: intesi: conosco l'inganno:
So ch'Ermanno -- l'autore ne fu.

(a 4)

Floresca ed Ermanno
Ah! che non giova il fingere
È tutto ormai scoperto:
Mi accusa il core incerto,
Mi scopre il mio timor.

Adolfo
Tace confuso il perfido,
È di pallor coperto:
Il tradimento è certo,
Mel dice il suo terror.

Tollo
Ermanno! e fia possibile!
Un uom di tanto merto!
Bravo! commercio aperto
Tiene coll'ombre ancor.

Adolfo
Fellone! a me palesa
Gli empj disegni tuoi.

Ermanno
Altro disegno, Altezza
Non ho che il ben di voi.

Adolfo
Quel disertore?...

Ermanno
È un misero.

Adolfo
In mio poter cadrà.
Olà, soldati, inseguasi.

Floresca
Deh! per pietà, fermate.

Ermanno
(Non vi tradite, e a fingere,
Contessa seguitate.)

Adolfo
De' miei nemici complice
Floresca ancor si fa ?

Floresca
Se aver pietà dei miseri
Colpa da voi si appella,
(nobilmente, e coraggiosa)
Son rea, nè so pentirmene,
Di colpa così bella,
E chi ripon suo vanto
In crudeltà soltanto
Odio da me si merita
E in odio a me sarà.

Adolfo
Tutte io so ben le trame...

Floresca
Norma da lor prendete.

Adolfo
So che d'amore infame...

Floresca
Signor, non mi offendete.

Adolfo
Tremate omai...

Floresca (con forza)
Tremar!
I vostri schiavi tremino:
Tal non son io fin'ora:
Libera posso ancora
Gli oltraggi vendicar.

Adolfo
Sì, tremerai: correte.
Si arresti il disertore:
Questa fatal struggete
Pompa d'infausto amore
Armata solo or mostrisi
L'offesa maestà.

Floresca
Ah! fermate.

Adolfo
No; volate.

Floresca
Deh! sentite.

Adolfo
Offeso io sono.
No: non merita perdono
Chi ribelle a me si fa.

Floresca
Sventurata appieno io sono,
Vano è chiedere pietà.

Tutti
Questo giorno di sciagura
Promettea brillar sereno:
D'improvviso il sol s'oscura,
Di tempeste il cielo è pieno:
E di lagrime cagione,
Non di gioja a noi sarà.

FINE DELL' ATTO PRIMO.


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